IL MIO IMBARAZZO E' RACCHIUSO IN UNO SBADIGLIO.
..trovarsi a scrivere.. tanto il tempo, che sembra essersi disciolto come filigrana bagnata, sotto i nostri sguardi di insaziabili pensatrici, tempo che non annulla il maledettismo di cui ingravide siam state, non sappiam bene quando. Cara zingara, cara amica, cara sorella, cara creatura che voli alto, sopra queste teste indefinite di esseri confusi... il flagello che dilata le nostre vene ci unisce e pare vestirci d' un unico abito crèmisi e porpora ora è il rosso che ci abbraccia e che accarezza le nostre datità corporee e le nostre datità ultime. Quale più del porpora color adesso in grado, dimmi, d' esprimere con colorazione fulminea la piaga violenta in cui continuiamo ad inciampare...? ..come volpi muoriamo in una trappola da noi fabbricata per poi continuare e continuare ancora a ripopolare i boschi. Ma il dito di Dio come raggio in mezzo a nubi penetra il nostro mantello di velluto brucia ogni sorta d' arnese che attanaglia l' involucro e il contenuto e libera ogni volta per sempre la presa mortifera di coscienza. La colpa del susseguirsi di vittime va ricercata in mezzo al dubbio. Il dubbio. Non credi forse anche tu che la colpa risieda nell' epicentro del dubbio? ..assale lo stomaco rinsecchisce la linfa vitale il sangue diviene più scuro e opacizzato, o sangue dimostrami che così non è, da indefinite sensazioni. Ci uccideranno amica mia i nostri grovigli di poesia che negli organi nostri risiedono urlando al cielo speranze e rabbia e ancora rabbia nostra perchè il mondo è più malato di noi. Amica mia. Non congiungere il viso al seno in una tetra espressione di sconfitta. Amica mia non esserne triste. Madre morte non verrà prima che l' ultima lacrima nostra, dei sorrisi di comprensione nostra nel guardarci nostro ridendo e ballando e scrivendo e lottando con l' ottemperanza che all' adattamento coi "molti" sembra non gratificare i nostri spiriti di ninfee, non volterà per mezzo di vento divino insieme profano sacro e condannato all' oblio eterno, l' ultima pagina di un libro ancora vergine.Inquietudine.Quando arrivi al limite non puoi far altro che varcarlo.. e andare oltre.L’ inquietudine, cari miei, è cosa che sopraggiunge come miele Affannata al suo arrivo e così dolce da far paura all’ Amore. Quando la si avverte non le si da peso, per paura che cresca ancor di più, alimentata da ulteriori certezze. Ma fatale si mostra all’ incontro e questa è la cosa che appare più annotabile. L’ incontro è del poeta con la sua pazzia, del musicista coi suoi infiniti echi. Riecheggia instabile tra le pareti delle emozioni. Un brivido sale, molle, avvolto dai pigmenti della pelle e Regina regna al suo regno come ragno stringe a sé il suo pegno, preda ardita appesa a un filo. Inquietudine sovrana, così diabolica così profana, eppure dono di pochi.Il sole stringe stanco il suo paesaggio. D’ amor nel mondo il volto d’ un miraggio. Spiavo io dal treno il lato statico del globo, colori quasi fossero sull’ orlo d’ uno strobo. Cipressi ulivi peschi ed ogni sorta di creato. Mi giro e sulla destra vedo un campo coltivato. La gru giallo gigante si erge in mezzo alla natura.. fiabesca immensa ed utile.. eppure così impura.
http://www.internetbookshop.it/disco/0028945471020/sergei-ra chmaninov-3/shine.html#TUTTO QUANTO IL CD.TESTO -FREQUENT FLYER - Would you help me pack my bags, I might be leaving I need some sweet assistance while i'm stealing Some of your time I hope that's fineAnd i've got photographs of all, you're all i'm needing Forgiveness if i left you all believing That i'm the one 'cause i feel like none And i need something to direct me to it'Cause i'm a frequent flyer, a notorious liar But i can't get close enough I never get close I can't get close enoughI would love to tell my story from the ending But the story's getting thin from heavy spending And i need my man, and i need a fence And i need someone to protect me from the wrenchI'm a frequent flyer, a notorious liar But i can't get close enough I never get close I can't get close enough to the endingI can't get close enough I can't get close enough To the sun I can't get close enoughI'm a frequent flyer, a notorious liar But i can't get close enough I never get close I can't get close enough... it seems
A PARTIRE DAL 1895, IN AVANTI.
Spenta, GRAZIE.
REIFICAZIONE: processo che porta a trattare concetti astratti come se fossero cose concrete. Termine introdotto da K.Marx a proposito della società capitalistica. Di reificazione si parla anche a proposito di alcune esperienze schizofreniche dove le parole e i pensieri assumono lo spessore e la consistenza delle cose, modificando il comportamento del soggetto che resta IN UNO STATO DI DIPENDENZA PRIMITIVA DALLE PAROLE.Tutti i libri di Stefano Benni, in particolar modo "L' ultima lacrima".
..perchè nessuno si permetta di chiamarmi EROE. L' ho fatto per motivi solamente miei. Son troppo diverso dai vostri eroi, l' ho fatto per me. Non per voi. [Mercanti di Liquore]