Fun in a Chinese Laundry

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Ermete: la mia vita.E' la prima volta che mi fido di questa cosa infernale chiama blog (anche se sarebbe più carino "blob", "il mio blob", "leggete il mio blob"). Che dire...forse si comincia con le presentazioni, elencando tutti i buoni propositi come quando si cambia casa e si deve obligatoriamente colloquiare con gli altri inquilini, per il "quieto vivere" direbbe qualcuno ma io vivo da solo e ho vissuto sempre da solo per cui non sarei la persona piu adatta a compiere questo tipo di rituale. Non che i rituali non mi piacciano ma chiedetemi qualcosa di diverso, anzi non chiedetemi nulla per ora. Nonostante tutto ci voglio provare a presentarmi ma evitero i toni pacati e i buoni propositi. Sono nato in un afoso pomeriggio di fine estate, mi hanno riferito che ho dato filo da torcere a mia madre per venire fuori da quel comodo e ozioso mondo chiamato "ventre materno". Poi sono subito entrato in coma credo in segno di lutto per il mondo in cui ero stato scaraventato. Un mese di limbo quando le mie guance acquistarono colorito e, chissa perche decisi di provare a vivere forse per pigrizia omincio a mangiare, cagare, emettere le prime parole quando a quattro anni decisi di protestare di nuovo e di non camminare mai piu;. Ospedali, medici, punture ma io non cambiavo idea quando alla fine cedetti. Ricomincio a vivere. Un bambino cupo direi: isolato, silenzioso, riservato e maldestro cercavo di costruirmi il mio mondo parallelo, un mondo fatto di colori acidi e giocattoli assassini. Poi la scuola, i finti mal di pancia e il vomito di fronte l'ingresso della scuola (le doti di attore cominciano a venir fuori), il silenzio e la timidezza, il mio migliore amico reale Fabio e il mio amico immaginario Pippi mi facevano compagnia. Improvvisamente diventai grasso e mi sentivo ancora piu goffo ed inadeguato quando un giorno finalmente dimagrii e cazzo le ragazze mi guardavano. Quello del liceo classico fu il periodo della consapevolezza della caducita umana e la scelta di uno stile cupo e funereo. Il primo amore e la prima grande delusione. Poi l'Universita una scelta sbagliata che aveva il nome di Architettura, una parola "figa" ma una rottura di coglioni infinita. Poi la musica, il cinema e finalmente la scuola di teatro. Presto forse Londra o New York."Istintivamente nemico della volgarita;, spontaneamente originale e difficile, insofferente dei luoghi comuni, ironico e focoso sotto la maschera del cinismo...Nemico della volgarita;, celo sotto un velo di ironica indifferenza le mi pene, animato da "un bisogno ardente di crearmi un'originalita e da un culto di me, che sopravvive alle disgrazie e alle delusioni."Quello che sono non mi piace; mai piaciuto eppure spesso mi compiacio del mio comportamento sprezzante nei confronti dei poveri idioti.
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