Mauro Cerri fin dall’infanzia ha vissuto in un ambiente di artisti. I genitori dipingevano e da loro ha appreso a livello epidermico gli elementi del chiaroscuro e della prospettiva. La sua innata abilità si è riversata prima nella fotografia, in seguito nella grafica digitale e per ultima nella pittura. Maestro di Aikido, allievo del Maestro Hosokawa Ideki, adatta i principi delle arti marziali all’esteriorizzazione dell’ “ io” nella pittura. Ogni arte giapponese esige una grande preparazione, non soltanto dal punto di vista tecnico ma, anche, interiore. Nella filosofia giapponese il termine “shibumi” indica: ”rendere semplice ed elegante qualcosa di estremamente difficile e complicato”. Questo vale nell’arte, nell’Aikido e nella vita quotidiana. I paesaggi del Maestro Hokusai furono molto apprezzati dai “nostri” impressionisti. Mauro è stato allievo del professore Raffaello Parenti all’Università di Pisa da cui ha appreso gli elementi di antropologia e simbolismo. Nella sua pittura Mauro è alla ricerca degli insegnamenti del passato e i legami con il simbolismo e l’iperrealismo; il dipingere come l’Aikido devono suscitare gioia e ringraziamento alla vita. Mauro preferisce dipingere in piedi utilizzando la tecnica umido su umido, unatecnica “ Zen “, molto simile nello spirito a quella di William Alexander e Bob Ross.