(...)"Sono libero e indipendente.Ma cos'è la libertà ?Ho trascorso buona parte della mia vita schiavo di qualche cosa, e così dovreicomprendere perfettamente il significato di questa parola. Fin da bambino misono battuto perché fosse il mio tesoro più prezioso.(...)Mentre lottavo, vedevo gli altri che parlavano in nome della libertà e, quanto piùdifendevano questo diritto assoluto, tanto più si dimostravano schiavi deidesideri dei genitori, di un matrimonio in cui avevano promesso di rimanereaccanto al coniuge "per il resto della vita", oppure si rivelavano succubi dellabilancia, delle diete, dei progetti interrotti a metà , degli amori ai quali non sipoteva dire di "No" o "Basta", dei fine-settimana, in cui erano costretti apranzare con chi non desideravano. Schiavi del lusso, dell'apparenza del lusso.Schiavi di una vita che non avevano scelto, ma che si erano obbligati a vivere:perché qualcuno, alla fine, li aveva convinti che quell'esistenza era la miglioreper loro. E così attraversavano giorni e notti tutti uguali, in cui l'avventura erasoltanto una parola in un libro o un'immagine del televisore sempre acceso, eogni volta che si apriva una porta, loro dicevano : "Non m'interessa, non ne hovoglia".Come potevano sapere se ne avevano voglia o no, visto che non si erano maipresi la briga di provare? Ma era inutile porre la domanda: in realtà , avevanopaura di qualsiasi cambiamento che potesse scuotere quel mondo al quale sierano abituati."(...)Da : "lo Zahir" di Paulo Coelho
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