Questo è un mio ritratto, fatto con le parole, non con i pennelli, e firmato da un'artista, piuttosto mediocre, che però, è pur sempre un'artista!SEMPLICEMENTE IN OCCASIONE DI TE...Sono certa che ha un collo: morbido e grazioso. Il fatto è che di lei lascia intravedere solo gli occhi, invasi da uno sguardo ampio e ipnotico che, con infinite ciglia nere, disegna incantate figure ovattate. Immensi, si appoggiano birichini su sciarpe policrome e voluminose, che nascondono le labbra rosee e si attorcigliano bislacche, quasi danzassero. Sembra come se filtrassero il suo interno prezioso e lo squarciassero in milioni di piccole parti che, frivole, ricamano l’esterno. Anna piega spesso la testa, avvicinandola alla spalla. Quasi si volesse mettere comoda per partecipare alle persone. Sbircia da quel suo breve intervallo di pelle, che percorre il dolce viso dalle guance alla fronte, e fa compagnia: se un giorno fossimo particolarmente fortunati, potremmo notare da quella sua bocca dispettosa gentili sorrisi che fanno a gara per raggiungerci.Fra le diverse meraviglie che le appartengono, una ne esprime l’intera completezza: sa arrossire. Ce ne sono poche di persone a cui è rimasto il colore delle emozioni. Anna arrossisce ancora. Le capita spesso… E’ una sorta di indicatore esterno che misura le sue sfaccettature: nemmeno se ne accorge a volte, ma le guance si sollevano appena e si colorano a poco a poco. Naturalmente anche a lei succede di arrabbiarsi: quando questo accade, Anna si sente particolarmente in colpa. Non che questo succeda raramente, attenzione, ma i suoi denti bianchi non riescono a stare nascosti troppo a lungo, così si mostrano a tutti, con un pizzico di spavalderia.L’ho vista piangere, più di una volta: lo fa silenziosamente, così non disturba. Dall’estremo angolo interno degli occhi grandi, nascono, timide, limpide gocce di lacrime che corrono sul volto e lo rigano di nudità e purezza. Poche persone riescono a scorgerlo… Bisogna fare in fretta, altrimenti dall’angolo destro della sua bocca, veloci ed efficienti, si destano le fate, che con cura, le asciugano la pelle bagnata e conservano le lacrime in recipienti variopinti di margherite e girasoli, per poi lanciarle nell’aria, lavare il dolore del mondo ed illuminarne la consistenza.(grazie Miry x le tue splendide parole!!)
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