Il progetto Gèmiti nasce dall' esigenza di dare un radicale cambiamento agli stereotipi di vita quotidiana dei componenti del nostro gruppo. David, Sergio, Saverio, Enzo. Ognuno di noi proviene da ambienti paralleli con esperienze musicali diverse e disparatissime, spazianti dal concetto più semplice di "Rock" agli elementi destabilizzanti dell' indie dell' elettronica e della new wave. Un fatto è certo la musica è un messaggio, una lingua, una religione. Ma per noi qualcosa è cambiato. Noi ci siamo rotti i coglioni della musica "facile" che si deve suonare perchè "si deve suonare", perchè "Deve piacere al pubblico" (ad un pubblico che,per altro, non vuole la musica; un pubblico che viene ad ascoltarti perchè il locale è pieno di gente figa e tutto fa tranne che ascoltare...). Nel 2003 David e Sergio hanno scelto di dare vita ad un progetto prima embrionale poi concreto, di musica indirizzata verso suoni elettronici / industriali / dark dotati di un fascino caratterizzato non dalla sola fredda esecuzione dei brani, ma dalla trasformazione del palcoscenico, da apatico spazio di esibizione a teatro di emozioni tangibili, materializzando la poesia e contagiando l' ascoltatore con le emozioni viscerali che essa trasmette; mettendo in dubbio innanzitutto se stessi, mettendo in ridicolo se stessi, ironizzando su di sè. Analizziamo i temi più disparati, quali la falsità della gente che ci circonda, la realtà dei problemi mentali che ossessionano la nostra civiltà al tracollo , la realtà della violenza, l'odio, lo schifo, l'amore, l'arte, il sesso estremo che dentro di noi è tabù ma che vorremmo soddisfare, la giustizia, la televisione, la religione, Capo d' Orlando, noi stessi e ciò che siamo stati e che siamo diventati; urlando in faccia ciò che è proibito dire in una società come la nostra dove la libertà sta nello scegliere se guardare Maria De Filippi o Costanzo. In seguito si unisce al duo anche Saverio (fratello di Sergio),il quale, essendo anche lui disgustato da un percorso musicale che altri (il "pubblico" di cui sopra e i "boss" delle agenzie) avevano scelto, ha tagliato tutti i ponti con le "regole", con "l'improvvisazione blues" e con l' idea che il "bello" debba coincidere con la ripetizione del solito clichè ormai logoro, ha rivoluzionato il proprio modo di essere musicista, diventando un nuovo uomo con un nuovo modo di sentire vedere ed ascoltare la vita e la musica. Enzo, il più giovane di noi, è stato l'ultimo ad essere coinvolto in questo progetto. Perfettamente consapevole e convinto delle scelte che avevamo abbracciato, anticonformista come noi, è stato naturale fondere le nostre idee ed iniziare il progetto, comprendendo che la nostra forza sta solo ed esclusivamente nella nostra amicizia.Ognuno è legato alla propria vita, noi abbiamo scelto di slegarci dalle nostre vite. Siamo nati nuovamente, partoriti da noi stessi, e, proprio come i neonati, ci esprimiamo attraverso i gemiti di una nuova vita.
