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Mariangela Zabatino

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Mariangela Zabatino è nata a Milano nel 1972. Fin dall'infanzia ama l'arte e la possibilità di esprimersi attraverso di essa, in particolare con il disegno e la pittura.In 1991 si diploma come Tecnico della Grafica e della Pubblicità al II IPS Kandinsky di Milano. Negli anni 1991-1992 frequenta il corso di pittura della "Scuola degli Artefici" (Accademia di Brera). Nel 1996 ottiene il Diploma Regionale di Illustrazione Editoriale al Castello Sforzesco di Milano. Dal 2003 espande il campo di attività artistica alla scultura ed alla realizzazione di opere in ceramica raku e pit-fire. Attualmente, frequenta i corsi di scultura dello scultore Martin Gerull.Lavora come illustratrice e grafica dal 1989, utilizzando tecniche tradizionali e digitali. Tra i suoi clienti annovera agenzie di pubblicità, case editrici ed aziende di cartotecnica, a livello italiano ed internazionale.

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Member Since: 3/3/2007
Band Website: marimagda.com
Influences: NOTE CRITICHE -UNA FINESTRA SULLE EMOZIONI: l'arte di Mariangela ZabatinoVirulente esplosioni di passioni, squarci di calma arcadica, vapori che si insinuano nella mente come dubbi... quante diverse sfaccettature nell'opera pittorica di questa artista! Lontano dagli schemi e dalle provocazioni dell'arte moderna, ecco una persona che non fa altro che esprimere se stessa... Senza nascondersi dietro dichiarazioni di intenti, concetti astrusi e gesti inconsulti. Con l'ansia dell'artista che, mai paga dei risultati ottenuti, cerca di esplicitare sempre più efficacemente i propri moti interiori, di scavare sempre più in profondità sotto la superficie delle cose. Anche a costo di rompere con quanto realizzato fino a quel momento. Ma la personalità di un artista si impone e travalica il tipo di supporto e le tecniche utilizzate (olio, acrilici, collage, pastelli, ecc.) Cosa lega infatti le prime opere di Mariangela Zabatino alle più recenti? La forza, l'intensità del gesto. Si ha l'impressione che l'artista riesca a percepire lo spiritus mundi e - quasi di getto - a riprodurre sulla tela queste sensazioni di "tuffo nel tutto". L'intensità delle sue opere di deve proprio al fatto che esse non paiono aver subito un processo di "rielaborazione" intellettuale. Ma la capacità tecnica, l'equilibrio delle proporzioni, i sapienti accostamenti volumetrici e cromatici parlano chiaro: nulla è lasciato al caso! Notiamo peraltro che l'intensità del gesto della Zabatino si ritrova anche nelle sue opere plastiche (gessi, crete, marmi, ceramiche raku e pit-fire): i "moti dell'animo" vengono trasportati nello spazio tridimensionale mediante l'accorta giustapposizione di volumetrie e chiaroscuri. Un campo, quello delle arti plastiche, che ci auguriamo l'artista voglia frequentare con maggior assiduità.Riteniamo, insomma, che la capacità di "smuovere gli animi" della Zabatino sia da ricercare appunto nel cosiddetto "tuffo nel tutto", in questo infinito oceano emozionale che - in quanto proprio dell'animo umano - mescola costantemente moderno e ancestrale... Alcuni esempi: come definire i segni secchi e nervosi che talvolta compaiono nelle sue opere, creando un mirabile contrasto con la materia circostante: graffiti metropolitani? Incisioni rupestri? Caratteri di un alfabeto sconosciuto? E le grandi tele che sembrano dipinte coi colori sempre mutevoli del vento: Scenografie di opere future? Impressioni fuggevoli di paesaggi? Visioni di altri pianeti? Tutto è possibile, nelle opere della Zabatino: parafrasando Baudelaire, esse sono un invito al viaggio. Sta alla sensibilità del loro fruitore accostarvisi con mente e cuore aperti, per farsi trasportare magicamente nel viaggio più affascinante e misterioso; quello nelle proprie emozioni, quello dentro se stessi.Valerio Vado

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Posted by Mariangela Zabatino on Mon, 05 May 2008 04:08:00 PST