Blastema è parola in lingua morta che vale per germoglio,
sbocciata , rediviva, sulle labbra di chi accoltala ne parla e a sfoggio ne fa orgoglio.
Blastema è un sentimento plasmato ad occasione ,
al pari dell’intruglio cellulare con quel nome, che per necessità s’adatta a divenire ossa,
o pelle,
o cuore.
Blastema è l’accorato screzio dell’inizio, il godimento in mezzo, la fine che non conta. Un altro inizio.
È l’amorevole processo del sistema che accoglie a sé la cosa non voluta da nessuno:
l ’aggiusta,
la preserva,
la fa bella,
la regala.
Blastema è semplice e complesso, strofa , ritornello, stacco, ritornello.
Chi ascolta, chi comprende, chi accetta e non arrende.
Un Candido ottimismo.
Chi non teme la fine prematura del suo seme.
Blastema è il motto popolare,
la frase proverbiale antica e nuova lasciata al senso di ciascuno.
La verità di ognuno,
la voce in mezzo al coro fuori fase,
chiunque a questa lista sappia aggiungere una frase.