About Me
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I The Dagoes nascono a Manerbio, nota cittadina e polo industriale della bassa Bresciana, nel novembre
2003 con il nome di "Social Disturb" e formazione di 5 elementi, dei quali due chitarristi, un bassista,
un batterista e un cantante-Mc.
Dopo un'esperienza biennale come cover band di vari gruppi alternative, quali Rage Against the Machine,
A Perfect Circle, Staind e altri dei maggiori esponenti del genere crossover/nu metal, esperienza caratterizzata
da molte date nei vari locali della provincia bresciana, che porta ai ragazzi una certa notorietà nella scena musicale
locale, la formazione decide di passare alla stesura di brani propri, caratterizzati da un sound aggressivo e
muscoloso, strofe veloci e dalla ritmica incalzante, alternate a ritornelli rabbiosi, più cadenzati e pesanti, il
tutto coperto da una rappata incessante e testi dai contenuti introspettivi e socialmete impegnati.
La qualità del prodotto è indubbia e i ragazzi ne sembrano quantomeno consapevoli; a confermare l'ottimismo
della band arriva il 5^ posto nella classifica regionale del noto concorso "Emergenza Music Festival"
edizione 2006, partecipazione che raccoglie forti consensi sia dal pubblico che dalla critica.
Nell'Ottobre del 2006, a causa di impegni personali assolutamente estranei all'attività della band, il
secondo chitarrista dei Social Disturb decide di abbandonare il progetto comune dei ragazzi, proprio
alla vigilia delle prime registrazioni in studio del gruppo.
Segue un periodo di "risistemazione" della band lungo qualche mese, percorso che porta il giovane gruppo
alla scoperta di nuove contaminazioni musicali dalle scene più disparate, dal raggae al power metal, e a
sperimentazioni sonore e ritmiche che cambiano a tutti gli effetti l'impronta funky e "crossovereggiante"
del gruppo, mostrando una nuova vena più melodica e incline all'introspezione.
Il nuovo "fare musica" entusiasma i ragazzi, portandoli alla stesura di nuovi brani, ed è alla luce del radicale
cambiamento della band che i giovani musicisti decidono di rinominare il gruppo: da "Social Disturb"
a "The Dagoes", ovvero, letteralmente, il nomignolo spregiativo con cui gli emigrati italiani venivano definiti
nel resto del mondo.
Il sound generale cambia, pur perdendo un pò della cattiveria delle due chitarre "storiche", diventa molto
più personale grazie all'adozione di nuovi effetti sonori, cupo e nel contempo melodico; anche il cantato
cambia, diventa molto più dolce, tralasciando il rappato e il gridato in funzione di aperture vocali tecniche e
personali.
L'evoluzione del gruppo passa anche attraverso i testi, che continuano nell'accarezzare argomentazioni riflessive,
contemplando citazioni da ambiti letterari storici e contemporanei.
Dopo 4 mesi di silenzio è ora in uscita il primo lavoro dei The Dagoes, l'ep autoprodotto "Kill The White rabbit":
5 canzoni che spaziano dalla rabbia funk delle prime incisioni ("The Last Show", "Addicted"), alla nuova apertura
musicale a nuovi generi ("Choose me", "Drama Within a shadow"), fino alla consacrazione della nuova vena creativa
del gruppo ("Deaf Lullaby").
Un piccolo viaggio nella profonda tana del Bianconiglio, ritmato dalla musica dei the Dagoes.