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Alessandro Medri

Gittar, Vox, Harp, Didje

About Me

Dunque, essendo precedentemente resomi conto di quanto fosse noiosa, egocentrica e compiaciuta la vecchia bio qua precedentemente postata, ecco che proverò gradualmente a scrivere davvero qualcosa di me, e lo farò scrivendo una frase ogni giorno, visto che ho scoperto che mi rompo il cazzo in fretta a stare davanti ad un computer.
1. Potrei iniziare dicendo che sono un musicista, anche se è abbastanza intuibile.
2. Ho i capelli lunghi, 8 anni e mezzo di dread per la precisione, e lo preciso pur essendo assolutamente ovvio solo perchè normalmente è la prima cosa che mi viene chiesta e il primo argomento di approfondita discussione in una nuova conoscenza.
E si: me li lavo come tutti e ci metto 2 ore per asciugarli.
3. La mia giornata tipo:
- mattina: quando non vengo da una serata "lunga", cerco di dare un epilogo alla mia storia infinita universitaria, un obiettivo che mi sono imposto pur avendo perso ogni interesse per le materie previste dalla laurea (ahimè, non si parla mai di musica), e perchè giustamente il mio papi non è Berlusconi e in fin dei conti, visto che ci tiene e mi ha sempre sostenuto nella mia scelta di fare il musico, diciamo che glielo devo;
- pomeriggio: do il mio contributo al proliferare della musica nelle nuove generazioni.
Molti direbbero semplicemente che insegnano chitarra, ma siccome a me la parola insegnare mi sembra un pò pesante e pretenziosa, preferisco pensare di stare portando avanti una piccola causa...
in Italia (e lo specifico solo perchè è l'unica esperienza diretta che quindi posso testimoniare con cognizione di causa) non esistono punti di riferimento istituzionalizzati e quindi largamente diffusi per dare la possibilità ad un ragazzo di sviluppare un rapporto maturo con la musica, non tanto al fine di "educarlo" quanto più semplicemente per fornirgli gli strumenti in grado di non avere pregiudizi e visioni a senso unico su ciò che ascolta (con quello che può significare poi se si estende questo ragionamento alla vita e ai suoi aggettivi).
Solitamente nei dibattiti da cafè degli artisti sulla musica e su quel che rappresenta in questi tempi, sostengo la posizione che vede colpevole anzi la scuola e i conservatòri di essere o completamente muti nei confronti della musica o di trasmettere una visione razzista e fortemente razionale della musica.
Grazie a Dio, la nostra specie sembra provvista di una sorta di meccanismo biologico che ci rende naturalmente attratti e predisposti nei suoi confronti; e per fortuna, non esiste solo la classica scuola dove si fa storia, italiano e matematica, ma ci sono strutture altre dove si può incontrare la musica, farci amicizia e, quando non ha malditesta, anche "all'amore"! ^_^
Insomma, nell'era del razionalismo informatizzato e delle informazioni irrazionali mancano guide in grado di condurre i sensi tra le mani di apollo e tra le gambe di Dioniso, mancano sciamani capaci di condurci alle porte della nostra percezione... mancano uomini capaci, in fondo, di emozionarsi davvero. Più razionalmente, direi che questi tempi sono molto sterili di emozioni e sembra che la cosiddetta "maggioranza" preferisca emozioni preconfezionate piuttosto che sforzarsi di camminare su sentieri inesplorati dai propri sensi. Concretamente questo nella musica si materializza nelle "tendenze" imposte dall'industria della musica che, come un cane che si morde la coda, cerca di soddisfare la richiesta del pubblico il quale a sua volta non ha la benchè minima idea di ciò che vuole e si affida all'industria per soddisfare il bisogno innato di emozionarsi attraverso il senso acustico.
In questo gioco gigantesco, così grande e complesso da incrociarsi con le domande "chi siamo?", "da dove veniamo?" e "perchè siamo qua?", io, microscopica particella di sodio, mi muovo come in una bottiglia di acqua Lete, con poca compagnia, cercando di fare ciò che faccio emozionandomi e tentando di far emozionare.
Per questo non mi piace definirmi "insegnante di chitarra"... high-flown & creepy!!
Chiamatemi "Lo Sciamano"!! AHAHAHAHA!!!
Esercito la mia funzione di sciamano:
- nella mia tenda;
- presso la residenza in collina del grande Dio Avan (scuola di musica di Bertinoro);
- nella grotta polifonica della tribu dei Malatestiani, innanzi al giardino incantato degli elfi Savelli (corale polifonica malatestiana, Cesena);
- sera: se non faccio prove, suono da qualche parte; e se non suono da nessuna parte, sono qui a scrivere minchiate al computer.
- notte: cerco di dormire... quindi vado! ciao!!
4.[...]
"Non sarà la paura della follia
a farci tenere a mezz'asta
la bandiera dell'immaginazione"
A. Pazienza

My Interests

Music:

Member Since: 2/6/2007
Band Website: alessandromedri.com
Band Members: Mamasita
Alessio Fabbri: Vox
Alessandro Medri: Guitars, Vox
Enrico Massari: Bass
Davide Zozzi: Drum
Davide Salghini: Persuccioni

www.mamasita.it
www.myspace.com/mamasitaband

Velluto Blues
Alessandro Medri: Vox, Gittar & Harp
Nicola Brandi: Gittar
Davide Papi: Bass
Davide Rossi: Drum

www.myspace.com/vellutoblues

Cristian Grassilli Band
Cristian Grassilli: Vox
Lorenzo Paesani: Piano
Luca Dalpozzo: Bass
Alessandro Medri: Guitars
Tommy Ruggero: Drum
Diego occhiali: Persuccioni

www.myspace.com/cristiangrassilli

Influences: These are my favorites artists:
Brent Mason
Scott Henderson
Eric Sardinas
Bill Frisell
John Mayer
Steve Ray Vaughan
John Scofield
Tommy Emmanuel
Greg Howe
Robert Johnson
Joe Bonamassa
George Benson
Wes Montgomery
Charlie Parker
Renato Sellani
Miles Davis
Sonny Boy Williamson

Sounds Like: Solo on Anni 80

Solo on Pampero

Type of Label: None