Ho imparato da mia madre ad amare il canto nella più semplice delle sue qualità : quella di essere un potente mezzo di sfogo. E in certi pomeriggi di provincia, quando non sei nemmeno adolescente, ma anche quando poi lo sei, dopo aver visto in 3a visione un film al cinema porno del tuo paese che solo la domenica ha una programmazione non vietata, dopo aver percorso in bici la campagna circostante, dopo dischi e libri e traduzioni di testi, sempre e immancabile il canto. Una vera gioia. "La noia, l'abbandono, il niente son la tua malattia, paese mio ti lascio e vado via" e approdo a Torino. A 21 anni entro in un gruppo, gli Emo, che sta tentando la strada dei pezzi inediti. A loro piace come canto e a me la possibilità di scrivere i testi di ciò che canto. Duriamo 8 anni in cui tra mille traversie riusciamo a suonare in alcuni festival in giro per l’Italia e poi dal 2004 ognuno per la propria strada, per le solite ragioni che determinano queste e altre separazioni: non vogliamo più le stesse cose. Nel frattempo compongo da sola una serie di pezzi di cui una parte entra nella prima demo autoprodotta da solista nel 2005 – “tra le mie ditaâ€. Se nell'esperienza precedente canto soprattutto di vissuto altrui, queste canzoni sono invece autobiografiche e per me non poteva essere altrimenti. Il bisogno di dare sfogo ad alcune paure, assenze e rivelazioni prende il sopravvento nei testi. L'assenza di una band in quel periodo, porta alla nascita di un duo acustico che possa cominciare da subito a suonare dal vivo e grazie alla collaborazione di Gigi Giugno, chitarrista della scena thrash metal torinese, suono al Greenage 2006 (Rivoli – TO), a Suoni Giovani 2006 (Susa-TO) e a Voci in scena (Colonia Sonora 2006 – Torino). Il pezzo Rumore inutile viene trasmesso durante la trasmissione Demo di radio 2. Successivamente, le stesse canzoni prendono forma nella versione che più amo, quella rock, grazie alla collaborazione di amici musicisti.
I edited my profile with Thomas' Myspace Editor V4.4
