sono un pittore (bha pittore è una parola grossa, diciamo un utilizzatore di pennelli), chitarrista (vale la stessa considerazione del pittore) diciamo un manovale del rumore
( http://www.myspace.com/nuoveofficinerumori ),
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ogni tanto mi piace giocare con le parole
ecco un assaggio dei miei momenti migliori...
CAP.46 - (23.08.04) -
Nonostante tutto il gabbiano vola felice…..
32 gradi nord e tutto sarà completato…..credo……salto da un quadrante all’altro come se tutto ciò fosse la cosa più normale.. o forse lo è diventato a poco a poco, così come i miei capelli grigi sotto un sole di un agosto annoiato…
a volte le sensazioni sono premonitrici di ciò che accadrà …… ma non questa volta!
CAP.47 - (24.08.04) -
Vennero a prendermi con le loro mani fredde. I loro occhi come bottoni guardavano altrove.
Il grillo parlante questa volta tacque e tutto si svolse senza incidenti.
/1
Schiuse le labbra come se fossero le sue cosce, il silenzio attorno era spettrale, il mio respiro rallentò fino a fermarsi e, di colpo, le vetrine dei negozi intorno si spensero. Portava scarpe blu e la luce della mattina la cullava come si culla un figlio prediletto poi…. ….poi il semaforo scattò e il cieco dietro di me iniziò a suonare il clacson.
/2
Avvolsi il mio sguardo alle sue gambe e, nel perdere il lume della ragione, mi fu chiaro che non sarei mai più stato un uomo libero.
/3
Tranne l’ultima ora di follia, sono sempre stato una persona equilibrata. Buongiorno dicevo! e l’acqua, con inesorabile ritmo, consumava le mie caviglie fino a scoprirne la più dura essenza di vento, mentre il giorno notturno confonde la fine del libro della mia vita.
/4
Nuvole inconsistenti come sogni ostacolano da secoli la mia vista, mentre l’orologio ostinato continua a segnare le undici e trentacinque del giorno sbagliato, e il cigno inneggia alla sua morte annunciata.
Vidi la sua anima dai fili scoperti, narrarmi i sui sentimenti colorati di viola intenso e i suoi piedi antichi nascondevano l’evidenza dei fatti.
Non vi sembra troppo strano tutto ciò?
Pensavo che il giorno seguente avrebbe cancellato le tracce…….non potete immaginare quanto mi sbagliassi.
E l’orco in fila alla posta canta a squarciagola.
CAP.48 - (6.10.04) -
Con l’avvento del nuovo impero i saggi tornarono a mimetizzarsi tra le pietre dei fiumi e, ancora oggi, ne paghiamo le conseguenze.
/2
I miei occhi toccarono tutta la sua figura, come le mani di un bimbo sul giocattolo preferito.
Nessun sogno potrebbe rappresentare la realtà di un’immagine sorta dalle profondità del lago dei miei desideri.
ho recentemente collaborato (insieme a tanti altri musicisti) alla colonna sonora del film "il punto rosso" di Marco Carlucci.