Quella degli Stratosphera comincia nell’estate del 2000 quando Andrea Nava e Roberto Valota, amici sin dall’infanzia accomunati da una passione sfrenata per la musica, iniziano a suonare insieme.. tutto comincia per gioco in un garage affittato nel sottosuolo di Seriate in provincia di Bergamo.
Come vuole la tradizione di ogni band che intraprende un viaggio attraverso i confini musicali, l’inizio è fatto di cover, quelle degli artisti che maggiormente si avvicinano ai loro gusti musicali in un “cocktail†live che va dai Guns n’ roses a Battisti, dai Nirvana a Grignani, dagli U2 per finire agli Aerosmith.
I ragazzi spinti da un autentica passione per la musica accettano ogni occasione possa permettere loro di suonare: Dalle feste per gli amici alle feste di piazza, dai locali fino alle manifestazioni per gruppi emergenti… Con il proseguire di questo percorso live si fa sempre più forte in loro l’esigenza di scrivere delle proprie canzoni per raccontare al meglio tutte le sensazioni positive e negative che implodono nelle loro vite.
Così nascono le prime musiche e i primi testi e incomincia la loro crescita artistica, percorso che li porterà a scegliere un terzo elemento stabile che li accompagnerà in questa avventura.
L’incontro con quello che diventerà il terzo elemento ufficiale della band avviene per caso al termine di uno dei tanti concerti, quando un ragazzo li avvicina per complimentarsi, ne nasce una storica chiacchierata lunga un intera notte che li porterà a scoprire il loro nuovo batterista, Giovanni Micheletto.
Da quel momento iniziano una corsa frenetica senza tregua e senza una precisa meta se non quella di trasmettere tutta la propria energia e vitalità attraverso la musica.
Andrea compone tutti i testi e le musiche del gruppo che poi, in sinergia, trovano un arrangiamento e un anima in quelle che ormai è diventata la loro vera casa, la sala prove.
E in un giorno di dicembre del 2004 nasce ufficialmente il gruppo che prenderà il nome di Stratosphera, un nome nato per caso dopo aver cercato ovunque e invano un ispirazione…
Sfinito Andrea dice: “Basta, chiamiamoci Stratosphera, senza un perchè… solo perché suona bene… come la nostra musica!!!â€
Il gruppo da quel momento intraprende un percorso che ha come scopo primario quello di fare conoscere la propria musica a più gente possibile.
Iniziano ad arrivare i primi riconoscimenti e le prime soddisfazioni, infatti Vincono l’edizione 2004 del concorso “Emergenti live†e vengono scelti da Red Ronnie per esibirsi negli studi televisivi del “Roxy barâ€; Ma in ogni storia che si rispetti c’è un punto di svolta che segna l’inizio di un nuovo capitolo, per gli Stratosphera questo punto arriva nell’aprile del 2005 quando vengono scelti tra centinaia di demo dalla Falco a metà, società editrice musicale, per esibirsi in apertura del incontro annuale tra Gianluca Grignani e i suoi fans.
In quel occasione il pubblico reagisce in maniera entusiasta alla loro esibizione.
Anche Andrea Mainolfi (presidente della Falco a metà) e il suo staff rimangono colpiti dallo stile musicale e dall’impatto del gruppo al punto di decidere di farne la loro la prima produzione.
Quello che ne segue è un anno frenetico fatto di confronti, nuove canzoni, sale prove, stralci di vita ed emozioni, tutto materiale che prenderà una forma ben definita andando a sfociare nel primo album degli Stratosphera.
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