Biografia
Siamo nell’ormai lontano 2003, e quattro picciotti di strada, Valerio, Alfonso, Luca e Giorgio, animati da un comune e incontenibile “bollore musicaleâ€, decidono di dar vita al progetto Kolymbetra. Seguono anni di prove, di uscite, di assestamento. Una gestazione lunga e rischiosa, coronata in bellezza dalla produzione del primo album, che vede la luce nel marzo 2008. Paradisi di carta colorata, il suo nome. Per rintracciar influenze e inspirazioni, ci toccherà poi frugar nel terreno pop inglese venato di rock. Le radici son però puramente italiane, beninteso. Solide, mai sradicate. Queste canzoni parlano…di emozioni, di sentimenti, di delusioni e di voglia di riscatto, anche. Tanti piccoli sogni ad occhi aperti, nati ognuno sotto una stella diversa, in bilico tra speranza e consapevolezza, tra fatica e una voglia smisurata di trarre energia dalle cose che viviamo. Reagire, sentirsi “più forte di mille onde di un mare in burrascaâ€, oltre la superficialità , alla strenua, infaticabile ricerca di una verità , quella che più ci appartiene. Le soddisfazioni, in queste ultime stagioni in fermento, non sono di certo mancate. Piroette, slanci ed inchini. Poco dopo la nascita del gruppo, è l’apertura del concerto di Morgan, famoso frontman del gruppo Bluvertigo, durante il Jack Daniel’s Tour svoltosi a Palermo del 2004, a inaugurare il viaggio. Un percorso insidioso, attraversato però con successo e fierezza. La vittoria al Musica-teneo 2006 , a Catania, condividendo il palco con Roy Paci e gli Aretuska, davanti a migliaia di anime entusiaste. E così a Bologna, con la partecipazione al festival Miti della Musica, tenutosi nell'estate 2007 al mitico Roxy Bar, studio televisivo del programma in onda su Video Music condotto da Red Ronnie; al Motorshow 2008, presentato dallo stesso Ronnie, nel dicembre 2007, partecipanti e finalisti della competizione; ad Isernia, come unici rappresentanti siciliani al Concorso della canzone italiana premio Lucio Battisti, sotto la guida, anche qui, di Red Ronnie. È nel marzo 2007, presso lo studio palermitano Lab-Music, che cominciano le registrazioni di quei virtuosi Paradisi di carta colorata, incisioni completate nel novembre 2007, a Milano, presso il Massive Arts. Un lavoro che è indubbiamente il frutto di grandi sinergie, di rifiniture, alla ricerca di una varietà di ritmi, di sonorità , di atmosfere. Perché varie sono le pulsioni che hanno ispirato tutto questo, e così anche l’ascolto potrà forse esser un bel viaggio, come lo è stato per i musicisti. Paradisi di carta colorata, per chi non lo sapesse, è la frase portante del ritornello di Piogge Rare, una delle undici tracce che compongono il disco. A cosa rimandano questi luoghi? Ad un’immagine felice e rassicurante, piena di luce, leggera come la carta, uno spazio di quiete e di gioia, è chiaro. Ma solo se decidiamo di rimanere sulla soglia e non ci adoperiamo per guardare un po’ più in là , oltre. Allora questi paesaggi potrebbero magari rivelarsi ingannevoli, finti, instabili, inquietanti, un po’ come le oasi artificiali nelle quali ci rifuggiamo, come quelle che ci vengon fornite a buon mercato e che abbracciamo, talvolta senza troppa coscienza. Queste ipotesi non son altro che chiavi di lettura di uno stesso mazzo, tutte valide, tutte vere. Non c’è una sola risposta, e in realtà quel che conta…è l’incanto. Questo album vuole presentarsi, in modo schietto, poetico e soprattutto evocativo, come una piccola esortazione a guardarci dentro, ma a guardare a fondo, a goder dei nostri tumulti più genuini, dissipando un poco le insorgenze. Imparare a respirare, a fermarci di più. O talvolta invece ad accelerare il passo. Ascoltarci e infine creare, adesso sì, sotto una luce personale e autentica, i nostri splendidi e fulgidi paradisi di carta colorata. Buone note!
Biographie
Nous sommes en 2003 et quatre “picciotti†de la rue, Valerio, Alfonso, Luca et Giorgio, animés par un feu musical impossible à éteindre, mettent en marche le projet de fonder un groupe: Kolymbetra. Après des années d’essais, de concerts, de créations, l’acharnement et les efforts sont couronnés grâce à la production du premier album: Paradisi di carta colorata. Les racines musicales italiennes y sont inextirpables et solides, quant aux influences il faudrait plutôt chercher du côté pop anglais aux veines rock. Ces chansons parlent…d’émotions, de sentiments, de désarroi, d’une grande envie d’affranchissement, d’un possible exutoire. On y ressent la volonté de réagir, de se sentir “più forte di mille onde di un mare in burrasca†("plus fort que mille ondes d’une mer agitée"), au-delà de la superficialité, à la recherche infatigable d’une vérité, celle qui nous appartient le plus. Les satisfactions tout au long de ces saisons bouillonnantes, n’ont pas manquées de se manifester. Des pirouettes, des élans, des révérences. L’ouverture du concert de Morgan, leader de Bluvertigo, lors du Jack Daniel’s Tour (Palermo 2004), a inauguré le voyage. Un parcours parsemé d’embûches, mais traversé avec fierté et succès. La victoire du Musica-teneo (Catane 2006), en partageant la scène avec Roy Paci e gli Aretuska, face à des milliers de spectateurs enthousiastes. La participation aux Miti della Musica ( Bologne 2007) dans la légendaire émission Roxy Bar, dirigé par Red Ronnie ; participants et finalistes au Motorshow 2008 (décembre 2007 Bologne), présenté encore une fois par Ronnie ; les seuls représentants siciliens au Concorso della canzone italiana premio Lucio Battisti à Isernia. C’est en mars 2007, au sein du studio d’enregistrement Lab-Music de Palerme, que la création de Paradisi di carta colorata commence, achevée en novembre 2007, auprès du studio Massive Arts à Milan. Une œuvre qui est indubitablement le fruit d’une grande collaboration, de finitions, à la recherche d’une variété de rythmes, de sonorités, d’atmosphères. L’écoute pourra peut-être aussi s’avérer être un agréable voyage, comme il l’a été pour les musiciens. Paradisi di carta colorata ("paradis de papier colorié") est la phrase portante du refrain de Piogge Rare, une des onze perles qui composent le collier, le disque. Ces "paradis" peuvent bien sûr évoquer une image rassurante, de plénitude, légère comme le papier, mais au-delà de laquelle il faut savoir aller, en franchir le seuil. Une autre atmosphère se révèle : on les découvre alors (ces paradis) comme des paysages insidieux, trompeurs, faux, décourageants, comme les oasis artificielles où nous abritons parfois, ces oasis vendues bon marché par la société. Ce sont des clefs de lectures d’un même trousseau, toutes vraies, toutes valides. Parce qu’il n’y a pas une seule réponse et, en fin de comptes, ce qui devrait l’emporter c’est bien l’enchantement, garanti par la pureté des passions. Apprendre à respirer, à s’arrêter davantage ou bien à accélérer l’allure sans hésiter, quand il le faut. S’écouter et enfin façonner, d’une manière personnelle et authentique, nos propres brillants paradis de papier colorié.