come si pu� non credere nelle cose che non si vedono, quando su di esse � basata tutta la nostra vita?
quello che siamo e saremo corre su una rotaia invisibile, e sull'invisibile e l'inconsistente, su ci� che solo noi vediamo, appoggiamo i mattoni di ci� che vogliamo costruire.
noi siamo genitori della cosa che contribuiamo a creare, ma � anche la cosa che ci chiama e ci rende suoi strumenti, a volte dobbiamo solo seguire l'onda, la musica dell' indefinito in cui siamo immersi e che ci usa x prendere forma.
spesso nella realt� materiale si nascondono simboli e messaggi che ci guidano e ci rendono le cose pi� facili, specialmente quando la ragione � un mezzo del tutto velleitario e insufficiente x decifrare la realt�.
ma anche in questi simboli dobbiamo cercare certezze, concretezza, senza farci abbagliare dall'emotivit� e dalle illusioni.
una delle cause pi� frequenti di abbaglio � a mio parere l'interesse, il desiderio di possedere le cose e soprattutto le persone.
i nostri amici pi� stretti e compagni non appartengono mai a noi, e volerli possedere � la perversione pi� grande che ci sia, l'amore non si deve mai chiedere, e se non arriva in modo privo di condizionamenti non ha nessun valore.
questo tipo di atteggiamento non basato sul possesso � particolarmente "femminile", ci� non vuol dire che sia proprio solo delle donne, � la parte femminile che c'� in ognuno di noi.
� anche sinonimo di mentalit� aperta, possibilista, proiettato verso il futuro, e si contrappone a 1 atteggiamento conservatore e prevaricatore pi� tipicamente "maschile", che � rivolto verso il passato e non pu� evolversi pi� di quanto non abbia gi� fatto.