©Sweet Baby

Disegnare; scrivere; ballare; leggere; stare da sola; cantare, sotto la doccia, per strada, ovunque; fare il bagno per ore e ore e uscire senza avere più la sensibilità nei polpastrelli; dare i baci alla mia gatta; sorridere; ricordare il passato che mi fa sorridere e dimenticare i momenti che in realtà non ricordo; andare in giro nuda per casa; dormire con il mio gatto, mentre fa le fusa, in un grande letto dove manca spesso l’affetto; ascoltare la musica che rievoca momenti passati, piangendo fino a non avere più lacrime; prendere un tram senza meta, tornare quando oramai c’è solo la Luna a farti compagnia; ricevere sorrisi veri(quelli dei bimbi), volere un bambino; i gatti; vedere la vita della tua famiglia buttata nel cesso; lingua su lingua, voglia d’amare; piangere la notte per cose che credevi dimenticate; amare una persona solo perché questa ti è qualcosa; sentirsi ancora un po’ bimba, desiderosa della mamma; le scimmie e i gorilla; ricevere un vero abbraccio; avere voglia solo di vomitare per liberarsi dai ricordi; mangiare cioccolato non sentendo più il sapore in bocca; cavalli; i tatuaggi; sentirsi una merda, ma dimostrare a se stessi che ogni volta si può ottenere ciò che si vuole; capire la gente con un solo sguardo e regalargli ciò che ha sempre sognato; le pecore; essere negativi, ma dentro crederci; le chiacchere sotto le stelle su un prato con una persona che non è più nella mia vita; l’alcol; salire più su del paradiso e fare invidia agli angeli; non capire ciò che si vuole e lottare per qualcosa in cui non si crede; le Suicide; le mie *Miss che sono con me anche quando non ci sono; Milano di notte; sognare un mondo dove poter essere felice; viaggiare; pensare una vita nelle città che sto sognando; scappare da se stessi; pensare di capire; mani sofferte sul mio corpo; voler chiudersi in una stanza, senza pensare; i pircing; dimostrare a chi giudica senza conoscermi che pagheranno tutti per il male che mi fanno; giustificare i comportamenti egoisti, arroganti, invidiosi perché forse ancora si crede in questo mondo; non sapere perché si vive, ma farlo comunque al massimo, per sempre.