Nonostante il gruppo sia nato agli inizi del 2002, occorre andare indietro fino al 1996 per scovarne le origini. In quell'anno Moreno forma, con altri due elementi, i Forever Fallen Darkness, band dedita a un doom di maniera, dalle palesi influenze di gruppi come My Dying Bride, Anathema, Tiamat, Paradise Lost, Katatonia. Della formazione di allora, Moreno (all'epoca voce e chitarra) è l'unico componente tuttora rimasto. Nell'arco di pochi mesi Aldo (già nei Mystical Fullmoon) sostituisce il primo batterista, entrando nei FFD. Ma nuove espressioni musicali e nuove ispirazioni rendono il proseguio del progetto sempre più dilatato, tanto da decretarne nel 1997 un momentaneo accantonamento, che ha l'aria di essere sempre più definitivo. Moreno entra nel gruppo black metal di Aldo (Mystical Fullmoon) del quale, successivamente, farà parte pure Ark come tastierista. Siamo attorno al 1996/1997. Diversi anni occorsero prima di rimettere in gioco l'idea di quel vecchio ensemble i cui brani (gia allora caratterizzati da molti di quei crismi presenti oggi nella musica dei LN), a detta di molti, erano in possesso di un certo spessore artistico. Difatti nel 2002, dopo alcune "false partenze" e ripensamenti, Moreno, Aldo e Ark formano i LABYRINTHUS NOCTIS. Poche settimane dopo Kiara entra nella band come bassista. Nell'ottobre 2002 Elizabeth (già cantante dei Lunae) sostituisce la prima cantante dei LN, definendo la formazione che resterà tale e solida a tutt'oggi. L'espressione LABYRINTHUS NOCTIS deriva dal nome col quale gli astronomi avevano ribattezzato, durante i loro studi e le loro esplorazioni tramite sonde, una particolare zona del pianeta Marte, caratterizzata da profondissime e desolate valli. I primi mesi di vita del gruppo lo vedono impegnato in sala prove per la stesura di brani originali (ancora adesso non esistono cover nel repertorio dei LN). Dei vecchi FFD sopravvive ancora un solo brano ("Forever Fallen Darkness" appunto) opportunamente riarrangiato dai nuovi compagni di viaggio di Moreno. I primi concerti arrivano solo nell' Aprile 2003 (Black Hole a Milano). Peculiarità dominante della musica dei LN è la lunghezza dei brani (sovente oltre i 10 minuti), l'uso profuso di tastiere e chitarre acustiche, la particolare voce femminile calda e articolata (e totale assenza di voci maschili), un'ottima tecnica della sezione ritmica basso/batteria a contrastare con le parti più atmosferiche e apparentemente più semplici del binomio chitarra/tastiera. Non ultimo, un sensibile utilizzo dell'elettronica (sempre "manipolata" da Ark), spaziante da semplici effetti di sottofondo a parti più noise e industrial. Le lunghe spedizioni verso altri mondi sono sempre a rischio di insidie e basta un errore umano piuttosto che un bolide vagante per mandare in frantumi mezzi ed equipaggio… E noi siamo scienza, non fantascienza… L’epistemologia accademica mal accoglierebbe fallimenti umani quando è in ballo il futuro della specie, o cercherebbe di spiegarli con parole di circostanza e frasi escatologiche. Ma i LN sono riusciti a rimettere insieme i pezzi, resuscitare criogenicamente decessi apparenti, salvare gran parte dell’equipaggio, risollevare gli animi affranti, distogliere da intenti suicidi, quando, quella volta, rischiarono di incagliarsi con la Nave-Madre nella Fascia degli Asteroidi e di non venirne più fuori, restando intrappolati in eterno tra le ragnatele cosmiche della polvere interstellare: nel gennaio 2006 Kiara prese la drastica decisione di abbandonare la Missione… Si imbarcò sulla navetta di salvataggio e si fece espellere dalla Nave-Madre. Aldo, Elizabeth, Ark, Moreno dagli oblò guardarono la scialuppa allontanarsi tra le stelle, nel silenzio di morte dello Spazio oltre quei vetri, finché essa non fu' che un confuso puntino luminoso e poi fu' il niente. Dopo qualche ora il debole segnale radio che partiva dalla navetta non venne più percepito dai sofisticati sistemi della Nave-Madre e di Kiara non si seppe più nulla. Alle volte brilla una Stella nel Cosmo con una maggior intensità … noi crediamo sia Lei che da un remoto angolo di Universo e Memoria ci sia da Guida e ci protegga la rotta. Naked (dagli Inner Eye) divenne il nuovo ufficiale di bordo con mansioni di bassista ed esperto in armamenti laser e defragatori di distorsioni a basse frequenze. Il suono dei LN, con Naked, si avvicina a quella dimensione di distruzione chirurgica ed dei neuroni e delle membrane timpaniche, una indolore eutanasia che attacca le carni e l’animo. E' ormai difficile ritrovare nella musica dei LN un unico filo conduttore o un unico comune denominatore, tanto che ormai è limitativo ricondurla semplicemente all'heavy metal. Tutti i componenti dei LN ascoltano (e sovente suonano in progetti paralleli) i generi musicali più disparati: Moreno è appassionato di EBM, Musica Medievale, Prog-Rock italiano anni 70 Ultra-Doom; Ark spazia dall' Elettronica al Black Metal, dal Noise all'Industrial; Elizabeth ascolta Metal Bucolico e Alieno, Folk nordico, Aldo e' appassionato di New Wave, Indie/Post Rock, House mentre Naked si droga con Fusion, Nu-jazz, Trance, Techno, Hard Rock da piccole spedizioni lunari, Indie Rock. Il 2004 ha rivisto i LN esibirsi sui palchi (Indian's Saloon, Inkubo Café) con concerti che univano l'aspetto puramente musicale a un particolare e ricercato studio delle scenografie, dando un tocco di teatralità agli show che, come la musica e i testi, rimandano agli aspetti più introspettivi dell'animo umano, al futurismo, l'ignoto e l'astronomia. E' difatti questo dualismo microcosmo interiore angoscioso e angosciato da una parte e universo infinito nel quale smarrirsi da soli dall'altra la caratteristica principale dell'idea che si cela dietro i LN. Dualismo che si percepisce anche nella dolcezza della voce o nel raffinato tocco della bacchetta sulle pelli, a far da controaltare a suite musicali di infinita tristezza e malinconia. O ancora nelle profonde vibrazioni di ricercati e complicati giri di basso che si intrecciano con lunghi singoli accordi di chitarra lasciati liberi di perdersi nel distorto turbine di una tempesta venerea. Non esiste ottimismo nella musica dei LN. Morte e sofferenza sono scontati nella nota successiva. Dall'incipit dei primi lontani tocchi di tastiere sognanti, ai lancinanti feedback che paiono grida disperate e lamenti, per continuare l'esecuzione del turpe pentagramma interpretando melodie estremamente malinconiche percosse da dardi scagliati dalle macchine da guerra alle manovre di Aldo, che percuotono e feriscono le membrane come scudisciate sulle carni del condannato. E la maledizione e gli eventi vengono narrati da una voce celestiale e assassina che, come accadde ai naviganti che accompagnavano Ulisse udendo il canto delle sirene, rapisce e disorienta da ogni residua realtà . Lo smarrimento avvolge con la lunghezza estenuante di brani che paralizzano e distorcono tempo e spazio. I suoni innaturali elettronici di sconosciuta matrice aliena incutono timore e rendono impotenti di fronte a forze di cui tutto ignoriamo. Lacrime che, scivolando sulla cassa di una vecchia chitarra, cadono sulla consolle comandi della nostra astronave alla deriva nello spazio. Spazio che non consente diffusione di suoni e l'opera resta chiusa nel claustrofobico vortice del nostro modulo d'atterraggio interiore. La speranza? L'unica è quella di viaggiare nel tempo ormai distorto fino al suo annullamento. Viaggiare per un attimo in un medioevo in cui, tra pestilenze e invasioni, tra nebbie autunnali e vita nei campi, la sera ci si ritrova nell'unica taverna a bere birra annacquata e strimpellar e sentir strimpellare ballate con liuti, flauti, ghironde e salteri. Un borgo medievale costruito da mani sconosciute e aliene su una stella sperduta nel macrocosmo della nostra solitudine. Ma non è sufficiente, come per il Piccolo Principe, cambiare corpo celeste e visitarne altri per avventurarsi in nuovi incontri e nuovi destini. Qui la nostra consapevolezza è quella di un fato beffardo che è una malinconica sognante condanna. Che ci attende oltre chissà quale varco e che ci lascia solo il tempo di una preghiera. Una cantilena finale in lingua morta. Il passaggio attraverso un burrascoso buco nero ha rivelato un nuovo orizzonte degli eventi che ha permesso alla Missione di abbandonare le quattro dimensioni antropiche e raggiungere le successive dimensioni delle Stringhe e delle Membrane e una inattesa Supersimmetria. Ora i LN si trovano in un primordiale stato quantico equilibrato e simmetrico e in un plasma ad elevatissime temperatura e energia: ciò è stato reso possibile dall’arrivo nella band di Frank al basso al posto di Kiara, e di Lu.Na alla voce a sostituzione di Elizabeth. La peregrinazione nel Multiverso alla ricerca di due musicnauti di gran spessore come Lu.Na e Frank (due vitali bolle di ossigeno puro in milioni di parsec di spazio arido e ghiacciato) è stata lunga e pericolosa, ma alla fine i risultati all’interno dei LN sono stati esaltanti: come l’impatto delle Teorie della Relatività nel secolo scorso, Lu.Na e Frank hanno scosso le fondamenta del gruppo con le loro innovative costanti fisiche-musicali. Ora i Cinque cercheranno con i loro strumenti empatici di sondare le origini del cosmo oltre il varco del trilionesimo di secondo prima del Big Bang, e finalmente trovarsi faccia a faccia con Dio.Labyrinthus Noctis
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