About Me
"..Nato il 7 febbraio del 52. Mio padre Giovanni Carlo, un camionista benvoluto da tutti a Zocca, mi impone quel nome per onorare la memoria di un suo compagno di prigionia che insieme a lui aveva sofferto la deportazione in un campo di concentramento. A Zocca, un paesino di 4.500 anime sull' Appennino modenese, vivo la mia infanzia, e già a 14 anni fondo il mio primo gruppo pop che chiamerò I Killer (in seguito Little Boys). I miei genitori mi iscrivono al collegio dei salesiani del capoluogo, ma continuo a non starci e tento la fuga. Ed ecco il primo compromesso: d' accordo, va bene la scuola, ma a modo mio. Così convinco mio padre e vado a Bologna per proseguire gli studi di ragioneria all' istituto Tanari. Siamo così al 1972 l' era della contestazione studentesca, comincio a interessarmi di teatro sperimentale in seguito alle mie nuove amicizie, così mi iscrive alla Facoltà di Pedagogia dell' Università di Bologna.
Quando però mi rende conto che la mia passione per la musica viene giudicata futile, se non effimera, abbandono quella cerchia di conoscenze e mi tuffo in un' altraesperienza che si rivelerà fondamentale per la mia carriera artistica: quella delle "radio libere". Insieme a un manipolo di fedelessimi dò vita a Punto Radio che comincia a trasmettere il 21 settembre del '75.
Mitico !
Attorno a questa piccola radio si raccolgono alcuni personaggi come Massimino Riva e Maurizio Solieri (che proseguiranno poi sulla strada del rock con me, formando il nucleo base della Steve Rogers Band); e Gaetano Curreri (amico di Dalla e poi leader degli Stadio): Sono proprio loro che mi spingono prima a fare il Dj e la voce ufficiale della radio, e coinvolgendomi poi in progetto artistico più serio, facendo nascere il gruppo pop Le 5 Lire. Arrivano i primi spettacoli dal vivo, le mie prime adorate fans e il primo 45 giri: "Jenny e Silvia". Le mie apparizioni sul palco sono un pò impacciate, ma il carattere c'è, la voglia di emergere pure, e il sogno di Superstar comincia a delinearsi sempre più nitidamente all' orizzonte. Il mio primo album "... ma cosa vuoi che sia una canzone", uscito nel '78, passa quasi inosservato. Anche il secondo 33 giri, "Non siamo mica gli americani", trova una certa difficoltà ad affermarsi nonostante contenga una "perla" come "Albachiara", una tra le più belle canzoni d' amore degli ultimi anni (e pensare che hanno fatto questo piccolo grande amore canzone del secolo.. mah!).
Intanto, arriva il momento della chiamata alle armi, ma verrò esonerato (e pensare che in un primo momento avevo fatto richiesta per entrare nel corpo dei paracadutisti). Su questa mia mancata esperienza scriverò poi una canzone spassosa, ma anche irriverente e in odore di "anarchia", intitolata "(per quello che ho da fare) Faccio il militare".
Nel 1980 la Steve Rogers Band comincia ad assumere una connotazione di gruppo stabile: ai già ricordati Maurizio Solieri e Massimino Riva si affiancano Roberto Casini, Andrea Righi e Mimmo Camporale. Esce "Colpa d' Alfredo" ma l' ellepì viene boicottato dalle emittenti radiofoniche e televisive di Stato, ma non da quelle "private". Si apre una nuova era: entra in scena Guido Elmi, il nuovo produttore discografico. Il sodalizio con lui, avviato con "Colpa d' Alfredo", sfocia in un album storico "Siamo solo noi". Elmi riesce a imprimere alla mia attività quella professionalità che ancora mi mancava.
Nel 1982 partecipo al mio primo festival di Sanremo con "Vado al massimo", ma mi classifico ultimo sotto l' indifferenza della rassegna sanremese, ma le radio mandarono in onda il mio brano incessantemente. Nel 1983 ripartecipo al festival, ma questa volta ne combino una delle mie sparendo prima di entrare in scena, tutti mi cercano, nessuno mi trova. Lo show deve continuare, se Vasco non c'è, il festival non può certo fermarsi.All' ultimo momento entro in scena, BARCOLLANDO. Si grida allo scandalo. La passerella della "città dei fiori" entra in crisi. Bastano però alcune note e la mia voce strascicata che canta "Vita spericolata" per tranquillizzare tutti.
Finalmente faccio breccia nei cuori dei teenagers (vincendo moralmente la manifestazione) e la canzone diventa un inno.
Questo '83 è anche l' anno di "Bollicine", forse il mio anno migliore, un album divertente e divertito. Il brano trainante (che dà il titolo all' intero lavoro) richiama con ironia una bevanda, la Coca-Cola, tanto che il colosso americano avrebbe potuto sfruttare la canzone per una campagnia pubblicitaria in Italia, che poi non è stata mai varata. Troppo compromettente dicevano.
Nel 1984 esce "Va bene, va bene così", album dal vivo che, nel brano omonimo (l' unico inedito), sottolineo la mia nascente passione per le atmosfere sonore d' oltreoceano. L' anno successivo il mercato discografico si arrichisce con il 33 giri "Cosa succede in città ", e nasce il mio primo Fans Club, gestito dall' impresario Enrico Rovelli della Komo Music.
In questo stesso anno c'è da ricordare il brutto episodio che mi è capitato in aprile. All' epoca, ho ammesso di aver fatto uso di cocaina e per questo ho pagato con 23 giorni di carcere. Questa esperienza mi segna profondamente e, una volta libero, la fa finita con la polvere bianca, mi rimette in sesto e a lavoro sodo.
Passano quattro anni e nel giugno dell' 88 vengo fermato, di notte, sull'autostrada Bologna-Rimini. Nella mia BMW gli agenti sequestrano una bustina di coca, una quantità inferiore al grammo che mi viene contestata per uso personale. Ma non sono quel diavolo che tutti pensano.
Per il resto è storia di oggi. Alcuni dicono che sono cambiato, altri che sono migliorato. Penso che riesco a dare ancora emozioni. Che la vita libera sia un motivo per cui lottare e per continuare a sognare. Il resto è solo un Rock&Roll Show.."
Steve McQueen è uno che partecipava alle gare automobilistiche con un piede ingessato e le vinceva. Questo è vivere il rock!
Questo spazio è dedicato a Vasco e non di Vasco.
Per Vasco, nell'attesa che tu un giorno possa venire qui e prenderti ciò che ti spetta: l'amore ed il rispetto di tutti noi.