3 uomini e una pulzella.
Giò ha sempre imbracciato la chitarra, come Fabri con la batteria, Fede da poco più di anno suona il basso, mentre Vale si barcamenava tra 4 e 6 corde, anche se da tempo scriveva semplicemente canzoni con l'acustica.
Insieme siamo davvero da poco. Qualche mese e nulla più.
Per ora siamo in fase sperimentale, proviamo e riproviamo, i pezzi si accumulano ma abbiamo più o meno capito che direzione prendere.
Attualmente i brani sono meno di una decina, nulla di registrato ufficialmente.
Finora abbiamo affittato per due ore a settimana una saletta scalcagnata in centro a Bergamo. I nostri ampli sono letteralmente da addomesticare; alla batteria manca sempre un tom e un piatto; il microfono fischia.
Però i pezzi non mancano mai.
Generalmente Vale o Giò propongono canzoni proprie che vengono puntualmente adattate all'umore imperante, Fede a volte improvvisa un giro di basso e gli si va dietro e, quando la batteria è buona, Fabri carbura.
Man mano i pezzi vengono regolati, cercando di arginare l'anarchia sonora.
Ci deve essere qualcuno che tira le fila del discorso, che, a mò di direttore d'orchestra, ci sbacchetta a dovere.
Non scriviamo in italiano per non cadere in prevedibili stereotipi legati alla nostra lingua, poco duttile; preferiamo in inglese perché si sposa meglio con la musica e perché ha il vantaggio di non essere comprensibile ai più.
Se poi qualcuno sarà interessato ai testi saremo ben lieti di "svelare" ciò che biascichiamo.
"Facciamo quella?"
