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Anna Varney Cantodea (fan-page)

ANNA VARNEY CANTODEA (fan-page)

About Me


Officially founded in 1989, the Germany based SOPOR AETERNUS & THE ENSEMBLE OF SHADOWS is one of the very few dark groups/projects in Europe (in fact, on this planet), who have based the trinity of their music, poetry and visual appearance on the explicit emphasis of the highly individual expression of pain, isolation, depression, token suicides and the desperate search for the »sacred reunion«; all acted out by their sole protagonist … – the transgendered (and utterly beautiful) Goddess ANNA-VARNEY CANTODEA.
Best described as »introverted exhibitionism«, the holistic concept of their ritualistic/Jungian art is not necessarily rooted in the grounds of a commonly accepted sense of aesthetics … – which is one of the many aspects that gives their work its serious and most unique character.
Though their music playfully fuses elements of classical, baroque, medieval, and even electronic music, the essence of SOPOR AETERNUS & THE ENSEMBLE OF SHADOWS always remains entirely … well, yes … – »Goth.«
Despite the fact that to this very day they still refuse to perform live in front of a human audience, SOPOR AETERNUS & THE ENSEMBLE OF SHADOWS have long gathered cult status in underground circles worldwide.
Strongly recommended to be approached only with an open heart and mind, the profound darkness (and occasionally subversive humour) of their multi-layered (yet fragile) art is mainly intended as a spiritual healing-process for the wounded soul …
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1989 marks the founding of that deepest of dark bands, Sopor Aeternus (Eternal Sleep, or Sleep of Death). It began when the two musicians known as Varney and Holger met in a Frankfurt, Germany goth club. With no money to buy instruments, they had to compose their music completely in their heads. Nevertheless, they released a triad of lyrically intense yet technically flawed demo cassettes (Es Reiten Die Toten so Schnell, Rufus, and 'Till Time and Times Are Done) in 1992. After that, Holger left the band and the newly formed label Apocalyptic Visions developed an interest in Varney's music. In 1994, a debut CD with the extensive title Ich Tote Mich Jedesmal Aufs Neue, Doch Bin Ich Unsterblich Und Erstehe Wieder Auf In Einer Vision des Untergangs, or Ich Tote Mich... for short, was released as a limited edition. Songs like "Tanz der Grausamkeit" and "Do You Know My Name" were quickly discovered and became underground cult hits, taking the album into two re-releases.
Continuing as the sole human performer in Sopor Aeternus, Varney also credits the Ensemble of Shadows for her inspirations. These are spirits, beings who she says she receives the musical compositions from. She also works through depression with the aid of her music, as can be heard on the demos, produced at a time when she was gravely ill and at risk of losing her eyesight. She describes her subsequent works as "introverted exhibitionism." They are also expressions of extreme, intense pain.
Varney's second album, Todeswunsch ­ Sous le Soleil de Saturne ("Deathwish ­ Under the Sun of Saturn") a 1995 release, was a curious combination. While musically it seems perhaps a bit gentler and less depressive, its lyrics were so painfully evocative that she said she found herself weeping while recording some of the songs. The theme? "Suicide, sweet suicide."
The Ensemble of Shadows dissuaded Varney from committing suicide, and in 1997, as she dealt with issues of her transexuality, she expanded her name to Anna-Varney. She has expressed in interviews the feeling that her album Inexperienced Spiral Traveller, from 1997, is her "worst" release, despite its sales success. Voyager ­ the Jugglers of Jusa followed in 1998. The song "Feralia Genitalia ­ Arrival of the Jugglers" shows a gender operation theme. Yet perhaps the most unusual song is a cover version of Kraftwerk's "Das Modell" which she translates into Latin and plays on a baroque harpsichord.
1999 brought the release of Dead Lover's Sarabande (Face One). It is steeped in the pain of inevitable loss and death. Dedicated "to 1334," it commemorates the suicide of former Christian Death member Rozz Williams on April 1, 1998. Anna-Varney and he had developed a friendship through letter writing and had thought about a collaboration, which sadly, was never to be. As is characteristic of her deliberately mysterious approach, she steadfastly declines to explain the lyrics of this slow, grieving, dark production. Then, in March 2000, came the companion volume, Dead Lover's Sarabande (Face Two), with more of Anna-Varney's catacomb deep, stygian intensity.
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Una delle menti più geniali del panorama musicale mondiale:
Anna/Varney. Ma chi è costui?
Purtroppo non abbiamo molte informazioni su di lui/lei ma qui raccoglieremo tutto quello che è stato desunto dalle interviste ufficiali.
Innanzitutto Anna/Varney ha fatto intendere di essere stato/a violentato da bambino (all'età di circa sei anni) ed imputa a quel fatto la sua omosessualità ed il suo crescente stato di depressione.
Altri fattori che ha ricordato sono stati i suoi genitori con cui non aveva avuto un buon rapporto (scrive che lo picchiavano da piccolo) e gli anni di scuola che ricorda malissimo.
Gli anni in cui però la depressione comincia farsi pesantemente sentire sono i 2000: tenterà il suicidio varie volte e si richiuderà in una sorta di isolamento dalla luce per mesi rischiando il cancro e la cecità.
Proprio durante quelle giornate in cui passava il suo tempo dormendo per attutire il dolore comincerà a sentire nella sua mente le melodie che la Ensemble of the Shadows gli suggerirà.
Di questa fantomatica Ensemble dirà che sono gli spiriti che aiutano i musicisti facendogli sentire delle stupende armonie, come delle Muse.
Da quel giorno cominciò la sua trasformazione in una "donna".
Decise di non operarsi per una scelta religiosa ma si considera a tutti gli effetti tale. Cambiò il suo nome in Anna/Varney (Da "Varney il Vampiro" di Edward Lloyd) per sottolineare questa sua dualità.
Da quella esperienza di buio, oltre a "rinascere", prese il "Cammino di Saturno", sotto la cui influenza astrale mette la sua vita e la sua musica.
SOPOR AETERNUS (& the Ensemble of Shadows) è un progetto musicale nato dalla mente di Anna-Varney Cantodea, compositrice transessuale tedesca. Lei, oltre al comporre ed arrangiare per tutti gli strumenti, suona all'interno del progetto clavicembalo, organo, xilofono, clarinetto, pianoforte e flauto (oltre ad integrare alcune parti di percussioni e a programmare le parti elettroniche). E si occupa di tutte le parti vocali, e sotto questo aspetto la ritengo la/il più grande cantante della storia della musica... anche solo per un fattore biologico (quando si ascolta un suo pezzo, si tenga presete che tutte le voci presenti sono sue). E' un personaggio abbastanza enigmatico e sulla sua biografia si conosce poco, basti sapere chè è quasi completamente cieca per aver passato più di un anno e mezzo in completa oscurità. Venendo alla musica (che è solo una parte della sua grandezza artistica... essendo il tutto una commistione di musica, immagini e testi), il suo percorso stilistico è suddivisibile in 3 parti - escludendo i primi demo: La musica contenuta nei primi tre dischi era folk medioevale (Todeswunsh - Voyager); nei successivi 4 la musica si può metterla nel filone della musica da camera, o come dice lei stessa: "musica da camera a gas" (Dead Lovers' Sarabande - Es reiten die Toten so schnell); mentre il penultimo disco, e l'EP successivo (contenente ottakes e versioni strumentali del sudetto disco), hanno spostato l'asse stilistico verso qualcosa di avvicinabile alla darkwave, con sempre forte presenza di strumenti classici, e con un approccio maggiormente ironico alle composizioni -anche se, scavando bene, la maliconia e la depressione permangono pressochè immutate. L'ultimo disco, infine, si mantiene sulle stesse coordinate di La Chambre d'Echo in ambito di feeling, ma con una pressochè totale eliminazione della componente elettronica ed una maggiore articolazione delle composizioni, che le rendono meno dirette e "commerciali" di quelle del precedente disco. Bisogna poi mettere in chiaro una cosa: NON è i Sopor Aeternus, ma è semplicemente Sopor Aeternus. In quanto esso è il progetto solista di Anna-Varney, e gli strumentisti che la seguono sono tutti session (e cambiano molto spesso). Per quanto concerne la "Ensemble of Shadows" che segue il nome, essa non è altro che una menzione agli spiriti, o voci che dir si voglia, che suggeriscono la musica ad Anna-Varney, non è quindi riferito -come credono erroneamente alcuni- all'orchestrina che la appoggia.
Riguardo ad Anna Varney si sa pochissimo, tranne il fatto che ha avuto un passato molto doloroso e tormentato, che l'ha spinta a fondare la band. In numerose interviste ha dichiarato di aver trascorso quasi trent'anni in preda alla più profonda depressione e di aver vissuto sola e disperata: questa situazione l'ha portata ad entrare in contatto con l' "Ensemble Of Shadows" ( L'insieme delle ombre ), vale a dire delle presenze e delle voci sovrannaturali che stimolarono il suo senso musicale ed artistico, spingendola a condividere con il pubblico la musica che fino ad allora viveva solo dentro di lei. Tuttavia è senz'altro dotata di senso dell'umorismo e lo si nota ad esempio quando ammette di adorare Darth Vader e di cambiare il logo delle magliette della Fruit of the Loom con quello "Fruit of the Tomb" ( Frutta dalla tomba ) di sua creazione e che include nel disegno il suo volto.
La sua musica è molto malinconica e di grande impatto emotivo: caratteristico è l'uso di fiati, ottoni ( particolarmente il flauto ) quartetti d'arco e chitarre classiche. In qualche caso usa dei sintetizzatori e una drum machine oppure delle vere percussioni. Anna Varney ha dichiarato con estrema chiarezza che compone musica che parli di lei e lo fa esclusivamente per lei stessa. Le tematiche dei suoi testi comprendono la morte, il suicidio, il destino di una vita di dolore, la solitudine e la tristezza. Uno dei concetti centrali per comprendere la sua arte è la sua idea di diventare una donna o, perlomeno, rimuovere gli organi genitali maschili per trasformarsi in una variante del genere femminile. Negli artworks degli album più recenti Anna-Varney si mostra nuda con una vagina ottenuta artificialmente con tecniche di computer grafica, dato che a causa di conflitti interiori e della sua fede religiosa non riesce a risolversi di intervenire chirurgicamente.
Alcuni temi musicali sono riproposti varie volte all'interno dei suoi lavori; l'esempio più evidente è la canzone "Birth - Fiendish Figuration" che è presente in vari dischi con almeno quattro arrangiamenti diversi. Altre canzoni riprendono testi o linee melodiche già esplorate in precedenti lavori.

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