Eva Robin s e la piu popolare attrice transessuale italiana. L unica che ha saputo imporsi, sempre e con successo, in qualsiasi campo artistico: moda, teatro, televisione e soprattutto cinema. Parla di se come di una persona "aggressiva, timida, vivace, pragmatica, spavalda, introversa", ma in tre semplici parole potremo affermare che è unicamente ironica, affascinante e cinica. Con prudenza e parsimonia, dotata di un dolcissimo sorriso e una voce suadente, ha saputo costruirsi un personaggio raffinato e senza la minima volgarita, facendo dell ambiguita una delle ragioni del suo successo. Dai servizi fotografici per riviste erotiche al lavoro come modella, dalla cantante al mestiere di attrice. Il suo nome proviene da Eva Kant, personaggio del fumetto cult delle sorelle Giussani "Diabolik", mentre il suo cognome e ispirato allo scrittore Harold Robbins, autore di "L uomo che non sapeva amare".
E la Spagna, con Jose Antonio de la Loma, ad aprirle le porte del cinema, e il 1976 ed Eva recita in La Nueva Marylin, a cui seguiranno altre 5 pellicole spagnole. Per il primo ruolo tutto italiano dobbiamo aspettare l horror "Tenebre"(1982) di Dario Argento, poi si dedicherà alla televisione a cominciare da "Lupo Solitario" (1987), programma televisivo con Susy Bladi, Patrizio Roversi, i gemelli Ruggeri e Vito (verranno a ruota "Matrioska" e "L Araba Fenice"), per finire con "Valentina" telefilm in 19 episodi, andato in onda su Italia 1, con Demetra Hapmton (prima serie tv vietata ai minori di 14 anni). La televisione le regala la tanto aspirata notorietà e nel 1989 tiene testa a Tomas Milian, Nathalie Baye e Elliott Gould in "Gioco al massacro" di Damiano Damiani nel ruolo di Rosita. I primi anni Novanta sono quelli della consacrazione. Nel 1993, i critici teatrali titolano "e nata una stella" e la acclamano come una straordinaria attrice, dopo averla vista recitare sul palco il ruolo che fu della Magnani in "La voce umana" di Jean Cocteau per la regia di Andrea Adriatico. Non si fa attendere anche il seguente riconoscimento cinematografico, l anno successivo, con "Belle al bar" di Alessandro Benvenuti con l indimenticabile ruolo del cugino Giulia/Giulio e ancora con "i miei più cari amici". Ancora un po di cinema con "Luna e l altra" (1996) di Maurizio Nichetti e il thriller "Cattive inclinazioni" (2003). Non dimentica il piccolo schermo con la seconda serie de "Il bello delle donne" nel ruolo della transessuale Pola e con la trasmissione "Primadonna" di Gianni Boncompagni e nel 2005 torna anche a teatro diretta ancora una volta da Andrea Adriatico nel monologo dell argentino Copi "Il frigo" che porta tutt'ora in turnee. Attualmente è impegnata sempre a teatro,anche in "Otto donne e un mistero"con Corinne Clery, Elsa Martinelli,Caterina Costantini,Beatrice Buffadini,Sara Greco,Tiziana Sensi e Mimma Lovoi. Ha anche inciso il singolo "la rosa" e il remake sonoro di "Tomorrow"di Amanda Lear, con cui ha lavorato come ballerina e corista nei primi tour della cantante e ha doppiato un transessuale pallavolista nel film coreano "Iron ladies".