About Me
Nato a Genova nel 1979, cresciuto sin da piccolo con la musica, dalla classica al rock anni ’60 - ’70, Andrea (alias Zuppe) inizia all’età di 10 anni per gioco, grazie al padre, ad avvicinarsi a quello che diventerà la sua più grande passione: la chitarra. Frequenta, dopo pochi mesi iniziali da autodidatta, il suo primo insegnante Bamby Fossati, chitarrista Rock genovese con il quale mette le fondamenta necessarie per la tecnica sullo strumento. Qualche anno dopo, il suo insegnante diventa Armando Corsi, grazie al quale vengono raffinate le tecniche di composizione e arrangiamento.
L’esperienza live, all’interno dell’ambito genovese, nasce dapprima con il gruppo dei Genoma, cover band rock, che proponeva anche propri pezzi inediti in giro per i locali d Genova.. Ma presto, nell’arco di poco tempo, esce fuori la vera realtà della sua anima e Andrea si trova a suonare con capelloni inc@zzati come lui e fare del puro Metal senza tanti fronzoli con il gruppo degli Agonya.
Dopo qualche anno passato a schitarrare nell’Heavy, ecco che, sotto consiglio e appoggio di Sergio Pretolesi (il vero chitarrista capostipite della musica rock di Genova negli anni ’60 e con esperienza nel mondo degli studi di registrazione), inizia per Andrea una fase “introspettiva†di studio più profondo della musica e della composizione.
Avviene così un radicale mutamento con l’abbandono (momentaneo) della 6 corde e la scelta del passaggio alla musica elettronica che gli aprirà definitivamente la mentalità musicale. Studia per 5 anni tutto ciò che riguarda la composizione “dance†(preferendo in particolar modo il filone “techno-tranceâ€) , dalla scelta dei suoni, alla stesura delle parti, all’arrangiamento sino ad arrivare al mixaggio finale del pezzo, avendo la fortuna di poter contare su consulenti di nome per imparare.
“Un’esperienza così – dice Andrea – è in grado di scrollarti di dosso un sacco di pregiudizi musicali: all’epoca, quando mi limitavo solo a suonare nella band, se mi parlavano di “elettronicaâ€, guai, storcevo il naso, non ero assolutamente in grado di capire cosa realmente stava dietro a quella musica, che invece, a volte è molto più difficile da concepire e comporre rispetto ad altri generi suonati solo con strumenti “acustici†come la chitarra. Mi ha aperto la mente a 360 gradi nella musica, mi ha fatto capire molte cose costruttive che, prima di questa esperienza, neanche lontanamente mi immaginavo.â€
Dopo questo periodo, Andrea riabbraccia finalmente di nuovo la chitarra, ma con un’ottica diversa, alla ricerca dell’anima vera e propria dello strumento e, attualmente, si dedica alla realizzazione di progetti musicali sia per se stesso che in collaborazione con altri, dalla composizione fino alla registrazione.