Roberto Monti

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Roberto nasce più o meno all’ora di pranzo del tredici agosto ‘cinquantotto, quindi aveva già fame. Dopo un’infanzia un po’ obliqua e vagamente avulsa, passa di buon grado ad un’adolescenza infestata da musicacce d’ogni sorta. S’imbatte presto in una Eko da settemila lire e da lì non viene più fuori. Va da sé che tenta ( e ancora lo sta facendo) di imparare in qualche modo ad usarla. Studia chitarra classica ma mostra già segni evidenti d’insofferenza che lo indirizzano pericolosamente verso l’improvvisazione. Da allora non ha fatto altro. Anche nella vita. Le oziose ed ineffabili beffe del destino gli fanno incontrare altri musicisti, senz’altro più bravi e preparati di lui, che, non si capisce perché, lo coinvolgono in svariati progetti. Insomma, per non farla lunga, suona un po’ con questo e con quello, magari anche famosi, alcuni, registra dischi, e gira un po’, sconfinando spesso dall’antica terra della libertà ( cioè San Marino, dove è nato e tuttora vive.) Stranamente nutre anche un’insana passione per la letteratura che lo ha portato a pubblicare “Oboe” romanzo edito da La Mandragora, ed a scrivere racconti ed altre amenità.A parte gli scherzi: inizia con il gruppo di Giorgio Baiocco, muove i primi passi con Marco Tamburini con il quale incide il suo primo disco in seguito al concorso jazz contest 88 a Milano. Collabora come sideman con Giulio Capiozzo, Jimmy Owens, Mike Melillo, John Mosca, Bob Mover, Charles Tolliver, Tony Scott, Massimo Urbani, Pietro Tonolo, Roberto Rossi, Gianni Basso, Franco Cerri e parecchi altri. Con il contrabbassista Stefano Travaglini inizia un sodalizio che dura tuttora e che produce, in dieci anni, due dischi in quartetto con Mauro Negri e Walter Paoli.( “Ariminor blues”Splas(h) e “Tracodontidi”,per la MAP) Sempre assieme a Travaglini fonda il gruppo IDRA avventurandosi nel jazz elettrico assieme a Massimo Manzi, Paolo Birro e Renato D’Aiello. Poi, come prima o poi capita, fa un disco a suo nome: “Rampicanti” coinvolgendo Simone La Maida, Travaglini , Tamburini, Andrea Dulbecco, Massimo Morganti e Silvia Donati. In seguito arriva “Salsedinebbia”, progetto con Travaglini, LaMaida e Andrea Morandi; ne vien fuori “Svisatura melodica, un CD per la MAP Attualmente suona in duo con Simone La Maida, nella East coast big band Riccione Jazz orchestra (CD omonimo appena uscito), Partecipa al gruppo della vocalist Nicoletta Fabbri (CD appena uscito dal titolo “La vita è bella”) e da poco collabora con Sam Gambarini e Alessandro Pivi in un classico “organ trio”. Poi “Cordàlia”, trio atipico con Anselmo Pelliccioni al violoncello e Paolo Ghetti al contrabbasso… deve ancora incidere ma dovrebbe farlo presto. Contatti: Email: [email protected] cell. 335 5705348 ..