Il viaggio dei Vincanto parte dalla Toscana contadina di oltre un secolo fa, per poi toccare molte altre regioni e periodi storici. Non mancano i brani della resistenza, i canti dei migranti italiani e quelli anarchici, in un percorso teso a riscoprire i valori e la poetica dei ceti popolari, protagonisti anch’essi e a buon diritto della storia.
Gli arrangiamenti sono volti alla comprensione dei testi ma sono caratterizzati anche dalla grande sensibilità musicale e artistica dei componenti del gruppo. La voce calda ed evocativa di Ilaria Savini, la chitarra incisiva di Alessandro Cei e l’estro creativo del maestro Simone Faraoni, contribuiscono a creare un atmosfera originale, capace di accompagnare il pubblico attraverso i canti della tradizione popolare.
Nelle scalette dei loro concerti trovano spazio filastrocche e ninne nanne, canti epici e narrativi, canti denuncia e di rivendicazione sociale, nel tentativo di offrire un quadro il più ampio possibile delle varie forme della musica popolare toscana ed italiana.
I concerti dei Vincanto presuppongono un rapporto frontale con il pubblico, ma il gruppo è capace anche di inserirsi in manifestazioni che prevedono postazioni mobili non amplificate, come i festival di musica di strada.
Tre voci capaci di confrontarsi sia con il repertorio corale sia con quello solistico, accompagnate dalla chitarra, dalla fisarmonica, dal pianoforte, dai flauti e dalle percussioni, in un gioco di atmosfere volto a risvegliare la passione e la curiosità verso le radici e la storia del nostro paese.
Il gruppo nasce con il primo concerto ufficiale, nel marzo del 2003, in occasione delle iniziative del sindacato pensionati della CGIL per la festa della donna, dopo alcuni mesi di ascolto e ricerca, prove e piccoli concerti sperimentali.
Da allora i Vincanto sono stati protagonisti ad oggi di un centinaio di concerti, contattati da Comuni, associazioni, privati ed enti. Si sono esibiti in teatri, aie, piazze, circoli…un po’ dappertutto. Hanno suonato in occasione di incontri con giornalisti e politici, in manifestazioni legate alla valorizzazione e riscoperta delle tradizioni locali, (“Critical Wine†al CSA Intifada di Ponte a Elsa, “Festa del Vino Novello†alle Cantine Montalbano di Empoli, “La piazza del gusto†a Santa Maria a Monte), in altre manifestazioni e festival culturali (come “Di corte in Corte†a Porcari, “Effetto Venezia†a Livorno), oltre che in tantissime Feste de L’Unità e di Liberazione, feste del vino e paesane di un po’ tutta la Toscana.
Nell’aprile del 2004 pubblicano con il cantastorie Serafino Soldani il cd “Serafino Soldani canta con i Vincantoâ€, uscito con il libro “Serafino Soldani classe 1924â€, di Pilade Cantini, edito da Titivillus. A questo progetto è stata dedicata una puntata di “Rendez-vous, lo spettacolo che verrà â€, rubrica del TG3 regionale.
Da segnalare la serata del 22 luglio dello stesso anno, alla festa de L’Unità di San Miniato Basso (PI), in occasione della commemorazione della strage del duomo del 22 luglio 1944, dove i Vincanto presentano per la prima volta una serie di brani della Resistenza Partigiana, alla presenza di Maria Cervi (figlia di Antenore, uno dei sette fratelli trucidati dai fascisti nel ’43).
Nell’aprile 2005 realizzano “Cronache partigianeâ€, uno spettacolo inedito di Pilade Cantini sulla Resistenza antifascista. Lo spettacolo, con lo stesso Cantini quale voce narrante, è stato replicato più volte con successo.
Il 2006 è l’anno di alcuni riconoscimenti importanti. I Vincanto suonano il Primo Maggio a Sesto Fiorentino, in occasione della festa organizzata dall’istituto Ernesto De Martino (il centro di ricerca e archiviazione più importante d’Italia in merito alla canzone popolare e alla ricerca etnomusicale ed etnografica). Nel settembre successivo partecipano alla festa nazionale della Rete Lilliput a Fidenza (PR) in una serata dedicata alla musica popolare italiana, come unici rappresentanti della Toscana, insieme allo storico gruppo “I giorni Cantati†di Piadena (Lombardia) ed agli “Aramirèâ€, gruppo di rilievo nel panorama della musica salentina. Nel corso dello stesso anno dividono la scena con Evelyn Bandelli, Ivan della Mea, Luigi Cunsolo ed altri partecipando alla promozione del libro “Musica e utopiaâ€, dedicato ad Alfredo Bandelli.
Nel Febbraio del 2007 Elena Ulivieri decide di abbandonare il gruppo. I Vincanto decidono di proseguire in tre e lavorano così a nuovi arrangiamenti che vedono da un lato una maggiore impronta personale attraverso l’utilizzo di suoni e formule proprie della musica leggera e colta occidentale, dall’altro un maggiore impiego della polivocalità .
Accanto alla loro attività concertistica, nel corso del 2007 si dedicano ad una serie di attività di ricerca e di studio che li porta ad approfonodire il repertorio dei canti italiani di tradizione orale, sia nei suoi aspetti storico-sociali sia in quelli più specificatamente musicali o di ricerca antropologica ed etnomusicologica.
A partire dalla loro esperienza, elaborano un corso teorico-pratico di canto popolare italiano, che intende comprendere in sé valenze storiche, sociali e musicali. Il corso viene realizzato durante gli A..S 07/08 e 08/09 presso il circolo Agorà di Pisa. Ad ottobre 2009 partirà il nuovo corso con il coro che ormai è una realtà .