I edited my profile with Thomas' Myspace Editor V4.1
In winter 2000 Wilma decided and the Strippers did it.
The band has this line up two guitars a boogie one and a sonic, go go drums and two voices that screams and shouts.
They gigs are always a party and the music has a lofi sounds, rhythm, a raw music with a strong sexuality.
Wilma Strippers has shared gigs with many bands as Monkey Buzzness, Teenage Idols, Stylefire, Elephant man, Braccobaldos, Mirsie
REVIEWS
da rocknrollpurgatory.
ben
Here is an Italian garage rock band with a somewhat unusual take on the genre. There are kind of post-punk vocals, light and dissonant guitar hooks, shimmering reverb delay, and an overall quirkiness. Pretty interesting. Would want to hear more.
da Rockit
di Stefano "Acty" Rocco
Rock'n'roll. Questo è forse il modo migliore per cominciare a disporre le parole nel racconto di questa piccola autoproduzione che porta il (bel) nome di Wilma Strippers. Quattro brani che scorrono tutti d'un fiato. Un'intensità che fin dal primo rintocco di chitarra si mantiene costantemente oltre il livello di guardia. Il nome di Jon Spencer che circola in testa dopo pochi istanti e quello degli One Dimensional Man a ricordare che anche i Wilma Strippers sono italiani nonostante lo sguardo ammirato verso Washington.?Orfani del basso, evitano lacune ritmiche con un istinto carnale e perverso nel predisporre strutture strumentali ansimanti e minimali, destreggiando fraseggi chitarristici ruvidi ed essenziali che stracciano il blues e lo ricostruiscono con un'attitudine rumorosa quasi romantica.?Composizioni che arrancano con fragore inseguendo costantemente la melodia, pur nel rispetto di un'instabilità schizofrenica che grattugia gli strumenti e cosparge il tessuto sonoro di rumori imprevisti. ?Un progetto interessante ma limitato, che manca purtroppo di freschezza e si chiude fastidiosamente in una ricerca di suoni ormai terribilmente derivativi e mai del tutto assimilati con personalità dalla nostra cultura peninsulare. Resta una formazione valida, probabilmente dirompente dal vivo, ma che resta all'ombra di troppe altre realtà estere decisamente superiori per spessore, estro e capacità . ?Da seguire con fiducia e rivedere in futuro, sperando in una svolta stilistica che metta in luce la personalità di una band che sembra avere un buon potenziale creativo.
da love-less
Antonio
Quattro bei pezzi di rock’n’roll, grezzi, seppur con uno strano sentire (nervous) wave per i Wilma Strippers di Torino. Inconfutabile discendenza diretta dalla Blues Explosion. Belle e vive le chitarre sporche di Walter [anche basso nei mitici Sick Rose!] che friggono e sferragliano. Brani sensuali e luccicanti come la donzella glam in retrocopertina col drink tra le dita. Ottima “Jacquelineâ€, che si muove su di un jj spurio che farebbe pensare più al pop d’albione fine ‘80 che alle sfuriate di Mr. Spencer tipo “Teen pussy powerâ€â€¦ anche se le svisate bluesy e l’approccio “sporco†rivelano benissimo le parentele… Altro pezzo forte è lo stomp stonesiano di “Another night standâ€. Un buon prodotto, insomma, dalla giusta attitudine e che farebbe ben sperare per il futuro… non rivoluzionario, ok, ma estremamente godibile.
da in your eyes ezine
massi
gruppo torinese, girano spesso nei fumosi ritrovi in riva al Po, proponendo un r'n'r molto ritmico e grezzo. Attualmente sono in cerca di un contratto ,anche se le ultime notizie che ho di loro risalgono a fine 2003. Il loro demo è composto da quattro pezzi, che non lasciano molto soddisfatti, anzi sembra sempre che ci sia qualcosa di incompleto nella loro musica, o forse sono io che non conosco abbastanza il loro genere. L'episodio più incisivo del demo è sicuramente l'ultimo pezzo "supernitro", con una voce bella distorta, già presente in altri pezzi, e una chitarrona surf. Da rivedere dal vivo.