Mauro

Fin da piccolo avevo il sogno di diventare un artista... un pittore per la precisione, ero molto portato per il disegno al punto che vinsi addirittura il primo premio ad un concorso di disegno per bambini fino ai 10 anni.Poi il tempo incomincia a scorrere inesorabilmente, si intraprendono dei percorsi a volte diversi da quelli sperati, si accantonano i sogni, i cassetti si chiudono a chiave. Per oltre 25 anni non ho più preso in mano matita e pennello, non c'è stato giorno che non guardassi quel disegno raffigurante un paesaggio di montagna con una chiesetta ed un campanile, e lungo la schiena sempre lo stesso brivido, sempre la stessa scusa del non ho tempo sono stanco.Il 2000 è stato l'anno della svolta, tante cose da allora sono successe, il divorzio, l' incontro meraviglioso... il senso della mia vita... il matrimonio..... la tragica perdita.... il vuoto.... il nulla ..... la paura......Ed oggi aggrappato con forza ai miei lavori, meravigliose creature che nascono dalle mie emozioni.... libero la testa dai pensieri e dalle domande a cui non riesco a trovare risposta.I miei soggetti erano sempre vincolati al risultato finale e i momenti della realizzazione erano da me vissuti in modo frustrante, sempre con la paura di non soddisfare il gusto delle persone vicine, sempre con l'interrogativo sono stato abbastanza bravo ?Poi un giorno ho visualizzato una grossa onda spumeggiante e ho deciso di sperimentare tecniche diverse. Questo grazie alla mia maestra che giorno per giorno ci abitua ad influenzarci e a contaminarci artisticamente l'uno con l'altro, ho preso coraggio e ho deciso di lanciarmi in questa nuova esperienza."Sul legno nudo disegno la mia onda spumeggiante che ricopro apllicando garze intrise di cemento e colla, il cuore prende a correre come tutte le volte che mi trovo a fare una nuova esperienza, con la spatola stendo le garze cercando di seguire il movimento dell'acqua, alla fine quando tutto il legno è stato ricoperto provo una sensazione di godimento infinita come quando da piccolo dalla dispensa prendevo il vasetto di nutella e a cucchiaiate ne mangiavo fino a saziarmi", la mia “nutellata”, incredibile per tre ore ho lavorato senza pensare al risultato ma solo per il gusto di fare.Una svolta, un punto di non ritorno !!!_____________________________________________________From my earliest childhood, I’ve dreamt of becoming an artist…a painter, as a matter of fact, and I was so good at drawing that I once even won the 1st prize at a drawing competition for children under 10 years of age.Time passed inexorably, roads were taken at times different from those I had hoped for, dreams were put aside and drawers locked. For more than 25 years I never picked a charcoal or a brush, but not a day passed without taking a look at that drawing depicting a landscape with mountains, with a house and a bell tower, thrilled, and I always had the same excuses: I don’t have time, I’m too tired.The year 2000 was a turning point, many things happened: the divorce, a wonderful encounter…the sense of my life…the marriage…the tragic loss…emptiness…nothing…fear…Today I desperately cling to my works, the marvellous creatures born from my emotions…I free my head from thoughts and questions I can’t unravel.My topics used to be linked to the end results and the moments of realization were always spiced with a sense of frustration, with the fear that I wouldn’t be up to the tastes of the people around me, always wondering if I’d been good enough.Then, one day, I visualized a large foamy wave and decided to experiment with different techniques. (I can thank my teacher who has taught us, day after day, to influence and contaminate one another artistically.) I took a deep breath and decided to dive into this new adventure.I draw my foamy wave on a bare piece of wood, I then cover it by applying gauzes soaked with cement and glue, my heart starts beating the way it does every time I do something new, I spread the gauzes with a spatula trying to simulate the movements of water and, eventually, when the whole piece of wood is covered, I feel infinite joy, like I used to as a boy, in the pantry, when I ate spoonfuls of Nutella from a jar until fully satisfied. My way of “nutelling”. But hey, incredible, I’ve been working for more than three hours without ever thinking about the result, just for the sheer pleasure of it.A turning point AND a point of no return!!!!