Il Sole è la forza che muove il mondo, L'amore vive perchè il Sole dona la vita all'essere umano.†Sono quello che ancora deve essere scoperto / AMO.il nero, pensare e polemizzare.la musica e la cultura gothic.la notte e le sue sfumature.la poesia.le gatte sui tetti che scottano.l'arte che sa esprimersi senza doppi sensi.L'autodistruzione mentale e La Ri-creazione dalle Rovine.gli specchi rotti e le immagini distorte.la bellezza che poggia sulbastone della cultura.la giovinezza.Platone. la filosofia come mia guidaâ€
Per il Mio Papà .
in una notte di luna offuscata papà mio te ne sei andato, grido al cielo il mio dolore sperando che t'arrivi, un amore riscaldato dalle lacrime papà mio mai raffreddato da un mondo di putridume, la tua forza da Leone è in me fammi uscire dalla gabbia, nulla può domarmi, e se dovrò affrontare il fuoco tu getterai su di me l'acqua, spira , spira dolce vento in quest'accenno di primavera gelida, sento il tuo respiro papà mio ed il profumo delle rose accarezza lo spirito desolato, spezzato, ri-cucito ma malandato.papà mio tessi queste cicatrici con un filo d'argento, non temere non puoi farmi male, scrutalo con quegl'occhi color della nocciola severi ma inondandati d'amore per la tua "ragazzina", e bada non dimenticare quello che t'ho detto prima che quell'ultimo respiro maledetto ti strappò alla vita che TU papà mio mi hai donato.
In una notte di luna offuscata papà mio tu mi hai visto nascere Io morire
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Preghiera a Iside
O Regina del cielo,
tu feconda Cerere,
prima creatrice delle messi,
che, nella gioia di aver ritrovato
tua figlia, eliminasti l'antica usanza
di nutrirsi di ghiande come le fiere, rivelando agli
uomini un cibo più mite, ora dimori nella terra di Eleusi;
seu tu caelestis Venus,
quae primis rerum exordiis sexuum diversitatem generato
Amore sociasti et aeterna subole humano genere
propagato nunc circumfluo Paphii sacrario coleris;
seu Phoebi soror,
quae partu fetarum medelis lenientibus recreato populos
tantos educasti praeclarisque nunc veneraris
delubris Ephesi;
seu nocturnis ululatibus horrenda Proserpina
triformi facie larvales impetus comprimens terraeque
claustra cohibens lucos diversos inerrans vario
cultu propitiaris;
ista luce feminea conlustrans cuncta moenia et udis
ignibus nutriens laeta semina et solis ambagibus
dispensas incerta lumina;
quoque nomine, quoque ritu, quaqua facie te fas est
invocare:
con qualsiasi nome, con qualsiasi rito,
sotto qualunque aspetto
è lecito invocarti:
concedimi il tuo aiuto
nell'ora delle estreme tribolazioni, rinsalda la mia
afflitta fortuna,
e dopo tante disgrazie che ho sofferto dammi pace e riposo.
desiderio da perenne insoddisfatta.
Vorrei potermi guardare con gli occhi degli altri.
Forse mi apprezzerei maggiormente.
Forse ancor meno..