Mario

.... In questo momento i miei sentimenti non incidono nulla nella mia identità, ma mi stanno provocando, mi sollecitano, mi disturbano, vogliono prendere il controllo delle mie mani e delle mie gambe, stanno paralizzando i miei sensi e dovrò lottare ogni momento con le strategie più diaboliche dell’esperienza che mi ha donato. Sono alla ricerca di colei che mi afferrerà per mano e con uno sguardo sconfiggerà per un attimo o forse per quel cancro sentimentale che ti logora quelle parti strategiche che sono i sentimenti più intimi e linfatici, quella formula algebrica che si risolve in una sola lettera: a come Amore. So che ci sei, sei molto vicino, forse talmente vicino da non poterti nemmeno identificare, o forse lontanissimo; basterebbe leggere il destino per trovare quel famoso filo d’Arianna che porta a te e alla felicità eterna. Dammi un segno più evidente che ti possa riconoscere, ti guardo, ma sotto i miei occhi scuri sono cieco, non so chi tu sarai ma spero che tu possa esserlo esteriormente, la tua forza sarà sufficiente per battere ogni record d’ascolto per il mio cuore. Ti vedo in ogni persona che mi passa vicino, che mi parla o che mi guarda, questo messaggio lo infilerò in una bottiglia vuota per abbandonarla alla deriva certo che ti riempirà di gioia quando leggerai il mio messaggio e arriverai a questo punto per memorizzare il numero e ti risponderà il portiere del paradiso che t’indicherà quella sedia vuota da occupare vicino alla mia. Ciao e arrivederci a presto e mi raccomando, non dimenticare l’appuntamento che abbiamo nel paradiso dei nostri cuori.