MADADH-Bertilorenzi
Buia non si lamenta. Certo, i suoi amici sono un po’ strambi ed invadenti... e a sentire quella svalvolata di sua madre, l’ex rock star degli anni 80 Ramona Beattie, suo padre dovrebbe essere una specie di dio punkettone e birraiolo... Ma cavolo, la vita non è perfetta, mica si può avere tutto! Anche quando cominciano a ronzarle intorno guerrieri mitici e volpi parlanti, golfisti assassini e dee della guerra, fate oscure e pennuti incantati, lei non batte ciglio, tiene duro, tira dritto. Buia non si lamenta... vabbè, magari giusto un pochino...Diciamolo in modo semplice: Madadh è un fumetto fantasy contemporaneo che va infilarsi nella scia di alcune produzioni d’oltreoceano (Sandman, Lucifer, Fables per citare solo alcuni titoli.)
Diciamolo in modo più dettagliato: Madadh è un fumetto corale.
È vero, l’idea è venuta a me e Michele (o meglio Mik), e siamo stati noi due ad svilupparla, a darle forma. Noi abbiamo creato i protagonisti, noi abbiamo scelto ambientazione, tematiche e successione degli eventi. Io ho ficcato le parole in bocca ai personaggi e Michele li ha ritratti sulla carta, studiandoli e dando loro vita nelle 22 tavole dal primo capitolo. Messo così sembrerebbe il solito fumetto, frutto degli sforzi di uno sceneggiatore e un disegnatore.
Ma la verità è che Madadh resta un fumetto corale.
Facciamo un salto indietro di un paio d’anni: a quel tempo abitavo alla Rocca, a Massa, proprio sotto il Castello Malaspina. Un posto sereno come pochi, circondato dagli uliveti e benedetto da un panorama da urlo. Da diverso tempo io e Mik stavamo cercando la storia giusta per fare il famoso grande passo e tentare di uscire dallo schema dei progetti abbozzati ma mai portati a compimento. Che avevamo qualche chance ce ne siamo accorti dopo che una nostra storia breve,
La Disputa, si è aggiudicata l’edizione di Lanciano nel fumetto 2005: era la spinta che ci mancava, la conferma che forse avevamo le qualità giuste per provarci. È stato allora che è nato Madadh. La sera in cui Mik ha iniziato la prima tavola io ho suonato alle Casette, un paesino sulle Montagne, col mio gruppo, i Canbuldrò. Era il 30 aprile, Beltane. Quella sera la ricordo come una delle più belle della mia vita: abbiamo girottolato tutta la notte a sbevazzare e festeggiare non si sa bene cosa. Eravamo un branco di gente e abbiamo scorazzato per tutta Massa, dalle montagne, al mare, alla città . Avevo la netta sensazione che tutto fosse perfetto, la stessa sensazione che deve provare il surfista quando arriva l’onda giusta. Da quel momento in poi, tutte le volte che penso a Madadh, provo la stessa identica sensazione. Nei due anni che sono seguiti le nostre case si sono riempite di persone incuriosite dal nostro lavoro; lavoro che ha inevitabilmente finito con lo sconfinare nelle nostre cene, nelle nostre uscite, nei commenti a questo o a quel film, nelle svariate sedute di gioco di ruolo. Questo fumetto è diventato un po’ di tutti: di Francesco, Alberto e Matteo che hanno realizzato i capitoli successivi, di Elisa che si è presa a cuore la grana della copertina e la parte grafica, delle nostre ragazze (grazie per la pazienza), di Marco che ha contribuito con le sue illustrazioni e col personaggio di Ant Man, di Francè, che ha perso più di una serata a dibattere con noi della trama, dei ragazzi e delle ragazze di Cut Up, l’editore che sta per darlo alle stampe.
Se vi capita di leggere Madadh mi auguro solo una cosa: non che possa piacervi, non che ne parliate bene, non che ne chiediate a gran voce un secondo e un terzo e così via.
Ma che possiate sentirlo un po’ vostro.
Madadh – Il Cast
TAVOLE, Anticipazioni
Michele Bertilorenzi
Alberto Massaggia
Francesco Trifogli
Matteo Scalera