Bocconi, prono... dai, che hai capito! Col ventre sul materasso e la faccia pure. Continuo a sparare cazzate nel tentativo di mascherare l'attacco di panico che si dimena nell'intestino. Non uno a dirti di stare tranquillo, che non fa male, Rilassati, non è niente, Cicciobello; vedrai che non te ne accorgi neanche. Cosa ci vuole? È da un pezzo che ho cominciato a lavorare sui miei neuroni, sto allestendo un training per prepararli al peggio. Resta pur certo che, qualsiasi cosa succeda, da questi denti non sentirai staccarsi un lamento. Piuttosto la morte. Falla tu la figura del cagasotto, che lo sappiamo tutti cosa stanno aspettando le carogne, qui: il momento giusto per sbellicarsi alla faccia mia. Dici che ti sembro teso, turbato? Vorrei vedere il signorino. Se è solo per questo, posso dichiararlo pure ad alta voce, guarda: STO CROLLANDO! HO PERSO IL CONTROLLO DELLE MIE AZIONI! POTREI ATTACCARE A GRIDARE DA UN MOMENTO ALL'ALTRO E NEANCHE RENDERMENE CONTO! E allora? Ma di chi è la colpa, chi devo ringraziare se negli ultimi mesi questo corpo ha sofferto da bestia, eh? Chiaro che non si rassegni facilmente a lasciarsi maneggiare ancora una volta da estranei. Forse non sarà proprio acuto, ma stai tranquillo che è ben cosciente di quanto manchi a riprendersi. Ad ogni modo è solo questione di tempo, di riposo, e vedrai se recupera la fiducia in sé stesso! E comunque adesso è indispensabile iniziare a concentrarsi nello sforzo di distendere i nervi, che non è possibile continuare così. Piano piano, ma da questo momento l'impegno prioritario è darsi da fare e riconquistare quel minimo di controllo sulle pendici corporali, o è la volta buona che finisco col dare di matto.