About Me
Filosofo, scienziato, matematico e medico del '600.
Nato come Renè Descartes, presto latinizzato in Renatus Cartesius. E' stato una delle personalità culturali di maggior spicco della sua epoca ed unanimemente riconosciuto come uno dei massimi intelletti di ogni tempo.
Nato a Le Haye nel 1596 ha studiato presso i gesuiti nel collegio de La Fleche per poi dedicarsi privatamente alla prosecuzione degli studi. Durante un soggiorno in Germania in qualità di volontario arruolato durante la guerra dei cent'anni ha una serie di sogni rivelatori (misteriosamente analoghi a un certo immagniario rosacrociano) e concepisce quella che in filosofia può essere considerata una vera e propria svolta.
E sua infatti la formulazione del 'cogito ergo sum', la celebre formulazione con cui si usa stabilire il cominciamento della filosofia moderna ed è sua, soprattutto la messa a fuoco definitiva della tematica epistemologica, l'uso di un metodo analitico-introspettivo in grado di sfuggire ad un dubbio elevato a categoria del pensare. Nelle Meditazioni Metafisiche ha formulato 3 dimostrazioni dell'esistenza di Dio. Sia in metafisica che in fisica è stato sostenitore di un irriducibile dualismo tra quelle che chiamava le due 'res' (cogitans - l'anima - ed extensa - il corpo), le quali trovavano un punto di incontro soltanto nella ghiandola pineale, che in generale fungerebbe da simbolo-centro funzionale dello status psico-fisico umano, capace di integrare in sè pensiero e materia.
Le sue teorie fisiche, antiaristoteliche, gli hanno creato non pochi problemi, soprattutto rispetto alla Chiesa Cattolica, alla quale però dichiarò sempre una sincera (e sospettata) devozione. Sostenne che alla base dei movimenti in natura vi fossero corpuscoli e vortici; tali teorie, sebbene irrealistiche, ressero a lungo, così come alcuni studi anatomici e proto-neurofisiologici. Non fu infatti un sostenitore del metodo osservativo, ma ritenne di poter dedurre da un'unica proposizione certa, tutte le realtà in modo sintetico.
Forse rosacrociano, sosteneva la possibilità di una medicina miracolosa, in grado di prolungare a piacimento la vita degli esseri umani e promise per tutta la vita la fondazione di una tale scienza.
In matematica fu sostanzialmente il formulatore del metodo analitico e il vero e proprio scopritore delle funzioni. A lui dobbiamo il sistema del piano cartesiano.
E' autore delle del Discorso sul Metodo (1637), delle Meditazioni Metafisiche (1641) e dei Principi della Filosofia, nonchè delle Passioni dell'Anima (1644), del dialogo incompiuto La Ricerca della Verità (?) e di una serie di scritti di fisica (Il Mondo, Le Meteore), anatomia (L'Uomo) e ottica geometrica (La Diottrica).
Muore in Svezia nel 1650, in circostanze misteriose, forse avvelenato da un missionario cattolico che lo sospettava di ateismo.
