Il mio interesse più importante
è il Laboratorio d'arte di famiglia
che possediamo nel centro di Parma
...un ambiente realizzato intorno all'arte stessa,
dove accomodato su un accogliente divano
e stuzzicato da un bicchiere di vino
e da un'avvolgente armonia deliziata da musica classica,
puoi viaggiare nei meandri della storia artistica
liberando ogni espressione viva
e spontanea del proprio mondo interiore,
astraendo dai modi e dai mezzi espressivi...
Persone famose...persone sconosciute;
Persone belle...persone brutte;
Persone alte...persone basse;
non importa come sono...
l'importante che abbiano qualcosa da dire
Eroi:
Un eroe,
una grande mente,
una forte intelligenza,
un'infinita semplicità ...
un uomo!
Teatro:
Il mio idolo è Daniele Luttazzi!!
Daniele Luttazzi, all'anagrafe Daniele Fabbri,
(Santarcangelo di Romagna, 26 gennaio 1961)
è un attore, scrittore, drammaturgo e illustratore italiano.
Il suo pseudonimo è un omaggio al musicista ed attore Lelio Luttazzi.
Una delle caratteristiche che colpisce di più nei suoi monologhi è la sua «gentilezza blasfema», aspetto che ricalca lo stile di Lenny Bruce, uno dei modelli di Daniele.
La satira, ama ricordare Luttazzi, fin dai tempi di Aristofane si occupa di quattro temi: politica, religione, sesso e morte.
La sua comicità nasce come racconto scritto e viene trasformata in libri, monologhi teatrali e programmi tv.
Teatro 2:
Da non dimenticare il colosso artistico del teatro.. Dario Fo
Dario Fo, premio Nobel per la Letteratura 1997, autore, attore, regsta e scenografo, protagonista del teatro italiano.
L’attenta e profonda riflessione di Fo sulla tradizione popolare, sul corpo del dialetto e tutta l’antica cultura di fabulatori della sua terra sfocia nel capolavoro
"Mistero buffo",
rappresentato per la prima volta nella stagione teatrale 1969-70.
Eccone un assaggio...
(Dario Fo illustra con lo stile e il linguaggio dei giullari del 1500 la fame di un contadino ridotto allo stremo dalla nascita delle città )
Le mie amate:
Avril Lavigne,
Pink,
Christina Aguilera,
I grandi
Litfiba
Alex Britti
Andrea Bocelli
Lucio Dalla
Bruce Springsteen
David Bowie
Gli intamontabili:
Lucio Battisti
Pink Floid
Elvis Prisley
La più nobile specie di bellezza è quella che non trascina a un tratto, che non scatena assalti tempestosi e inebrianti (una tale bellezza suscita facilmente nausea), ma che si insinua lentamente, che quasi inavvertitamente si porta via con sé e che un giorno ci si ritrova davanti in sogno, ma che alla fine, dopo aver a lungo con modestia giaciuto nel nostro cuore, si impossessa completamente di noi e ci riempie gli occhi di lacrime e il cuore di nostalgia.
Nietzsche
...una meravigliosa bellezza
Adoro guardare i film
e tanti sarebbero da elencare
come "film preferiti"...
ma vorrei dedicare questo spazio
al mio attore preferito:
Eddy Murphie
I suoi film, a parer mio, più belli sono:
(2002) Pluto Nash - Pluto Nash
(2001) Showtime - Trey
(2001) Il Dottor Dolittle 2 - Dr. Dolittle
(2000) La famiglia del professore matto - Professor Sherman Klump, Buddy Love, Cletus 'Papa' Klump/Young Cletus Klump, Anna Pearl 'Mama' Jensen Klump, Ida Mae 'Grandma/Granny' Jensen, Ernie Klump, Sr., Lance Perkins
(1999) Bowfinger - Kit Ramsey/Jiffernson 'Jiff' Ramsey
(1998) Il dottor Dolittle - John Dolittle
(1996) Il professore matto - Professor Sherman Klump/Buddy Love, Lance Perkins, Cletus 'Papa' Klump, Anna Pearl 'Mama' Jensen Klump, Ida Mae 'Grandma/Granny' Jensen, Ernie Klump, Sr.
(1995) Vampiro a Brooklyn - Maximillian/Preacher Pauly/Guido
(1994) Beverly Hills Cop III - Axel Foley
(1992) Il distinto gentiluomo - Thomas Jefferson Johnson
(1992) Il Principe delle donne - Marcus Graham
(1990) Ancora 48 ore - Reggie Hammond
(1988) Il Principe cerca moglie - Principe Akeem/Clarence/Randy Watson/Saul
(1987) Beverly Hills Cop II - Axel Foley
(1986) Il bambino d'oro - Chandler Jarrell
(1984) Beverly Hills Cop - Axel Foley
(1983) Una poltrona per due - Billy Ray Valentine
(1982) 48 Ore - Reggie Hammond
Il mio libro preferito si intitola "un indovino mi disse.." del famoso giornalista Tiziano Terzani:
Nel 1976 un indovino cinese avverte Tiziano Terzani, corrispondente dello "Spiegel" dall'Asia: "Attento. Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell'anno non volare mai". Nel 1992 Terzani si sente stanco, dubbioso sul senso del suo lavoro. Gli torna in mente quella profezia e la vede come un'occasione per guardare il mondo con occhi nuovi. Decide di non prendere aerei per un anno, senza rinunciare al suo mestiere. Il risultato di quell'esperienza è un libro che è insieme romanzo d'avventura, autobiografia, racconto di viaggio e reportage. Un vero capolavoro!