RITMO TRIBALE, musica, moto, sub, libri e tutto ciò che apre la mente....
La fine del libro che sto scrivendo...per ora ecco un anticipazione: INTRODUZIONE Qualcuno si chiederà il perché di questo libro. Tanti penseranno “un altro libro buono per accendere il caminoâ€, buon per voi che ce l’avete. Altri lo useranno per evitare che la vernice coli sul pavimento mentre stanno imbiancando la casa insieme alla fidanzata; anche se poi la molleranno quando in sottofondo, su Rock tv, sentiranno il video di “Sognaâ€. Ma sappiate sin da ora che non mi dispiace, non vi preoccupate il libro non è stato scritto per voi, fatene ciò che volete. Se giungerà in libreria sarà una soddisfazione, ma l’emozione più grande sarà quando io avrò finito di scrivere l’ultima pagina. Il libro è scritto per me stesso e non nasce da manie di protagonismo o di lasciare il segno nei secoli dei secoli. E’ un’irrefrenabile necessità primaria. Un istinto naturale molto simile al bere un bicchiere d’acqua in mezzo ad un deserto alle 2 di pomeriggio. Ritmo Tribale ha un significato che non è nemmeno un significato, ma uno stato mentale, un modo di vivere, un sentimento profondo, un’esplosione emotiva come un “concerto degli U2 in un asilo nidoâ€, tanto per citare Carlo Verdone. Pertanto, vi avverto subito: se alla fine della lettura di questa introduzione non siete convinti, lasciate giù il libro e dirigetevi su qualcos’altro. Non è per cattiveria o presunzione, questa è roba forte, roba potente. Vi ricordate Uma Thurman in Pulp Fiction quando in bagno si incipria il naso e dice “cazzo che botta, ho detto cazzo che botta!â€? Ecco, qualcosa di simile, anche se qua le droghe non c’entrano. Non fraintendetemi, non è una pantomima per cercare di attirarvi ancor di più. No, è la pura verità . Questi sono i Ritmo Tribale. E’ il loro spirito: grande passione e amore per la musica, incarnazione di un credo che i tribali hanno sempre anteposto a qualsiasi progettazione o tentazione commerciale. Se prendete il disco Mantra e lo aprite vedrete la scritta “PLAY LOUDâ€. In poche parole, l’hai comprato? Bene non puoi più tornare indietro, puoi solo darlo in pasto alle ganasce del lettore e sparalo a mille. Alla fine dirai anche tu: “Cazzo che botta!â€. Non mi paragono a loro, per carità . Dico solo che in questo libro parlo di loro, ma soprattutto delle emozioni che mi hanno trasmesso e che sapevano trasmettere da un palco. Vi anticipo solo un episodio. Avete presente un diligente quasi-avvocato di giorno giacca e cappio, che discute dei massimi sistemi giuridici del mondo? Immaginate la telefonata di un suo amico: “oh stasera suonano i Ritmo!!!â€. “CHE CAZZO STAI DICENDO MI STAI PRENDENDO PER IL CULO?â€. “No, anche io non ci credo! Ma guarda su Vivimilanoâ€. “PORCA PUTTANA È VERO!OK MI INVENTO UNA BALLA, ESCO PRIMA DALL’UFFICIO CI VEDIAMO LÃŒ!â€. Avete seguito il dialogo. Bene. Ri-immaginatevi quel giovane in giacca e cappio. Ri-immaginatelo a torso nudo sul par-ter del Rolling Stone d’inverno sotto le note di “bocca chiusa†completamente fatto di adrenalina. Ok quello sono io!Capito di che si tratta? Bene non mi resta che lasciarvi ad un monito superbo: Lasciate ogni speranza voi che entrate. [Dante Inf., III, 9]
RITMO TRIBALE
Easy rider
Zelig
Taccuino di un vecchio porco - C. Bukoswki
...chi non si ferma alle etichette ma va dritto al cuore delle cose trasmettendo emozioni alle persone...c'è del vero c'è del falso, c'è del bene e c'è dell'altro, ce n'è uno che è qualcuno e poi un mare di nessuno!