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..Nell’ottobre 2006, in quel di Molfetta, cinque ragazze decidono di metter su la prima cover band femminile nella storia della città : “Il Cicloâ€.
Lo scalmanato quintetto stabilisce immediatamente di percorrere la via della provocazione partendo da un presupposto comune: se, storicamente, la città ha dato i natali ad un numero piuttosto folto di band metal, ska, rock e punk, “Il Ciclo†dovrà attingere e misurarsi con tutt’altri generi musicali.
Lo spirito parodico e giocoso, che segna costantemente ogni scelta della band, porterà in brevissimo tempo ad una decisione corale: in barba all’indie rock, che pur ascoltano ed amano, ed all’universo della musica “coltaâ€, da cui alcune di esse provengono, le cinque fanciulle scelgono di intraprendere il colorato ed - inaspettatamente - impervio sentiero del pop anni ottanta.
La scelta dei brani da coverizzare è tutt’altro che casuale: l’universo sfavillante e fluo degli eighties costituisce una nuova dimensione musicale a cui le stesse ragazze devono, in parte, fare l’orecchio, allo stesso tempo, però, l’enorme carica ironica dei brani selezionati non può che affascinarle.
Ad aggiungere ulteriore originalità al progetto del “Ciclo†è la scelta della lingua: anziché il solito inglese trito e ritrito, iper abusato dalle cover band del Bel Paese, il gruppo decide di cimentarsi col repertorio italiano! Giuni Russo e Donatella Rettore costituiscono la principale fonte d’ispirazione per le cinque musiciste, che, sistematicamente, scelgono di riproporre, ora in chiave rock, ora ska ora reggae, i brani più significativi interpretati dalle regine del pop tricolore.
Nel novembre 2007 il gruppo compie un passo successivo: mettersi all’opera ed ideare dei brani originali. Sul sentiero di questa “lucida ludicità â€, nell’intento di narrare, in chiave decisamente ironica e/o demenziale le problematiche dell’universo femminile, la band compone brani come “SorRiso in biancoâ€, “Vita lordaâ€, “Fiammeâ€. La parola d’ordine?! Divertimento!
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Questo è il debutto del Ciclo...L'audio è quel ke è..noi eravamo tutte un fremito...ke cosa pretendevate?