Tutto inizia nella seconda metà degli anni ottanta. Il battesimo del fuoco. Con gli ZoomeeZoogs. La new wave. Il vento del paisley underground. E l'onda del rock australiano. Erano i tempi dei demotapes. Della musica incisa sui nastri. Del Magna Grecia Festival. Dei locali luridi. Il Macumba. Qualche anno dopo comincia l'avventura dei Bayons. Sette anni di sangue, lacrime e passione. Prima l'alternative country. Poi il rock. Il folk. Infine la canzone italiana. Su e giù per l'Italia. Tavagnasco Rock. Sonica. Ritmi Globali. Rock Targato Italia. Furgoni scassati. Chilometri di strada. L'Amore. E poi l'odio. E allora ognuno per la sua strada. Collaboro con Alberto Mancinelli nelle sue prime esperienze post separazione. Successivamente la breve ma intensa stagione con i DelRovo. Con Rossella Cubeta e i Donnaflor ci tuffiamo negli anni sessanta. Mescolando le acque. Ovviamente a modo nostro. Arriva dunque il momento di Crashes. Mi chiudo in sala. In perfetta solitudine. Accendo l'ampli e i pedali. Lascio andare la chitarra. Inizia il nuovo millennio. Mi fermo un attimo. Faccio due figli. L'anno scorso torno a collaborare con Rossella Cubeta. Di nuovo in pista.