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Member Since: 5/8/2007
Band Members: FUORI GLI ANIMALI DA OGNI GABBIA
FUORI GLI UOMINI DA OGNI GALERA
SPROFONDARE
Così nell' oscurità più silenziosa e saggia
Io vedo la profondità in cui mi trovo,
Profondità che mi appartiene,che sono.
Fluttuo tra le luci che non si vedono,
Forse si sentono,ma dentro,
E adesso l angoscia non c è.
Non c è tempo di trovare scopi,
Non c è scopo, solo vivere, profondamente vivere,
Come si fa in un viaggio senza meta.
Questo è un viaggio esistenziale,
Decido come riempire la mia valigia.
Io sono lo zaino in viaggio, vuoto e profondo,
Infinito nel ora, finito del dopo.
Così la notte mi apre e mi riempie,
Scivolando nel profondo che mi illumina,
Liberato dalla cecità del mondo.
E ora il mondo mi è dentro,
E ora, sprofonda con me.
(V.T.K. TEpunK)
Influences: POESIA
La dea a me cara
È il patir del mondo,
Non il dolce pensar,
Ma il tormento
Dell immortal pensiero,
Ne amicizia, ne amore, ne bei pensier,
Fan scrivere a me poesie,
Ma paura, angoscia, e tristezza
Con tristi pensier di rabbia,
Diventati ormai violenza,
Che si sfogan, ad ogni calar del sole,
Con piume annerite
Su candidi fogli.
(V.T.K. TEpunK)
SULL'INDIVIDUALISMO... di Gabriel PomboCon che velocità cadono "l'anatema" e le diverse "condanne" di "individualista" e/o "insurrezionalista" quando alcuni anarchici vengono fermati ed arrestati per le loro attività espropriatrici o dinamitarde!!!E non si creda che coloro che più ci attaccano e "insultano"/"crticano" siano i nostri nemici naturali e tutto l'elenco di lacché pagati che compongono e sostengono questo sistema...No, le condanne più "energiche" e le argomentazioni più peregrine le dobbiamo leggere ed ascoltare da quei "seguaci della quantità " che sperano e sperano (non si sa molto bene cosa o chi... ) e durano e durano come le pile alcaline sostenendo gli antiquati e sempiterni discorsi: "l'esproprio deve essere collettivo", "la violenza rivoluzionaria solo quando saremo pronti ad assaltare il cielo" e/o "la rivoluzione sarà sociale o non sarà ", ecc., ecc...Le rivoluzioni come le ribellioni insorgono quando la separazione e la tensione tra governanti e governati si rendono insopportabili, quando gli interessi di classe si scontrano frontalmente... La differenza tra rivoluzione e ribellione è solo una questione quantitativa e qualitativa, ma i mezzi ed i fini sono gli stessi: libertà , dignità , autogestione delle risorse, ecc., ecc...Considerando che tutte le risorse, i mezzi di comunicazione, gli spazi, le cose, ecc., appartengono ai pochi (gli stessi di sempre, e che il tutto proviene da eredità o da conquiste, da furti e da crimini), mentre gli altri si vedono costretti (per la forza della ragione o la ragione della forza) a mendicare o a vendersi per delle briciole; mentre i proprietari si ingrassano e s'ingozzano come "maiali" a spese degli altri in forma parassitaria; e giuristi, legulei e politici favoriscono con Leggi e Decreti tale stato di cose; ed affinché il tutto resti così, per i secoli dei secoli, contano sull'appoggio armato di poliziotti, militari e carcerieri, mi domando io cosa dobbiamo fare noi anarchici rivoluzionari ed altri proletari del mondo intero... Cogestire la miseria? Incitare gli altri a lottare e credere negli ideali e nei valori ma senza comprometterci personalmente nella lotta? Conquiste economiche? O "Diritti" che costantemente vengono alterati e revocati come fossero dei Decreti?Se essere considerato "individualista", "espropriatore" o "insurrezionalista" è qualcosa che rende nervosi i governanti ed i pacificatori, allora mi sento onorato quando mi "insultano" con termini simili, ed inoltre mi dichiaro colpevole di tali accuse...Un individuo è, insomma, un essere indivisibile, una unità della comunità umana che può volere, rifiutare o sognare una società (insieme di soci) diversa da quella in cui vive... nessuno di questi individui è costretto (dalla forza, dal diritto. dalla nazionalità o da qualsiasi altro artificio) ad essere socio di una "società "/"sistema" che disprezza e considera illegittima.Ogni società è il prodotto di un sistema (perlomeno prima che l'economia e le tecnologie creassero queste masse atomizzate ed uniformi in nome del "progresso" e della Ragione... ), lo stesso vale per ogni individuo che è il prodotto di un insieme di circostanze esistenziali che gli danno forma su tutti gli aspetti...Perciò esser definiti individuo/individualista non è un insulto, ma è la realtà che interessa e definisce ognuno di noi...Vi è poi il quesito se l'individuo sia un proletario, un borghese, un incluso, un escluso, ecc.; e continuando con gli aggettivi/qualificativi/concetti e definizioni politiche e teoriche possiamo trascorrere la vita "filosofeggiando".E' erroneo credere che possa esistere una società senza individui, così come supporre che qualsiasi istituzione, sindacato, stato, gruppo, partito, ecc. (indipendetemente dalla quantità di affiliati che abbia) sia gestito, diretto e controllato da "entità astratte" che non siano anch'essi individui e personaggi molto concreti e specifici (con nomi e cognomi che provengono dal "sociale"... ).Quelli che rappresentano i gruppi politici, economici, mediatici e istituzionali si sono arrogati il diritto e la forza di imporci i loro interessi e bisogni, la qualcosa non accettiamo né consideriamo legittima per il nostro amore per la libertà .E' anche erroneo credere/considerare l'egoismo sinonimo dell'individualismo, così come vediamo le stesse cose da un punto di vista uguale o simile per essere provenienti da una stessa regione o per condividere la stessa idea politica... o tacciare di "individualista" chi a suo rischio e pericolo decide di agire senza attendere la maggioranza... Qual è la percentuale del sociale di cui si ha bisogno per non essere considerati individualisti? Quale la percentuale del movimento per non essere additati come "impazienti"? Da chi dobbiamo attendere il visto per riappropriarci della nostra vita e dei mezzi/spazi di cui abbiamo bisogno per godere ed esser liberi, per colpire e lanciare il grido di guerra?Non è il disprezzo verso la maggioranza (come scrive qualche altro imbecille) che spinge alcune individualità e/o gruppi anarchici ad agire (ieri, oggi e sempre), bensì le nostre ferree convinzioni rivoluzionarie... siamo spinti dal nostro amore smisurato per tutte le libertà e per la vita degna... il nostro impegno è quello di venir fuori dalla routine, dalla mediocrità , dall'ipocrisia e sperimentare altre forme di organizzarsi, relazionarsi, lottare e vivere; e rompere i vecchi schemi di pensiero/azione dei "classici" e le nostalgie operaiste del passato (senza per questo negare l'esperienza della lotta di classe ed i movimenti/rivoluzioni del proletariato mondiale) perché molte son le cose che sono cambiate negli ultimi cento anni...Gli amanti della teoria ci rimproverano che noi non abbiamo una teoria solida e che non abbiamo risolto la questione del "soggetto rivoluzionario" ed una "utopia" di costruzioni per il "dopo"... che il nostro è un attivismo senza prospettive a breve, medio e lungo raggio...I nostri desideri non sembrano essere sufficientemente validi, né le nostre teorie sufficientemente solide... a tal punto varrebbe la pena restare all'angolo a leccarci le ferite e a piangere i nostri caduti nelle carceri... E delle passate e recenti esperienze continuare a filosofeggiare su internet...Non basta, dunque, una dichiarazione d'intenti e dichiarare la guerra al sistema capitalista... sia esso lo stato capitalista o il capitalismo di stato... nemmeno l'agitazione armata o la propaganda del fatto (come si chiamava in passato)... Cosa facciamo allora?Espropriare, o meglio, appropriarsi delle risorse di cui abbiamo bisogno per vivere, per organizzarci, per lottare, ecc., non è forse una necessità ed un'urgenza dell'oggi? Attaccare, colpire, distruggere tutto ciò che ci violenta, minaccia e distrugge non è qualcosa in più che scrivere dei bei testi teorici?Il fatto di appropriarci di un'abitazione, di un terreno, della plusvalenza che si accumula in una banca quando ci mancano gli spazi in cui sviluppare i nostri progetti (o per vivere) o quando ci attanaglia la miseria economica con la quale accedere a cose basiche ci converte in "terroristi" e/o "delinquenti"?Chiamiamo le cose con il loro nome ed iniziamo una volta per tutte a metterle in chiaro... Ognuno di noi sa chi sono i terroristi e in cosa consiste il terrore, il resto è propaganda, spazzatura...L'ideale sarrebbe costituito da molte cose, ma la realtà è quella che abbiamo davanti ai nostri occhi... Ci sono molti tipi di violenza (e di esercitarla) al punto che è assurdo fare un decalogo su di essa...Sappiamo che qualsiasi azione genera una reazione e che ogni parte assume e giustifica la sua violenza... quindi, di cosa stiamo parlando?La violenza rivoluzionaria del proletariato, anche se offensiva non è mai indiscriminata perché persegue fini ed obiettivi molto concreti che sono una minaccia reale per l'umanità intera. Il risultato e l'obiettivo di ogni azione "violenta" sono ciò che possono determinare se essa sia legittima o meno... non le condanne a priori sulla violenza rivoluzionaria.Quanto alla rivoluzione sociale, è un qualcosa che come qualsiasi anarchico possiamo sognare, ma osservando la realtà (socio-politico-economica) che ci circonda non possiamo né vogliamo attenderla...Sperare significa disperare, e disperare siginifica smettere di credere nelle nostre possibilità , nei nostri ideali... Possiamo mantenere vive le nostre speranze solo nella misura in cui viviamo e sperimentiamo, agendo o intergendo nella guerra sociale in corso che noi non abbiamo scelto, ma che c'è stata imposta...... E da qui invio un forte abbraccio rivoluzionario ed internazionalista ai nostri fratelli e sorelle insurrezionalisti che, il 4 giugno, in un secondo incontro informale si sono riuniti in qualche parte del Cile...Per l'anarchia!GabrielCentro di sterminio Aachen, Germania
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Terrorfakt - A.L.F.
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genova athens
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Dedicato….A….Te
Dedicato a te
Mia unica vita
Che mi fai combatter
Il cuore e mente
Tu sei incompresa
Non più capita
Sbagliata e incolta definizione
Ti danno le genti
Unica continuità sei
Tu diversa soluzione
Incubo della grande paura
Chiamata da me ignoranza
(V.T.K. TEpunK)
CONTRO LO STATO E LE SUE DROGHE
SCHIAVI DEL SISTEMA!!!
Hai cominciato fanculo il sistema hai cominciato fanculo lo stato,
e adesso ti scordi del tuo passato e adesso ti scordi del tuo passato
Quando hai cominciato ne eri consapevole quando hai cominciato eri già fregato
corri fantasma figlio della droga corri schiavo figlio di puttana.
E’ INUTILE CHE CERCHI L AIUTO DELLA ROBA
TI SEI UCCISO CON LE MANI DELLO STATO
EPPURE LO SAPEVI A COSA ANDAVI INCONTRO
ADESSO SEI UN PERDENTE NON SEI PIU’ NIENTE
Non mi fai pena sei una delusioni potevi lottare hai deciso di morire
smettila di farti comincia a pensare è ora di agire ti devi svegliare
E’ INUTILE CHE CERCHI L AIUTO DELLO STATO
TI SEI UCCISO CON LE MANI DELLA DROGA
EPPURE LO SAPEVI A COSA ANDAVI INCONTRO
ADESSO SEI UN PERDENTE NON SEI PIU’ NIENTE
Record Label: Do it Yourself FuCk Business