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ORIGINS OF THE MIRRORBALL
The word “Glitterball†(the mirrorball was a typical ’70-’80 discotheque effect generating, due to its rotation, little reflections of light everywhere) sounded very good to Simone, the drummer in the band. The other members, Giovanni and Barbara liked Simone.
All those who know them can confirm the fact that if they were born in the land of the Isles of Scilly, they would certainly have been happy to thank the Queen for having appointed the Beatles MBE. Though Simone, once told Barbara, bass player, that Elvis came first. You must believe him, ‘cause Simone has a respectable musical knowledge. On the contrary, Giovanni (whoever is this man, going on with his electric guitar and singing, helped by mega pedalboards??) has a more traceable sound…in the pure British rock ‘n roll. Avoid asking him about Crispian Mills or what Bono Vox has been listening to, reading or eating during the last 20 years.
It’s a short time since Barbara discovered Sigur Ròs and now she dreams about writing a song like “Glosoliâ€â€¦ performing it on an enormous stage and then collapsing, vaguely reminding us Pete Doherty, however playing much better…that isn’t so hard to do.
Glitterball don’t eat sushi.
ABOUT OUR MUSIC
(THE MUSIC IS ME… A. RUBINSTEIN)
The use of the English language in the lyrics is a stylistic choice, a true part of the arrangement “ in the same way I choose to use delays †quoting Giovanni. Moreover it’s an international way of communication, having soon discarded the hypothesis of Esperanto.
The guys believe that glitterball is a very cool logo to symbolize a situation where people have great fun just with music…or nearly. It also represent, with its hundreds of psychedelic colours, all the nuances you can find in rock that they intend to keep, at the same time widely representing everything within the realm of their taste.
ORIGINI DELLA PALLA SPECCHIATA
La parola “Glitterballâ€,( La palla specchiata,che, detta anche Palla da discoteca o Mirrorball era un classico effetto da discoteca anni '70-80 che generava con la sua rotazione piccoli riflessi di luce ovunque.),piaceva a Simone,batterista della band.
Ai restanti membri ,Giovanni e Barbara,piaceva Simone.
Tutti quelli che li conoscono posso certamente confermare il fatto che, se fossero nati nella terra delle Isole di Scilly, sarebbero stati certo contentissimi di poter ringraziare la Regina,per aver proclamato baronetti i Beatles.
Anche se Simone una volta ha detto a Barbara,la bassista della band,che “prima dei Beatles viene comunque Elvis.â€
Bisogna crederci,perchè Simone ha una rispettabilissima conoscenza della musica.
Giovanni invece,(chi sarà mai quest’uomo che portandosi avanti con la sua elettrica canta sussidiato da mega pedaliere per la voce??) ha un sound più facilmente rintracciabile…nel puro rock’n roll d’oltremanica.
Evitare di chiedergli chi sia Crispian Mills…o cosa abbia ascoltato letto o mangiato negli ultimi 20 anni Bono Vox.
Barbara ha da poco scoperto i Sigur Ròs,e sogna un giorno di poter comporre almeno un pezzo come “Glosoliâ€â€¦esibendosi su un palco da stadio e stramazzando al suolo,ricordando vagamente certe performance di Pete Doherty,ma suonando venti molte meglio…che non è poi così difficile.
A nessuno dei Glitterball piace il sushi.
DELLA NOSTRA MUSICA
(LA MUSICA SONO IO…â€A. RUBINSTEIN)
L’uso dell’inglese nei testi della band è una scelta di arrangiamento,stilistica,â€Così come Giovanni usa il delay, così canta in inglese.â€,per dirla come la dirrebbe lui.
E’ altresì una scelta di utilizzare un canale di comunicazione universale,scartata alquanto presto l’ipotesi di adottare l’Esperanto.
I tre ragazzi sono convinti che la “palla glitterata†sia un logo veramente cool,per rappresentare una situazione,un ambiente in cui la gente si sballa solo con la musica…o quasi.
Raffigura anche nei sue mille psichedelici colori,tutte le sfumature del rock a cui non vogliono rinunciare,riservandosi la possibilità di sperimentare tutto ciò che aggrada il loro gusto.