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Presentami
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Parlare di un percorso di opere di Sara Tonello, seguendo latraccia che lega alcuni aspetti della sua esperienza creativa alterritorio dove l'artista vive, una vasta parte dei Campi Flegrei,ricca di segni legati alla civiltà; classica, porta, quasi fosse unalogica conseguenza, lo spettatore alla riscoperta di unamediterraneità; esplorata nei meandri più; intimi, nelledeclinazioni più; remote, fino a spingerlo alle radici di un sostratoancestrale, composto da miriadi di vite ed esperienze passate,ma sempre attuali. Tutto ciò, è nel carattere di questa mostra, nelsuo ordito, che trova proprio nel rapporto dialettico intessuto travita reale, storia e storie di donne uno dei punti di maggioreattenzione. Leggendo con attenzione i dipinti qui presentati siritrovano, tra la forza, la dolcezza dei colori e nelle formeimpresse sulla tela, frammenti allo stato puro di epoche e culturediverse: preistoria, arte micenea, arte ittita e sumera, Greciaarcaica e, a tratti medioevo. Su tale scorta tutta l'esperienza e laforza del Mediterraneo pervade i segni, impasta i colori, anima lamateria e vivacizza le forme, rendendo comprensibile l'animointenso e la sensibilità; artistica di Sara, che vagano tra ilclassico e il primitivo, il barbaro e il decadente, la realtà; e ilsuperamento di essa nell'astrazione, così; che il tutto e ilcontrario di tutto potrà; essere detto ed accettato. IlMediterraneo dunque, con la sua duplice natura luminosa edoscura, serena e feroce, rappresenta l'ampio orizzonte in cui lacreatività; senza posa di Sara Tonello, dell'artista flegreo, puòesprimersi pienamente e senza timori. Quella di Sara è unapittura complessa in cui convivono sorprendentementesentimenti contrastanti nella loro elementare purezza. Questo èquanto immediatamente percepisce la nostra mente di fronte a Donna Pensante, qui, odio e amore, pensieri di vita e di morte,sono personificati e trascritti dalla massa del Blu che assorbe efagocita la luce viva, che si sprigiona dal punto focale dell'opera.I segni presenti in questo lavoro si materializzano dal nulla,danno vita ad una pulsione erotica, che invade le forme e i coloriscuotendoli fin dalle fondamenta. Tutti questi aspetti sono ancorapiù vivi e pulsanti in Amplesso ove i simboli e i segni partoritidalla creatività incessante di Sara, assumono forme inquietanti,trasformandosi in parti di donne, di uomini, divenendo emblemastessa della potenza metamorfica dell'arte. Tali segni diventano,movendosi con naturalezza in un universo di colori forti come irossi e i rosa intensi, creature mostruose o rassicurantiapparizioni, fameliche incarnazioni della femminilità o maternepresenze, simboli legati alla Magna Mater o ad altre divinitàfemminili che impregnano la mitologia mediterranea. Nella suafebbrile attività, a tratti colpita da Plein Air, aria aperta, pienezza,verginità della luce naturale, l'artista nel suo percorso ritrova lesue radici e il senso di appartenenza ad un luogo , ilMediterraneo appunto, che è stato il crogiuolo delle più anticheciviltà e riesce a penetrare l'essenza più intima delle cose e degliuomini. Seguendo questa via Sara, in Donna seduta dietro laFinestra, attraverso una pittura di paesaggio porta la figuraumana a divenire elemento partecipe dell'atmosfera gonfia diemozioni che si va creando nella struttura dell'opera. I coloridiventano così i protagonisti assoluti, forti, carichi di poeticaimpressionista e, muovendo verso le spettatore, riescono acomunicare l'intima delusione di una donna, plagiata da unarealtà; ipocrita, ormai incapace di reagire e forse di raccoglierela grande sfida della vita giunta a lei sotto le forme di un amore.Tale sentimento sembra generarsi all'improvviso, grazie alletonalità del blu e dei rossi costruiti con cura, tra le case, in unastrada di una città surreale, nel freddo dell'inverno. Tale è la forzadi questo dipinto, tale è la forza ammonitrice che proviene daiflutti agitati, generati dal mare di colore, che si riversano versochi guarda e ci avverte dei piaceri e dei dolori della nostracondizione. Tale dunque il senso di questo stupefacente dipinto ilcui messaggio artistico, capace anche di travalicare la realtàstessa, riesce ad imporci un ritorno alle fonti della vita, dellanatura che non è mai statica, anzi mutevole, varia nello scorreredel tempo, nel perpetuo dissolversi e rinnovarsi dei colori, delleluci, delle forme. Anche questo suo dipingere en plein air, portaSara Tonello, ancora una volta verso un luogo, verso la luce chesi sprigiona dal Mediterraneo, ove fantasia e concretezza siagitano continuamente e costituiscono i segni sotto cui sipongono non soltanto le esperienze artistiche, ma la vita stessadell'artista. Luigi Crimaco
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