Ho iniziato a violare le orecchie del mondo all'alba di un 30 luglio. Gli anni '80 stavano fiorendo (era il 1982), l'estate era nel mezzo delle sue seduzioni: quale momento migliore per prender parte alla festa?
Poi lì fuori c'era Lei. Lo sapevo, La sentivo... Di sicuro nel battito fiducioso di mia madre, nella sua voce squillante, che non smetteva mai di cantare, o di fischiare come io non ho mai imparato.
L'avevo già sentita, ma lì fuori la Musica mi stava aspettando. Non saprò mai come avvengano queste cose, ma a volte qualcuno (o qualcosa), hanno già scelto per noi e non dobbiamo che prenderne atto. Lei voleva me e non ha mai smesso di chiamarmi, fino a che non le ho permesso di prendermi per mano, e portarmi via.
Immagino che le attitudini, siano innate; ma quando in più c'è una passione e una compenetrazione totale, allora è vocazione. O, perlomeno, è come immagino che sia.
Presi ad ascoltare sin da subito tutto quello che mi passava nelle orecchie e tra le mani, producendomi in innumerevoli spettacoli live sui tavoli di casa, per la gioia dei miei parenti... Mostrando sin da subito una vera e propria passione per la Carrà ... Lo so: ogni commento è superfluo.
Quando ad un certo punto iniziai a tagliare i bordi di libri e riviste come fossero una tastiera, i miei genitori pensarono che sarebbe stato meglio prendermi un pianoforte.
Cominciai a prendere lezioni a 5 anni, con le gambe penzoloni e un grande senso di timore e allo stesso tempo fascinazione per quel gigante nero che, chissà perchè, mi sembrava un ippopotamo.
Da allora quel piano non l'ho più abbandonato, ed è stato il filo conduttore di tutto, in tutti questi anni. E' stato il mio miglior amico, il mio più infido nemico, il mio amante, confessore, giudice e complice... E di sicuro molto, molto di più.
Questo di certo non ha fatto di me il più grande pianista che conosca, ma questo l'immaginavo già da allora. Lo studio classico mi sembrava sempre stereotipato e poco incline al mio animo mutevole e, a volte, volitivo.
Iniziai così a cercare la mia dimensione, i miei suoni, le mie visioni... E nella ricerca trovai la mia voce. Da allora esploro anche quella, guidandola, facendole strada col mio fiato, alla scoperta di quel complesso strumento che è il mio corpo. Che è ogni corpo.
Ho studiato seguendo i cambiamenti della mia vita, della mia pelle, e della mia anima pellegrina. Ho iniziato sulle coste adriatiche dove sono nato, in Abruzzo, e continuo a farlo a Roma, dove vivo dal 2001. Seguo un corso multistilistico alla facoltà di canto dell'UM, cercando un mio percorso tra i diversi generi della musica moderna e continuando la mia ricerca classica con Rosa Rodriguez, che si è occupata per tutta la vita di ricercare e ripristinare la tecnica della vocalità classica, le chiavi. Trovo sia indispensabile conoscere le radici per assorbirne l'essenza oppure, se necessario, per reciderle.
La musica mi ha regalato uno scopo, un'identità , e un fuoco inesauribile... E quando permetti al fuoco di prenderti, non c'è più modo di spegnerlo.
Io continuerò a bruciare, spero di propagare un dirompente, inestinguibile incendio.