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Myspace Layouts - Myspace Editor - Image Hosting"Le Forze dell'ordine a Genova"Perché annoverare tra i misteri d’Italia quanto accaduto a Genova durante lo svolgimento del vertice del G8? Cosa c’è di misterioso, di irrisolto in una manifestazione di piazza, di ampie dimensioni, attaccata e dispersa dalle forze dell’ordine? Preveniamo la domanda ponendocela da soli. E rispondendo. La risposta sta proprio in ciò che a Genova è accaduto. Non solo, ovviamente, negli incidenti in quanto tali, ma nelle modalità in cui gli stessi si sono verificati e, soprattutto, nel susseguirsi degli avvenimenti. Che hanno portato prima ad un premeditato raid poliziesco – finalizzato più al pestaggio ed alla distruzione – nelle scuole-dormitorio della città e quindi ad una "gestione" dei fermati nella caserma di Bolzaneto che – stando alle denunce – viola i più elementari diritti della persona che sono garantiti in qualsiasi Paese civile. L’oggetto "misterioso" di questa sezione sono quindi la gestione dell’ordine pubblico in Italia e le sue degenerazioni nel primo anno del XXI secolo. Dopo i fatti di Genova una domanda ricorrente è stata questa: possibile che sia bastato che facesse la sua comparsa un movimento di opposizione - trasversale, non organizzato, non parlamentare, con ramificazioni internazionali, fondamentalmente caratterizzato dal pacifismo, ma forte e radicato - perché la gestione dell’Ordine pubblico in Italia tornasse a mostrare il volto di sempre, il volto della repressione più dura, becera e sfrenata? E’ bastato che un nuovo movimento invadesse le piazze perché i corpi dello Stato tornassero a sparare, a caricare, a malmenare, violando il diritto costituzionale che ogni cittadino ha di manifestare il proprio dissenso? Era 24 anni che non accadeva. 24 anni dopo è successo di nuovo. Sul finire degli anni Sessanta la stagione del 1968 vide bloccare con gli scontri nelle piazze, ma soprattutto con le bombe e le stragi la crescita e la maturazione di un movimento eminentemente studentesco e la sua possibile alleanza con un solido movimento operaio impegnato in un autunno di rivendicazioni non solo salariali. Nove anni dopo un nuovo movimento, del tutto diverso dal precedente subì la stessa fine: il movimento del ’77, l’ultimo tentativo di aggregazione politica giovanile di massa in Italia venne sconfitto con l’identico sistema: la repressione più indiscriminata, ancora una volta con la polizia e i carabinieri chiamati a tenere le piazze con le armi e ad aprire il fuoco: l’11 marzo 1977 a Bologna cadeva lo studente Francesco Lorusso. Il 12 maggio 1977 a Roma la studentessa Giorgiana Masi. Il movimento del ’77 finì con il rimanere schiacciato tra il martello dell’insorgente terrorismo delle Brigate rosse e l’incudine della repressione statale. E si dissolse. 24 anni molto è cambiato. Forse tutto. A cominciare dal nuovo movimento di opposizione. Ma i metodi polizieschi (nonostante la riforma della Polizia del 1981 e il supposto processo democratico che ha investito l’insieme delle forze dell’ordine) sono rimasti uguali. E così un altro movimento ha dovuto confrontarsi con qualcosa che gli preesisteva. Questa sezione si promette di approfondire, analizzare, capire cosa è veramente successo a Genova. Perché una gestione democratica dell’ordine pubblico è alla base di una qualsiasi democrazia degna di tale nome. Stop Scie ChimicheIl controllo climatico non solo è possibile e già sperimentato, ma può anche essere usato come arma militare. Il primo esperimento sulla modificazione del clima risale al 1946. In quell'occasione un aereo volò all'interno di una nube spargendo ghiaccio secco: dopo pochi minuti piovve. Qualche anno dopo si ottenne lo stesso risultato utilizzando lo ioduro d'argento. Tecnica messa poi a punto da Israele e largamente utilizzata a partire dagli anni '60. Negli Usa, invece, diverse aziende sono specializzate nel controllo degli uragani irrorando al loro interno, attraverso razzi o aerei, sostanze chimiche igroscopiche al fine di assorbire l'acqua e quindi di diminuire la violenza degli uragani. In Cina si combatte la siccità investendo circa 40 milioni di dollari l'anno in tecniche di manipolazione climatica. Pechino ha già annunciato che le Olimpiadi 2008 avverranno sotto il sole. In Russia vengono utilizzate da anni tecniche antinebbia a base di azoto liquido e dal 1995 Mosca ricorre all'inseminazione delle nubi onde evitare la pioggia durante le cerimonie importanti. L'inseminazione consiste nell'irrorare nelle nubi sostanze chimiche a base di azoto liquido attraverso aerei appositamente modificati.Questo avviene da decenni e i media italiani fingono di accorgersene soltanto oggi[1]. Secondo l'Organizzazione Meteorologica Mondiale, nel 2000 sono stati circa 26 nazioni a condurre esperimenti di alterazione climatica. Tra questi è presente anche l'Italia col ''Progetto pioggia'' della Tecnagro[2]. Modificare localmente il clima è quindi possibile con tecniche già collaudate e consolidate da molti anni.Esistono centinaia di brevetti riguardanti il controllo climatico. Alcuni di essi si possono facilmente trovare attraverso una ricerca su Google Patents[3] oppure direttamente dal sito ufficiale US Patent[4]. In alcuni di questi brevetti si parla esplicitamente di irrorazione di sostanze chimiche nell'atmosfera citando, tra gli altri, bario e alluminio.A questo punto ci chiediamo: è possibile modificare il clima per scopi militari? La risposta è affermativa dal momento che questo fu possibile già durante la guerra del Vietnam. Da quaranta anni fa ad oggi, la tecnologia si è notevolmente evoluta e con essa anche le tecniche di controllo climatico per scopi bellici. Tecniche di manipolazione e controllo climatico che usufruiscono di sostanze chimiche sparse nell'aria mediante aerei cisterna militari. Le stesse sostanze chimiche che servono al sistema H.A.A.R.P. per potenziare le proprie funzionalità.Sia il Parlamento europeo che quello russo hanno denunciato preoccupazione nei confronti del sistema H.A.A.R.P., definendolo un'arma militare molto pericolosa."Gli USA hanno intenzione di effettuare esperimenti scientifici su larga scala tramite il programma HAARP, e non controllati dalla comunità globale, dichiararono i deputati". (Interfax News Agency, original Russian, BBC Monitoring, 8 agosto 2002,)Il sistema H.A.A.R.P. è volto a modificare il clima terrestre, andando a manipolare addirittura lo spettro elettromagnetico con l'uso di onde ELF (Estreme Low Frequencies). A pagina 19 del brevetto che sta alla base del progetto H.A.A.R.P., "Metodo e strumento per alterare un'area nell'atmosfera, ionosfera e/o magnetosfera". Controllo Atmosferico A Fini Militari ? Che Cosa E' HAARP ? "Un improvviso sconvolgimento climatico portera' ad una catastrofe globale di monumentali proporzioni, …portando intere nazioni a scomparire sotto il mare ed i pochi sopravvissuti a combattere per le scarseggianti risorse di cibo, acqua ed energia". (Da un rapporto "segreto" del Pentagono).C'E' QUALCUNO CHE GIOCA CON I NUMERI? < img style="border:red 3px SOLID"> Forse le date - 26 Dicembre 2002 (Ciclone Zoe in Polinesia), 26 Dicembre 2003 (terremoto in Iran), 26 Dicembre 2004, onda tsunami nelll'Oceano Indiano - sono solo una coincidenza. Forse non è vero - al di là delle date - che lo tsunami del Dicembre 2004, come suggeriscono alcuni siti di "cospirazionismo", è stato provocato da un esperimento tecnologico segreto (altri dicono addirittura "voluto"), ma questo non basta certo a scartare del tutto l'idea che con il controllo dell'atmosfera gli uomini non abbiano mai pensato di giocare. Anzi. Gli stessi sospetti dei "paranoici" riguardo al recente tsunami probabilmente non sarebbero mai potuti nascere, se le premesse, almeno generiche, per una tale follia non fossero esistite in primo luogo (la fantasia ha sempre bisogno di un appiglio reale, per poter dare i suoi frutti migliori).IL PROGETTO H.A.A.R.P. Nel corso dei secoli, i mutamenti climatici hanno rappresentato uno dei più potenti catalizzatori dei pensieri dell'uomo, influenzandone le credenze e le azioni, gli umori e le decisioni, sempre in un modo apparentemente casuale, ma in realtà guidati dalla ferrea logica della natura.Tuttavia dalla rivoluzione industriale ad oggi qualche ferita abbiamo incominciato ad infliggergliela, e la Terra oggi non è certo più quella dei giorni antichi, dove tutto era in perfetto equilibrio bio-ambientale.Ma mentre i più visibili sembrerebbero gli allarmi della comunità scientifica sul surriscaldamento globale, il rischio maggiore è forse quello, praticamente ignorato dai mass-media, di un mutamento climatico a scopi militari.Esiste infatti dal 1992 un progetto del Dipartimento della Difesa Statunitense, coordinato dalla Marina e dall'Aviazione, denominato HAARP (High-Frequency Active Auroral Research Program). E' il cuore vero e proprio del più vasto - e ben più noto - programma di "Guerre Stellari", avviato nei primi anni Ottanta sotto le amministrazioni Reagan-Bush, che ora sta accelerando la sua corsa drogato da una spesa militare mai vista in precedenza, giustificata dal solito bipensiero orwelliano: "La guerra è pace".La base principale di HAARP occupa un'estesa area a Gakona, in Alaska, sul cui terreno è installata una serie di 180 piloni d'alluminio alti 23 metri, su ognuno dei quali si trovano una coppia di antenne per la banda bassa ed una per la banda alta, in grado di trasmettere onde ad alta frequenza fino ad una distanza di 350 km. Queste onde sarebbero indirizzabili verso zone strategiche del pianeta, sia terrestri che atmosferiche.Come spesso succede, la facciata dell'operazione ha nobili scopi: lo studio accademico della ionosfera e lo sviluppo di nuove tecniche radar, che permettano agevoli comunicazioni con i sottomarini e rendano possibili radiografie di terreni, in modo da rilevare armi od attrezzature a decine di km di profondità; a conferma di ciò, è online il sito del progetto, che dipinge l'immagine di un'innocua stazione scientifica, con tanto di webcam. (1)La realtà, come sempre, va cercata oltre la superficie.Allattamento al seno"Ogni giorno nei paesi poveri del mondo muoiono 4.000 bambini poichè non sono allattati al seno. Questa non è una nostra tesi, ma un dato dell'UNICEF" Baby Milk Action"Molte persone oggi credono nelle superstizioni moderne, queste includono l'allattamento col biberon. Queste superstizioni non sono meno dannose di alcune insalubri superstizioni antiche. Ma mentre alcune antiche supestizioni hanno le loro radice nell'ignoranza, quelle moderne traggono la loro sorgente dall'avidità. E noi sappiamo che il profitto ha forti e potenti interessi" Un ex Segretario generale della Sanità delle Filippine"Un bambino allattato con latte in polvere è 25 volte più a rischio di morire di dissenteria di uno allattato al seno, in posti dove l'acqua non è sicura." UNICEFCome ripetutamente segnalato dall'UNICEF la Nestlè viola il codice internazionale redatto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla stessa UNICEF, che proibisce la promozione dell'uso di latte in polvere per l'alimentazione dei neonati.L'uso di tale latte, in sostituzione a quello materno, fornito gratuitamente negli ospedali nei primi giorni di allattamento, crea nel lattante disaffezione al latte materno. Ciò ha causato e causa la morte di un altissimo numero di bambini nei primi mesi di vita, poichè nel terzo mondo il latte in polvere viene preparato con acqua spesso malsana. Fonti dell'UNICEF parlano di più di 1.000.000 neonati morti all'anno nel Sud del mondo perchè non più nutriti al seno. NestleProduce quasi tutto quello che nel settore alimentare può essere confezionato e venduto. Qui di seguito c'è l'impressionante serie di marchi e prodotti commercializzati dalla Nestlè, che è comunque in continua espansione e come uno squalo continua ad ingoiare società più piccole. Quindi questa lista è spesso in ritardo nel segnalare le nuove acquisizioni. Avete però a disposizione un bel numero di prodotti da boicottare, sconsigliare, trasformare le pubblicità... etc. etc. ;->Caffè e simili: Nescafè, Orzoro, Nesquik, Malto KneippBiscotti e simili: Dorè, Cheerios,Pasta e riso: Buitoni, Pezzullo, Curtiriso, Bella NapoliSurgelati: Surgela, Mare fresco, Valle degli OrtiGelati: Motta, Alemagna, Antica gelateria del corso, McDonald's McFlurryAcqua: Acqua Vera, S. Bernardo, S. Antonio, S. Pellegrino, Perrier, Claudia, Panna, Pejo, Levissima, Lora recoaroSoft drinks: One-O-One, Chinò, Aranciata S. Pellegrino, Acqua Brillante Recoaro, Beltè, Gingerino Recoaro, Nestea, Nestè, SanbitterDolci: KitKat, Galak, Lion, Crunch, Smarties, After Eight, Quality Street, Toffee, PoloFormaggi, latticini: Locatelli (Pizzaiola), Fiorello, Fruttolo, Formaggino Mio,Cibi per animali: Friskies, BuffetSalumi: KingCioccolato: Perugina (Cacao, Le Ore Liete, Baci Perugina), Nestlè (Cioccoblocco, Galak)Brodo: MaggiCosmetici: L'OrealVarie: Diger Seltz"Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una dittatura. E il tentativo di limitare l'arte della medicina solo ad una classe di persone, rappresenterà la Battaglia della scienza medica". (By Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza USA - 17 Sett 1787)220 anni dopo questa situazione di dittatura sanitaria si e' realizzata Biotech e OGM:Biotech: USA; arriva grano OGM, ma nessuno lo vuole Arriva dagli USA il grano OGM, ma prima ancora che venga messo in vendita, gli importatori di Europa, Giappone e anche molti agricoltori in Nord America hanno gia' detto 'no', temendo la reazione negativa dei consumatori. Lo riferisce il 'Washington Post'. Il grano prodotto dal colosso biotech Monsanto, e' arricchito con un gene che permette alla pianta di resistere a uno degli erbicidi piu' diffusi, Roundup, cosi' che l'agricoltore puo' distruggere le erbacce senza danneggiare il raccolto. Passeranno almeno altri due anni prima che sia messo in vendita (il grano OGM e' molto piu' difficile da mettere a punto rispetto a soia e granturco), e per la Monsanto potrebbe far raddoppiare la produttivita' dei campi seminati con il grano naturale. Ma appena la notizia e' giunta agli importatori stranieri, questi hanno subito contattato la Monsanto affermando che non intendono aver nulla a che fare con il grano OGM, viste le paure che i cibi geneticamente modificati - ma molto meno usati del grano - suscitano nei consumatori fuori dagli Stati Uniti. La monsanto, per rispondere alle paure, ha annunciato di voler strettamente isolare il grano modificato prima ancora che venga autorizzato dalle autorita' federali o che sia in commercio. Gli avversari del biotech hanno valutato positivamente il dibattito scoppiato sul grano, prima ancora che arrivi sul mercato. ''E' bene che la gente si domandi se davvero abbiamo bisogno di questo grano, se e' un bene che sia prodotto e se davvero aiutera' qualcuno'', dice Margaret Mellon, della "Union of Concerned Scientists" - non era mai successo con nessun altro prodotto della biotecnologia''.
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L'espressione Impresa Multinazionale Fu utilizzata per la prima volta da David Lilienthal, direttore della Tennessee Valley Authority, in una relazione presentata al Carnegy Institute of Technology nel 1963. Il termine assunse, tuttavia, risonanza internazionale il 20 aprile 1963, quando il settimanale Business Week dedicò al tema un numero speciale dal titolo appunto Multinational Companies. In seguito, sono state distinte altre tipologie di imprese in base al loro grado di coinvolgimento all'estero.Con l'espressione "impresa multinazionale" (da qui in poi IM) si intende più specificatamente un'impresa che possiede o controlla attività di produzione di beni o servizi in vari paesi. Ciò significa che non è sufficiente per un'impresa svolgere semplici attività di commercializzazione (compravendita di prodotti realizzati nel paese d'origine) o effettuare investimenti all'estero di carattere puramente finanziario (non legati direttamente a finalità produttive, investimenti di portafoglio) per essere qualificata come "multinazionale". Il termine IM, tuttavia, ha registrato nel tempo una diffusione così ampia da essere utilizzata comunemente anche per indicare le imprese appartenenti alle categorie con un grado di coinvolgimento internazionale più ampio. L'elemento caratterizzante dell'IM è in definitiva la realizzazione di investimenti diretti esteri (IDE), investimenti finanziari che implicano la volontà da parte dell'investitore di esercitare un "controllo diretto" sull'impresa estera, nonché di intervenire in modo consistente nelle decisioni relative alle varie fasi della produzione.Il gioco del silenzioIl gioco del silenzio è l’ultima stampella di questa finta democrazia. I cittadini soffrono ormai di disturbi auditivi nei confronti della verità. Quando la sentono non se ne accorgono più. Nella “Storia infinita” la realtà era divorata, pezzo dopo pezzo, dal nulla. In Italia il nulla si è sovrapposto alla realtà. I fatti scompaiono, le menzogne rimangono, vengono pubblicate senza interruzione per renderle plausibili. L’informazione non è più uno strumento della politica. E’ essa stessa politica. L’unica esistente, dietro non c’è nulla. Casini o la Brambilla, Veltroni o Mastella sono figli del nulla. Non esistono. Sono titoli dei telegiornali, carta stampata. I pochi, pochissimi, giornalisti che scrivono la verità sono emarginati, querelati o sotto scorta, come Travaglio, Abbate e Saviano. In Italia la verità fa male, ma solo a chi la dice. Il silenzio è d’oro, copre le tangenti, i finanziamenti europei usati per i voti di scambio, i politici condannati. E’ una nuova cortina di ferro tra i cittadini e la politica. I media non sono più controllati, diretti dai partiti e dai poteri economici. Ne sono parte, sono i loro uffici stampa. In Italia qualunque cosa può essere messa in discussione, dalla Tav, al G8, alla base Dal Molin. Certo, discussioni sterili, senza conseguenze per il potere. Solo una cosa non può neppure essere discussa: l’informazione. Nessuno parla dell’acquisto della Mondadori, avvenuto grazie alla corruzione dei giudici, di Rete4 per mandarla sul satellite, del conflitto di interessi dello psiconano, dell’occupazione della Rai da parte dei partiti, dei finanziamenti pubblici ai giornali. La cloaca dell’informazione non si può aprire. I politici e i nostri finti capitalisti lo sanno bene. Se qualcuno apre il tombino della fogna, per loro è finita. V-day - 25 aprile – V-day – 25 aprile.******* DAL BLOG DI BEPPE GRILLOMay Day

Aggiungi al profilo personale | Altri video Multinazionali ****************< img style="border:red 3px SOLID" src="http://www.inminds.co.uk/stopbush-3169-20nov03.jpg"> Corporazioni USA protette da Leggi speciali, per evitare risarcimenti collettivi... Il 18 Febb. 2005 il presidente G. Bush ha ratificato la piu' radicale misura di "riforma" degli illeciti civili da oltre un decennio. Il Class Action Fairness Act rende operativa una riforma degli illeciti civili, che precludera' alla popolazione l'accesso ai tribunali, erodendo in tal modo il diritto Costituzionale al processo con la partecipazione della Giuria. Tali riforme indeboliscono le tutele per i consumatori, negando a tutti, salvo ai soggetti piu' facoltosi della societa' il dovuto processo legale in cause civili collettive intentate da avvocati, contro societa' e corporazioni per il risarcimento danni. La legge trasferira' molte cause civili dalle corti statali a quelle federali.... I critici sostengono che il vero scopo di questa legge e' assicurarsi che tali cause vengano insabbiate alla svelta ed alla fine archiviate. le cause collettive di massa sono state molto limitate da quella legge, cause intentate sopra tutto contro societa' farmaceutiche; le nuove limitazioni alle cause collettive virtualmente garantiscono a banche, assicurazioni, aziende farmaceutiche ed altre grandi industrie, che indipendentemente dalla loro grossolana condotta, le sanzioni eventuali saranno sempre finanziariamente convenienti...Contro tutte le guerre

Aggiungi al profilo personale | Il gruppo Bilderberg- ****************Nasce nel 1952, ma prende questo nome solo nel 1954, quando il 29 maggio una quantità di politici e uomini d'affari si riunì a Oosterbeek, in Olanda all'Hotel Bilderberg: da cui il nome di questa organizzazione. Da allora le riunioni sono state ripetute una o due volte all'anno. Un elenco parziale dei suoi membri è: Filippo del Belgio; Sofia di Spagna; Bernard Kouchner; David Rockefeller; Bernardo d'Olanda, Etienne Davignon (ex commissario europeo); Carlo d'Inghilterra; Juan Carlos di Spagna; Beatrice d'Olanda; Henry Kissinger.Molti partecipanti al gruppo Bilderberg sono capi di Stato, ministri del tesoro e altri politici dell'Unione Europea (anche il presidente del Consiglio italiano Romano Prodi avrebbe partecipato a qualche meeting), ma prevalentemente i membri sono esponenti di spicco dell'alta finanza europea e anglo-americana. Oggigiorno si distinguono i partecipanti in diverse categorie, ma principalmente in due: coloro che sono membri permanenti dell'organizzazione e coloro che possono essere invitati in via eccezionale come spettatori o relatori. Tra i relatori ricorrenti ci sono alcuni giornalisti dell'Economist. [citazione necessaria] Alcuni meeting hanno avuto anche una parziale apertura alla stampa.Negli anni Cinquanta l'organizzazione conta un centinaio di membri, con l'obiettivo dichiarato di unire l'Occidente per contrastare l'espansione sovietica. A questo scopo riunisce alcuni dei personaggi più illustri e influenti nei vari campi della politica economica e della finanza internazionale. Siamo tutti SpiatiNegli ultimi anni l'uso delle telecamere e della video sorveglianza per monitorare spazi pubblici e privati è venuto fuori a livelli mai visti prima, aiutando la nascita di un unico stato mondiale che meticolosamente controlla gli aspetti della vita politica e sociale attraverso il potere di un perfezionato sistema di repressione tecnologica. All'avanguardia in questo processo è la Gran Bretagna dove si stima che tra i 150 e i 300 milioni di sterline vengono impiegate ogni anno nella costruzione di una rete di 200 mila telecamere dotate di zoom e capacità infrarosse. La più colossale rete esistente di telecamere in G.B. è stimata invece ad 1 milione e mezzo di pezzi che irradiano invisibili linee di influenza su coloro che vivono sotto i loro occhi predatori e vojeuristici. Circondando tutto, una invisibile retina elettronica sta emergendo come un incontestato ed assoluto meccanismo regolatore dal quale non è possibile sottrarsi o nascondersi. La chiarezza con cui queste videocamere catturano le immagini è spesso eccellente (per lo Stato) con molte di loro capace di leggere la marca su di un pacchetto di sigarette a centinaia di metri. Queste videocamere sono una minaccia per il futuro, visto che la Gran Bretagna è usata in molti modi come un "laboratorio sociale" per lo sviluppo di nuove tecnologie che estendono l'oppressiva omogeneità dell'ordine, metodologie di sottomissione sono progettate e installate con l'obiettivo di aumentare l'uniformità e di spazzare via la vita selvaggia a livello internazionale. Il Ministero dell'Interno della Gran Bretagna stima che il 95% di paesi e città stia sorvegliando gli spazi pubblici, gli edifici pubblici, le aree residenziali, i parcheggi, etc… con l’uso di telecamere. Il sistema, completamente ossessionato dall’ordine, la precisione, la razionalità, può adesso "zoommare" nelle vite dei suoi "cittadini" e fare un ulteriore passo in avanti verso l' eliminazione dell'autonomia dell'individuo. Gli architetti e i progettisti urbani inglesi stanno già pianificando i posti delle telecamere nelle strade e negli edifici quando concepiscono le loro creazioni. Alcune delle telecamere installate sono "spaventapasseri", gusci vuoti all'interno che non riprenderanno mai niente, ma la cui presenza rinforzerà lo stesso senso di alienazione e otterrà comunque la stessa obbedienza dai loro ghettizzati e sottoposti esseri umani. Le apparenze sono mantenute e la monotonia imposta dall'invasione di questo progresso tecnico che aiuta a governare i dettagli dello spazio urbano e della reclusione sociale generalizzata. Il sistema globale sta lottando per spazzare via tutti gli spazi fisici concorrenti per modellare le relazioni interpersonali attraverso la realizzazione di spazi chiusi. Le nanotecnologie, le manipolazioni genetiche e, appunto, le telecamere di sorveglianza, fanno parte dello stesso progetto di addomesticare la vita selvaggia e ridurla a profitto della civilizzazione mercantile. La sola presenza di telecamere falsa il rapporto tra sfruttati e sfruttatori, creando relazioni umane false, artificiali e carenti d'intensità. Un apartheid di relazioni sociali ghettizzate diventa la norma nella unione fra l'architettura e lo stato di polizia. Queste tecnologie di sorveglianza stanno per sposarsi con sofisticati programmi di computer che sono capaci di riconoscere i tratti somatici autonomamente, analizzare i comportamenti delle folle ed in certe condizioni valutare la presenza di cose tra la pelle umana e gli abiti. Il governo americano sta attualmente finanziando lo sviluppo di un sistema che permette alla polizia di "scrutare" sotto i vestiti di una persona per vedere se porta nascoste armi o altri oggetti. Attraverso il rafforzamento della video sorveglianza l'ordine politico si para le spalle e crea una valvola di sicurezza contro le sedizioni. Quando alcune fazioni oppresse si sollevano contro lo sfruttamento di una società super-organizzata le telecamere presenti nello spazio urbano isolano, ingrandiscono ed estrapolano prove fotografiche permanenti degli atti dei ribelli. Questi apparecchi esistono per creare un mondo sterile, scolorito, nel quale la spontaneità scompare, il nostro comportamento è completamente rispettoso della legge e nel quale l'umanità si addormenta inconsapevole della sua stessa morte. La proliferazione delle telecamere di videosorveglianza e di altre tecnologie del dominio evoca molti tipi di incubi Orwelliani. Ma fare una analogia così ovvia con l’importante libro "198" sarebbe deludere i nostri lettori, soprattutto quando è possibile descrivere le condizioni della attuale società industriale usando più accurati modelli politici. Ogni tentativo serio di analizzare ciò che rinchiude le nostre vite nel mondo moderno porterà inevitabilmente alla constatazione che la società stessa è diventata una enorme galera, un monumentale gulag dei corpi, delle menti, dei sensi. Non è sorprendente quindi che molti eminenti teorici, prima e dopo Orwell, abbiano descritta la società usando delle "immagini carcerarie". Max Weber descrive la società come una "gabbia di ferro", Gary T.Marx la definisce "una società di massima sicurezza", mentre altri l’hanno nominata "società disciplinaria". Michel Foucault offre un più sinistro concetto per sottolineare la invisibilità della repressione ad alta tecnologia: quello del Panopticon di Jeremy Bentham. Questo Panopticon era una prigione dove tutti i prigionieri erano segregati in celle disposte intorno ad una torre centrale che consentiva alle guardie di osservare i rinchiusi senza essere viste e dove essi avevano di conseguenza la sensazione di poter essere sempre sotto l'occhio di qualcuno. Bentham, un filosofo inglese, rivelò nel 1791 il suo prototipo di " posto che vede tutto" (dal Greco Pan-opticon appunto), la definitiva galera con lo scopo principale di usare l'incertezza psicologica e la paranoia di una costante sorveglianza come strumento di disciplina e di auto-repressione del comportamento. Questo verme di filosofo riteneva che questo principio fosse utile applicarlo anche in altri luoghi sociali come scuole, ospedali, etc… ma non ebbe molto successo nell'applicazione pratica dei suoi progetti malati (almeno durante la sua vita). Foucault ha "rubato" questa metafora per descrivere il perfetto apparecchio di governo per qualsiasi istituzione che abbia bisogno di disciplina. Incoraggiando l'autosorveglianza il Panopticon assicura l'automatico funzionamento del potere: il controllo della società moderna non è più la dominazione fisica, esso è interiorizzato, lo sguardo di qualcuno che gode di una posizione di autorità è un meccanismo di potere che imprigiona e lega i soggetti che captano nel suo raggio di azione. Questi esempi del Panopticon e dei principi sui quali si basa il suo funzionamento ci offrono un benefico strumento critico per comprendere la diffusione generalizzata delle telecamere e il progetto di controllo dello stato sulla psiche dell'intera popolazione, perché il vero e più profondo significato della loro presenza è quello di trasformare la mente stessa in uno spazio di reclusione. L'effetto psicologico di sorveglianza di queste cacciatrici di immagini crea delle catene mentali altrettanto forti di quelle di ferro. Credendoci guardat* sotto il microscopio dello Stato siamo spint* a comportarci come vorrebbero coloro che guardano. Gli zoo urbani in cui il sistema ci ha fatto gregge diventano sempre più claustrofobici man mano che le tecniche di controllo sociale metastatizzano fuori e dentro di noi dando l'impressione della onnipotenza e onnipresenza della polizia. Sarebbe un serio sbaglio comunque focalizzarsi solo sull’effetto psicologico di autocontrollo delle telecamere e ignorare la forza reale e fisica di questo dispotico abuso di Stato. I dominatori stanno impegnandosi a costruire un' istituzione totale di perenne e incancrenita paura e senza dubbio le loro telecamere sono lì per catturare, archiviare e seguire i nostri movimenti. Lo Stato ha interesse a sapere quali regole sono seguite e quali no, chi obbedisce e chi no e come è possibile individuare e punire coloro che deviano dalle leggi. Le telecamere spesso registrano e forniscano prove e, in alcuni dei peggiori labirinti metropolitani, sono diventate più diffuse della vita animale. La lotta di classe è stata sempre una componente della civilizzazione, e la video sorveglianza è uno strumento di una classe sociale particolare per sequestrare e sconfiggere l’altra. Gli sfruttati, gli indesiderati, i cattivi consumatori e il mondo selvatico, siamo tutti costretti a veder svanire la nostra autonomia, la nostra libertà. Sui posti di lavoro le video camere si stanno dimostrando una nuova caratteristica del conflitto di classe; i capetti vengono sostituiti dall'occhio silenzioso e instancabile di questi apparecchi elettronici. Ancora una volta la macchina ha sostituito l'essere umano. Invece di far sentire il fiato sul collo alla popolazione sottoposta, adesso il padrone preferisce controllare il loro lavoro dalla più fredda e lontana sala di registrazione nascosta. Le tecniche di controllo scientifico ampliano la loro portata e vanno a minacciare quelle pratiche che da sempre sono state l’arsenale dei deboli (sabotaggio, furto, scioperi spontanei). Nel passato le persone sfruttate sapevano che il monitoraggio era intermittente, il guardiano non poteva essere dappertutto ed in ogni momento. Invece le telecamere possono essere dovunque e permettono di registrare tutto e di scoprire il genere di rapporti che intercorrono tra compagne e compagni di fatica. Le telecamere dello Stato stanno provando a formare un nuovo tipo di schiav* della civiltà, gente soddisfatta nelle sue poche possibilità, nell'anonimato e nell'isolamento, che sogna i sogni circoscritti dei "senza potere" e dei "senza immaginazione", incapace di superare i meschini confini che fornisce il sistema. Senza nessuna aspirazione di andare oltre le loro tombe di plastica, gli sfruttati e le sfruttate diventano pian piano come animali selvatici ai quali sono stati tolti denti e zanne. Per fortuna gli esseri umani non sono ancora dei robot ma esseri potenzialmente selvaggi, ingovernabili, capaci d'interpretare, rifiutare ed eventualmente distruggere le strutture che li opprimono. Usando il linguaggio militare: per ogni strategia sviluppata con un particolare obiettivo, ci sono sempre molte tattiche che possono essere impiegate a contrastarla. Infatti, detto semplicemente, la strategia è la scienza dei movimenti militari oltre il campo visivo del nemico, la tattica dei movimenti all'interno del suo campo visivo. Per ogni nuova strategia di controllo sociale messa in campo dal sistema ci sono nuove e sorprendenti tattiche di negazione, sovversione e resistenza. Perché l'occhio del Grande Fratello ha delle zone morte proprio come quelle degli esseri umani che siedono dall’altra parte delle lenti. In una società conformista fatta di mediocrità e standardizzazione dove la collaborazione o la resa sembrano essere le uniche risposte possibili alle schiaccianti potenzialità del controllo, fa piacere vedere ribelli in tutto il mondo che si stanno dedicando a portare avanti una lotta militante contro le telecamere. Nell'agosto del 2002 in Gran Bretagna una formazione chiamata Motorists Against Detection (M.A.D.) ha cominciato una campagna di azione diretta contro le telecamere cominciando da quelle che rilevano la velocità dei veicoli sulla famosa autostrada M11 in Essex. Queste telecamere erano ritenute le più ladre della nazione essendo benissimo in grado di totalizzare multe per 840 mila sterline alla settimana!! Nel giro di un paio di settimane il gruppo M.A.D. ha sabotato 30 telecamere in un tratto di strada di 26 miglia. I membri del M.A.D. hanno giurato di bruciare, spaccare o far saltare tutte le telecamere che capitino nel raggio della loro rabbia. E hanno mantenuto le loro promesse con una serie di attacchi nella zona di Norfolk dove 6 telecamere del valore di 100n mila sterline sono state vandalizzate o cotte. I misteriosi militanti stanno in breve tempo diventando eroi popolari in Gran Bretagna. Dal sud fino alla Scozia si stanno distruggendo le telecamere in una trasformazione carnevalesca della topografia totalitaria dello Stato. Con ogni telecamera che costa circa 30 mila sterline il conto dei danni è alto. I ribelli non si pentono e affermano "siamo tutti cavie in un gigantesco esperimento che vuole restringere la nostra libertà" e ancora "siamo stanchi di pagare per arricchire le tasche delle istituzioni e della polizia, ogni giorno leggiamo di storie sulle telecamere e ogni giorno sentiamo la gente lamentarsi, fino ad ora questo non ha fatto molta differenza, è tempo per tutte e per tutti di agire, prima che sia troppo tardi!". Cellule particolarmente distruttive dei M.A.D. operano a Londra, nell'Essex e in Galles, ed ultimamente anche nella Scozia centrale. La maggior parte delle loro azioni è semplice, come rovinare le lenti con della vernice, bruciare le telecamere o abbattere i sostegni che le reggono. Ma ci sono casi come quello del maggio 2003 in cui una telecamera è stata disintegrata con l’esplosivo. La campagna cominciata dal M.A.D. sta prendendo piede e ed oggi la distruzione di telecamere è un evento con cadenza settimanale in Gran Bretagna, fino ad adesso il gruppo M.A.D. ha preso responsabilità per circa 700 telecamere attaccate, ma sono gruppi minori che procedono mettendo accanto o sopra le telecamere dei copertoni e poi danno fuoco; altri hanno usato armi da fuoco e altri sistemi ancora più fantasiosi e divertenti. Nel Febbraio 2004 un gruppo chiamato Mandip Mafia ha ottenuto molta pubblicità quando ha fatto saltare una telecamera con dinamite vicino al paesino di Emborough sulla strada A37. Ma anche in altre parti del mondo la resistenza contro le telecamere si sta sviluppando. A Bruxelles un uomo di nome Willem Lawrens è accusato di aver guidato una banda che ha bruciato 26 telecamere, mentre in Francia la prima telecamera-radar è stata vandalizzata poche ore dopo la sua installazione con un pesante martello: la polizia altrettanto determinata l’ha sostituita il giorno. Agli inizi di Ottobre 2003 si ha notizia che un ordigno artigianale ha distrutto una telecamere a Belfast e alla fine dello stesso mese a Milano in una notte vengono attaccate e manomesse circa 100 telecamere in tutta la città. La totale amministrazione della vita è un progetto in corso e per combatterlo dobbiamo smetterla con un atteggiamento passivo e andare all’offensiva sviluppando un caos rigenerante sfasciando i legacci istituzionali e mentali sulle nostre vite. La lotta per riottenere la selvatichezza è essenzialmente uno scontro tra organizzazione e caos, la tecnologia ha non solo una vita sua propria ma una vita che infiltra le nostre spazzando via le nostre caratteristiche più vere man mano che accettiamo i suoi parametri meccanicistici. Se noi soccombiamo alla ingegneria totalitaria contro il nostro mondo rischiamo di diventare noi stess* degli aneroidi: animali trasformati in macchine. Solo demolendo le diavolerie dello Stato abbiamo la speranza di strisciar via da sotto al tallone dell’ordine politico che ci schiaccia. Lo Stato e la tecnologia sono due dei più ovvi nemici della libertà. Distruggi ciò che ti distrugge!!

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