TRAMONTI CITTADINI
Il tramonto non sa arrivare, e quando arriva si veste male come un balordo non sa camminare, ma zoppica e balbetta… frasi sconnesse di odi e amori… di grandi avventure di, soli dolori… ha una bottiglia di vino in mano, da tempo finita, bevuta pian piano… tra un mozzicone di sigaretta tra qualche spicciolo preso qua e là non ricorda da dove viene… ma sa dove va! Destinazione levante, che il suo tempo scorra meno lento che scorra lasciando il sonno, la fame… niente più. Fuori luogo un po’ distratto… Non ha scuse Non ha pretese Un po’ timido alquanto scortese Non ha amici, non sa che dire, si fa spesso calpestare ma non gle ne frega niente… niente, niente… ma di chi? Tramonto d’estate… un po’ colorato Tra blu e blu passando per il rosso Qualche nota a caso… canzone popolare Alle mie spalle il cielo ancora chiaro, sulla fronte si incupisce come uno sguardo… Seduto su una panchina, Ha una bottiglia di vino in mano ancora chiusa… e la contempla Ora m’accosto… è l’aroma di tabacco pregiato… Sembra elegante, elegante arrangiato… come per la domenica in chiesa Ora si può vantare, ma è balordo e non lo sa fare… “ Hai visto che bel vestito? Il vino è buono! E il sigaro?... non l’avevo mai sentito!†Chiuse gli occhi… per non riaprirli mai più! Era un balordo, non valeva niente… L’ultimo sguardo è andato a levante… Così che il sole sorto… riscaldi il volto di un tramonto morto… Un po’ di speranza, un caldo bagliore… Un po’ di speranza… Un caldo bagliore.. Speranza.. Caldo… Bagliore!
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