come le bollicine frutto della terra che ci bagna pizzichiamo le menti instabili da quaggiu' nella fogna, nati da quello che abbiamo ascoltato siam quel che resta della sfida col fato.............chiniamo la testa al sollettico folle dei vecchi maestri che stan sulle molle, dal jazz strabordande alle catene percosse da un piano sussurrato ad un mucchio d'ossa rotte..........siam brutti bastardi e suoniamo a singhiozzi intingendo il pennino nel sangue dei pazzi, figli illegittimi di cio' che sentiamo da sotto a un tombino quaggiu' bestemmiamo.............come il rifrangersi d'allucinazzioni lisergiche su un ego instabile dalle capacita' critiche non cerchiamo consensi pretendiamo lamenti per noi poveri mostri dalle lacere menti.............