Ozzy WasBorn...

www.myspaceeditor.itUna cosa è certa, nacque. Non è forse più nobile lasciar dormire un incubo che svegliarlo? Inquieto gioco d’ombre, il sonno si è fatto più sonoro del reale e ha aperto uno spiraglio fra i locali notturni pronti ad accettare cotale presenza diabolica. Nominarlo poco importa, l’essenziale è ascoltare il suo lamento triturato attraverso molti anni di smarrimento e delirio. Provare a rifare quel lamento ardua impresa fu per innumerevoli baldi e preparati menestrelli, nevvero il cupo gorgoglìo apparve per poche lune nelle cavità orali di grandi urlatori impavidi e ben dotati, ritornando ben presto al sicuro interno del proprio Oscuro padrone. Tempo al tempo spezzante d’ogni residuo di rianimazione mnemonica, si fu tentati dal rumore del cuore che s’agita per un groove ben compiuto. Odi, odi quel pulsante profumo di pelle imbevuta dal sangue inverso che trasporta ogni goccia di ritmo e melodia. Così A.D. 2006, quattro anime suonate tentarono l’impresa. Codeste sono alcune regole (utilizzate) per la daggiùta d’un demone: 1. accettare la propria afasia al completo 2. innervare la vita dal corpo 3. conteggio biliare asimmetrico 4. lettura serale del “De Vulgari Eloquentia” al contrario 5. esercizi di assemblaggio per una trenodìa allegra 6. astinenza incomprensibile dalla presa del Valmontone 7. creare campi magnetici dalle proprie flatulenze 8. aumentare il timpano con escrescenze catarrose 9. costruire miniature di strumenti in bottiglia, anche a costo di svuotarle dal loro contenuto, qualunque esso sia 10. mangiare un pollo arrosto, avendosi prima fatto crescere i Baffi di Nietzsche (o di Treves) Vari e faticosi furono i tentativi dei quattro e, dopo essere quasi giunti al primo stadio di follia, decisero di mostrare al mondo il loro incompleto operato attraverso uno schermo sonoro veramente nero. Durante le serate dal vivo i malefici canti in scaletta accontentano tutti coloro che ululano i testi del grande Ozzy Osbourne dall’inizio dello show fino a notte inoltrata. Aiutate anche voi, durante un sabba sonante, a placare i demoni dei quattro musicanti infervorati e mutati dalla magia della dimensione “live” in creature assetate di decibel e ritmo. Potrebbe capitarvi addirittura di partecipare ad un concerto in cui il cantore maestro appaia quasi posseduto dalla voce del Madman e a quel punto una strana forza vi farà gridare come non mai. Cercateli nei locali più cupi delle vostre zone, riusciranno in qualche modo a spaventarvi.