Fin da piccolissima sono attratta dalla musica e già a circa nove anni comincio a cantare in varie occasioni scolastiche… Nel 1994 sono soprano della Corale Musicainsieme di Chieri e, dopo qualche esperienza come solista di spiritual e gospel, mi addentro anche nel blues, con pezzi dal repertorio di Bessie Smith e nel jazz melodico standard. Non smetto comunque di studiare il repertorio medioevale e rinascimentale e divento “la menestrellaâ€. L’idea parte da un’operetta scritta dal vescovo Cimatti ai primi del ‘900, nella quale recito e canto la parte di Gerberto il trovatore, con al braccio la lira da accompagnamento in canti medioevali; l’immagine poetica incuriosisce molte persone che mi chiedono di spiegare loro anche i brani più difficili (molta gente non distingue un brano medioevale da uno celtico…). Il mio entusiasmo cresce e non mi interessa quello che alcuni ben pensanti criticano, e cioè il fatto che io sia diventata anche artista di strada e faccia “cappelloâ€, ma invece penso che così posso liberamente portare la conoscenza a tutti, anche a coloro che mai andranno ad un concerto di musica antica. Per strada vengo invece notata ed invitata a vari festivals, a rievocazioni storiche e mi vengono richiesti concerti-conferenza da varie associazioni culturali. Penso anche che andando tra la gente, sia naturale portare loro i canti inventati dalla gente comune nei secoli scorsi.
Vado spesso alla Biblioteca Musicale della Tesoriera di Torino e trovo tanti canti popolari trascritti dai musicisti del tempo; imparo ninne nanne nei vari dialetti italiani, canti d’amore, di lavoro, di protesta, etc… Quelli che più mi colpiscono sono i canti delle donne e dei gondolieri nella Venezia del 1700 (mia madre è veneziana). Alcuni gondolieri mi fanno cantare in gondola e l’emozione è grande. Sotto i ponti la voce si amplifica e d’estate, di sera, con la luna, vestita con abiti d’epoca, il romanticismo è al massimo livello; faccio felici coppiette e sposini e commuovere le veneziane alla finestra. A Torino invece in Galleria Subalpina, un signore canadese mi sente cantare, compra il mio cd di canti popolari e mi chiede il permesso di poter trasmettere dei brani del 1700 piemontese durante un documentario alla Tv di Toronto.
Per i canti antichi non usando microfoni, devo esibirmi in gallerie o portici, anche esteticamente adatti; devo dire che ciò piace moltissimo ai turisti in visita a Torino e nelle altre città antiche (Genova, Siracusa, Venezia, Padova, Verona, Siena, Lucca, San Gimignano, Firenze, Aosta, etc…) e nei centri storici delle altre città . Durante una mia performance di strada, ricevo un biglietto ripiegato in una busta con su scritto “la tua voce fa più bello il mondoâ€. Decido di aggiungere vicino al cappello un notes ed una biro, insieme ad un cartello con su scritto: “SCRIVI QUELLO CHE PENSI SU CHI FA MUSICA PER STRADA IN TUTTA LIBERTA’â€. Da quel giorno ho ricevuto centinaia di poesie, pensieri, consigli, disegni, etc… Tutti estremamente positivi e che mi danno la forza di continuare.
A te che visiti il mio myspace, chiedo la stessa cosa. Se vuoi rispondermi, mi farà molto piacere. Se sei un artista di strada, o di qualsiasi genere, scrivimi le tue esperienze e per quelli che gestiscono i festival di strada e coloro che invece hanno vietato in certi centri le libere arti di strada, di ripensare a questo e di smetterla di togliere queste libertà , che invece fanno solo del bene e di guardare ad altri problemi ben più gravi, nelle nostre strade… Noi artisti di strada amiamo le città , non le sporchiamo, spesso le abbelliamo e i turisti ne sono attratti; dovrebbero addirittura premiarci, invece di sequestrare chitarre o altro o farci pagare quando non abbiamo alcuna sicurezza sul guadagno in quel giorno, in quel posto…
La costituzione italiana ha riconosciuto l’arte di strada utile alla cultura.
Aggiungerò presto le immagini di alcuni dei biglietti ricevuti.
I miei cd sono in vendita ed esposti nel negozio "La Bela Gigogin" (associazione culturale piemontese) in via Cernaia 16D - Torino
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