ironia sottile, allusioni e citazioni colte, occultate e tuttavia riconoscibili, suggestioni erotiche giapponesi all'Araki, provocazione: sono questi i tratti distintivi della ricerca di Andrea Laudisa,il quale costruisce enigmi visivi in immagini perfette destinate a catturare lo sguardo. Protagonista di quasi tutte le sue opere è il corpo, ingabbiato, intrappolato, eppure mai mortificato al contrario sempre al centro di un gioco inscenato per far riemergere in superficie (o alla coscienza) i lati oscuri della sessualità . Costruiti in un rigoroso bianco e nero i volumi come attraversati dalla luce, sono enfatizzati dalle inquadrature riavvicinate o dall'alto, innaturali quando sorpresi in ambientazioni oltremodo improbabili, al limite del claustrofobico, essi manifestano una evidente dicotomia: l'apparente fragilità stride con la forza interiore del soggetto. Nelle immagini del giovane artista gli oggetti più comuni o addirittura triviali del nostro vivere quotidiano instaurano con il soggetto una relazione speciale, diventando simboli dell'universo mondo e dell'universo emotivo.Katia Olivieri