Member Since: 11/24/2006
Band Website: www.srijan.it
Band Members: Juan Carlos Caceres: piano & voice ===================
Carlos "el Tero" Buschini: bass ===================
Marcelo Russillo: drums, percussions ==================
TANGO NEGRO TRIO (Dunya/Egea)
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Ispido e selvatico, e proprio per questo dolcissimo, nella sapienza di regia che immette nella polpa melodica consueta strappi e cesure, virate corrusche e stupori infantili. E' così il «tango negro» di Juan Carlos Caceres, argentino di Parigi come fu Cortazar, il più europeo dei tangheri, il più africano degli argentini che trafficano con la bellezza frusciante di questa musica. Una voce roca e ingolata che potrebbe far impazzire i «paolocontiani, le mani che si sanno muovere con elegante rigore sui tasti bianchi e neri, braccia forti sulla coulisse quando dà voce a un trombone terroso ed eloquente. Poi ci sono le percussioni molto, molto afro di Marcelo Russilo, il basso di Carlos Buschini, e ispirati respiri di mantice dal bandoneon di Daniel Binelli, il maestro. Tutto assieme, si va a sfiorare il capolavoro. (g.fe.) IL MANIFESTO.
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"La Vuelta del Malon" è il nuovo lavoro del TANGO NEGRO TRIO; un nuovo capitolo della sua enciclopedica storia alternativa del tango, un’opera che J. Carlos Caceres sta costruendo senza sosta sin dal 1968, anno del suo trasloco a Parigi dalla nativa Buenos Aires. Figura ribelle di musicista che non si accontenta della tradizione e cerca ad ogni occasione di ripulirla dalle incrostazioni e di farla evolvere, alla fine degli anni '60 , J.C. Caceres pubblicava a Parigi "El Malon", un 33 giri ispirato a quello che allora si chiamava "rock latino" e che aveva in Carlos Santana il suo capostipite. Era un disco arrabbiato e combattivo, pieno di forza e di vitalità . A 35 anni di distanza "El Malon" ritorna , con la stessa rabbia, lo stesso impegno e con in più l'esperienza e la saggezza accumulate negli anni. Juan Carlos Caceres con questo lavoro si consacra senza dubbio come il miglior rappresentate del tango d’autore. Al suo fianco in questo progetto oltre alle percussioni afro-uruguagie di Marcelo Russillo e al basso caldo e fantasioso di Carlos "El Tero" Buschini, troviamo l'irruenza dei sassofoni di Javier Girotto e la nostalgia del bandoneon di Davide Pecetto. Ancora una volta un perfetto equilibrio tra la componente tradizionale e quella maggiormente innovativa.