Donne che amano altre donne.
I'd like to meet:
Mi piacerebbe usare Piero Pelù come antifurto del motorino.
Music:
Gun Club, Two Lone Swordsmen, Joy Division, Johnny Cash, Fela Kuti, Serge Gainsbourg, Karen Dalton, Kraftwerk, Beasty Boys, The Smiths, Grandmaster Flash, Wu Tang Clan, Lee Scratch Perry, King Tubby, Henry Mancini, Juan Garcia Esquivel, Stereolab, Jam, Black Flag, Underground Resistance, Shane McGowan, Drexciya, Jeff Mills, Parliament, Funkadelic, Velvet Underground, The Stooges, Virgin Prunes, Felt, MC5, Husker Du, Maurizio, Rhythm & Sound, Booka Shade.
Movies:
Ghost Dog, Mystic River, Nosferatu (Herzog), La Guerra Lampo dei Fratelli Marx, Gola Profonda, Mullholand Drive, Fear and Loathing in Las Vegas, Il Ritorno di Cagliostro.
Television:
TeleMarket, Cinico TV, The Griffins.
Books:
È una giornata mite e il sole splende obliquamente sulla pianura. È domenica, tra poco suoneranno le campane. Fra i campi, due bambini hanno scoperto un sentiero che non avevano mai percorso e nei tre paesi della piana luccicano i vetri delle finestre. Gli uomini si radono davanti a specchi appoggiati sui tavoli da cucina, le donne canterellano affettando il pane e preparando il caffé e i bambini si abbottonano le camicette. È la mattina felice di un giorno infausto perché in questo giorno nel terzo paese un bambino sarà ucciso da un uomo felice. Il bambino è ancora seduto sul pavimento e si abbottona la camicetta, l’uomo che si sta radendo dice che oggi faranno una gita in barca, mentre la donna canterella e mette il pane appena affettato su un piatto blu.
Non ci sono ombre nella cucina e l’uomo che ucciderà un bambino si trova ancora vicino a una pompa rossa della benzina nel primo paese. È un uomo felice, che guarda dentro una macchina fotografica e nell’obbiettivo vede una piccola automobile blu e accanto all’automobile una ragazza che ride. Mentre la ragazza ride e l’uomo scatta la bella fotografia, il benzinaio stringe il tappo del serbatoio e annuncia che avranno una bella giornata. La ragazza si siede nell’auto, l’uomo che ucciderà un bambino estrae il portafoglio dalla tasca e spiega che arriveranno al mare e al mare affitteranno una barca e poi andranno a remare al largo, molto al largo. Attraverso i finestrini abbassati la ragazza sul sedile anteriore sente quello che dice e chiude gli occhi e ad occhi chiusi vede il mare e l’uomo accanto a lei nella barca. Non è certo un uomo cattivo, è felice e contento e prima di salire in macchina si sofferma un attimo davanti al radiatore che splende al sole, a godere di quel luccichio e dell’odore di benzina. Nessuna ombra si proietta sull’auto, il paraurti splendente non ha nessuna ammaccatura né la minima traccia rossa di sangue.
Ma nello stesso momento in cui nel primo paese l’uomo dell’auto richiude la portiera di sinistra e gira la chiave nel cruscotto, nel terzo paese la donna nella cucina apre la dispensa e si accorge che non c’è più zucchero. Il bambino, che ha finito di abbottonarsi la camicia e si è allacciato le scarpe, è in ginocchio sul divano. L’uomo che perderà il suo bambino ha finito di radersi e piega lo specchio. Sulla tavola ci sono il caffé, il pane, i biscotti e le mosche. Manca soltanto lo zucchero e la madre dice al suo bambino di correre dai vicini a chiederne in prestito qualche zolletta. E quando il bambino apre la porta, l’uomo gli grida di far presto, che la barca è sulla spiaggia che aspetta e che debbono remare più lontano di quanto non abbiano mai remato. E mentre corre attraverso il giardino il bambino non fa che pensare alla barca e ai pesci che guizzano e nessuno lo avverte che gli restano soltanto otto minuti da vivere e che la barca rimarrà dov’è per tutto quel giorno e per molti altri giorni ancora.
I vicini abitano appena dall’altra parte della strada e mentre il bambino l’attraversa correndo, la piccola automobile blu entra nel secondo paese. È un paese piccolo di casette rosse e di gente appena sveglia che siede in cucina con la tazza del caffé in mano, e vede l’auto che sfreccia al di là della siepe sollevando dietro di sé un’alta nuvola di polvere. Viaggia a gran velocità e l’uomo al volante vede i limoni e i pali della luce sfilargli accanto come ombre grigie. L’aria dell’estate soffia attraverso il parabrezza mentre escono sfrecciando dal paese e procedono veloci e sicuri al centro della carreggiata, sono soli per strada – per ora. È meraviglioso viaggiare così soli su una strada ondulata e larga e in pianura è ancora più bello. L’uomo è felice e forte e col gomito destro sente il corpo della sua donna. Non è certo un uomo cattivo. Ha fretta di arrivare al mare. Non farebbe male a una mosca ma tra qualche istante ucciderà un bambino. Mentre sfrecciano verso il terzo paese la ragazza chiude di nuovo gli occhi e, per gioco, dice che non li riaprirà fino a che non si vedrà il mare e sogna, al ritmo del dondolio dell’auto, quanto le apparirà splendente.
Perché la vita è congegnata così spietatamente che un minuto prima di uccidere un bambino un uomo felice è ancora felice e un minuto prima di urlare dal terrore una donna può chiudere gli occhi e sognare il mare, e nell’ultimo minuto di vita di un bambino i suoi genitori possono stare seduti in una cucina ad aspettare lo zucchero e a parlare dei suoi denti bianchi e di una gita in barca e il bambino stesso può chiudere un cancello e avviarsi attraverso una strada con delle zollette di zucchero avvolte in carta bianca nella mano destra, e per tutto quest’ultimo minuto non vedere altro che il mare scintillante con grandi pesci e una grande barca coi remi silenziosi.
Dopo è troppo tardi. Dopo c’è una macchina blu di traverso sulla strada e una donna che urla si leva una mano dalla bocca e la mano sanguina. Dopo un uomo apre la portiera di un automobile e cerca di reggersi sulle gambe, nonostante l’abisso di orrore che ha dentro di sé. Dopo vi sono delle zollette di zucchero bianche assurdamente sparse nel sangue e nella ghiaia e un bambino giace inerte sul ventre con il volto brutalmente schiacciato contro la strada. Dopo accorrono due persone pallide che non sono ancora riuscite a bere il loro caffé e si precipitano attraverso un cancello e ciò che vedono sulla strada non lo dimenticheranno mai. Perché non è vero che il tempo guarisce tutte le ferite. Il tempo non guarisce le ferite di un bambino ucciso ed è molto difficile che guarisca il dolore di una madre che ha dimenticato di comperare lo zucchero e manda suo figlio dall’altra parte della strada a chiederlo in prestito; ed è altrettanto difficile che guarisca l’angoscia di un uomo un tempo felice che ora l’ha ucciso.
Perché chi ha ucciso un bambino non va più al mare. Chi ha ucciso un bambino guida lentamente verso casa, in silenzio, e accanto a sé ha una donna muta con una mano fasciata e in tutti i paesi che attraversano non vedono più un solo uomo felice. Tutte le ombre sono cupe e quando i due si separano sono ancora in silenzio e l’uomo che ha ucciso un bambino capisce che quel silenzio è il suo nemico e che gli ci vorranno anni della sua vita per sconfiggerlo gridando che non è stata colpa sua. Ma sa anche che questa è una menzogna e la notte nei suoi sogni si struggerà invece di poter avere indietro un unico minuto della sua vita per far sì che quest’unico minuto possa essere diverso.
Ma la vita è così spietata con colui che ha ucciso un bambino che dopo è troppo tardi per qualsiasi cosa.
Heroes:
Johnny Cash, Serge Gainsbourg, Lester Bangs.