*stefania

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il luogo ideale del rispetto non esiste
come certe confidenze il tempo dimentica senso
il corpo si ammala
l'anima sanguina
essere disadattati significa soffrire oltre misura
riflettere oltre misura
avere un dna amoroso forte intenso armonico
basta una carezza per rimediare
ma la delusione è sempre dietro l'angolo
il silenzio più facile si chiama fuga
è necessario imparare l'indifferenza
per mantenere la calma e preservare ciò che si sa prima di nascere
vince esistere
con le proprie fragilità
vince esistere
per parlare e sbagliare
vince esistere
e dimostrare l'amore
sempre
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“Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione perchè fosse tutto meno  triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso.
Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più  fatui, allegri e  dissennati godrebbero felici di un’eterna giovinezza.
La vita umana non è altro che un gioco della Follia.”
Il cuore ha sempre ragione...
[Tocco la tua bocca, con un dito tocco l'orlo della tua bocca, la sto disegnando come se uscisse dalle mie mani, come se per la prima volta la tua bocca si schiudesse, e mi basta chiudere gli occhi per disfare tutto e ricominciare, ogni volta faccio nascere la bocca che desidero, la bocca che la mia mano sceglie e ti disegna in volto, una bocca scelta fra tutte, con sovrana libertà scelta da me per disegnarla con la mia mano sul tuo volto, e che per un caso che non cerco di capire coincide esattamente con la tua bocca che sorride sotto quella che la mia mano ti disegna] Cortazàr
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Forse ci siamo già serviti, mangiati, digeriti. La nostra magia forse è finita. Nella prova delle storie d’amore tutto avrebbe comunque un suo senso. Amori veloci, lunghi una vita, ferite e orgasmi indimenticabili, notti di luna piena e acqua. È solo il mio cuore, la mia forma. Esisto in questo modo e mi conformo al tempo alla necessità dei miei giorni. Certi giorni non so aspettare, ho voglia di innamorarmi e allora mi innamoro. Di una bocca di un tono di voce del succo di mirtilli e dei campi di papaveri che vedo dal treno. Di te.
sono nata due volte..
pensavo..
poi,
ho capito che questa era la terza.
sono nata per trapassare continuamente
come un albero,
pura essenza di un cambio sereno e reale.
riscopro la mia terra e le piccole cose
i colori del cielo,
i concerti degli uccelli,
i merli solitari padroni del mattino,
il tramonto del pomeriggio,
il riflesso delle foglie,
l'aria tra i capelli,
i petali di ciliegio che colorano già di bianco il prato verde,
il corso del fiume e i pescatori pazienti.
la natura mi incendia il cervello
mi apre i chakra
e porta equilibrio e serenità.
ecco la mia energia parte da questi posti rallentati che conoscono il segreto e lo tengono per sé.
O tu che parti
con una grossa valigia
e due occhi verdi,
con Simone Weil
e due seni duri;
annota, e non dimenticare,
che su questo improbabile pianeta
uno, un uomo solo,
sa pronunciare propriamente
il tuo nome.
......grazie monica per avermi ricordato che e=mc2!
In ogni Forma, sia essa un atomo, un Uomo od una stella, coesistono qualità positive e negative, armoniche e disarmoniche. Se noi osserviamo solo le qualità negative facciamo in modo che esse appaiano maggiori di quelle positive ed è vero anche il contrario.
non ho idea di come funzioni questa cosa, ma so che è vero.
è vero che ad un certo punto il meccanismo si inceppa.
eppure respiri,
eppure hai una strana serenità,
eppure non dormi all'infinito e ad un certo punto hai necessità di alzarti dal letto.
la forza dell'uomo è incredibile. è una sopravvivenza che passa sotto al tuo sangue che ti governa senza che te ne rendi conto.
dentro al nero, nulla funziona secondo un ordine specifico, nulla crea armonia.
tutto diventa complicato,
la notte quanto il giorno.
e allora non esiste più differenza,
il tuo cuore batte solo per tenerti in vita.
hai perso senso e hai acquistato noia,
come se il mondo ti avesse svuotato,
come se i giorni e le ore ti avessero mangiato.
vivi in un mondo che non ti comprende, come se la tua educazione e quella dedizione che un giorno possedevi e si chiamava passione, non fosse mai esistita. cancellata dal tuo dna.
ecco anche tu hai perso innocenza e sogni.
colpa dei mendicanti, dei copioni, degli ignoranti (nel senso che ignorano la cultura dell'amore) e di chi ruba. di chi ruba pensieri e identità.
vai.............vai ....................vai...............vola il più lontano possibile da tutto questo e pensa che fortuna essere ciò che sei.
corri. corri lontano.
in assoluto meglio sentirsi svuotati, piuttosto che pieni di cibo e convinzioni.
in assoluto meglio essere naturalmente amareggiati di fronte alla cattiveria, piuttosto che essere ciechi.
in assoluto meglio essere persi dentro ai labirinti dell'onestà, piuttosto che agire in maniera vile.
in assoluto meglio perdere tutto per poi ritrovare ciò che ha davvero valore.
in assoluto E=mc2; la tua energia muove da sempre il mondo: "è solo dando che si riceve" diceva San Francesco. è solo energia, atomi, osservazione, vita.
L'abbandono è uno dei più grandi metodi evolutivi, qualcuno ha anche detto: "Lascia le cose prima che esse lascino te".
Noi ci eleviamo inginocchiandoci,
Conquistiamo arrendendoci,
Guadagnamo rinunziando.
“La famiglia inglese dei Finch Hatton ha nel suo stemma la divisa ‘Je responderay’… Quella divisa per me significa molto, per diversi motivi, di cui due in particolare. Il primo era il grande valore che dava alla risposta in sé. Ci sono persone molto intelligenti che non hanno nemmeno una risposta. Una conversazione con loro non è altro che un doppio monologo. In secondo luogo amavo il motto per il suo contenuto etico. Io risponderò di quello che dico e faccio; corrisponderò all’impressione che do. Sarò responsabile. Se ora dovessi dare un consiglio a una persona che cerca un motto, spiegherei che ‘Je responderay’ è un simbolo felice sotto cui vivere”.
K. Blixen, Dagherrotipi.
Come santo Francesco dimesticò le tortole salvatiche.
Un giovane aveva preso un dì molte tortole, e portavale a vendere. Iscontrandosi in lui santo Francesco, il quale sempre avea singolare pietà agli animali mansueti, riguardando quelle tortole con l'occhio pietoso, disse al giovane: “O buono giovane, io ti priego che tu me le dia, e che uccelli così innocenti le quali nella Scrittura sono assomigliate all'anime caste e umili e fedeli, non vengano alle mani de' crudeli che gli uccidano”. Di subito colui, ispirato da Dio, tutte le diede a santo Francesco: ed egli ricevendole in grembo, cominciò a parlare loro dolcemente: “O sirocchie mie, tortole semplici, innocenti, caste, perché vi lasciate voi pigliare? Or ecco io vi voglio scampare da morte e farvi i nidi, acciò che voi facciate frutto e multiplichiate secondo i comandamenti del nostro Creatore”.
E va santo Francesco e a tutte fece nido. Ed ellenò, usandosi cominciarono a fare uova e figliare dinanzi alli frati, e così dimesticamente si stavano e usavano con santo Francesco e con gli altri frati, come se fussono state galline sempre nutricate da loro. E mai non si partirono, insino che santo Francesco con la sua benedizione diede loro licenza di partirsi.
E al giovane, che gliele aveva date, disse santo Francesco: “Figliuolo, tu sarai ancora frate in questo Ordine e servirai graziosamente a Gesù Cristo”. E così fu, imperò che'l detto giovane si fece frate e vivette nel detto Ordine con grande santità.
A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco. Amen.
Dove avevano abitato
Dovunque andasse quel giorno ripercorreva
il suo passato. Attraversava mucchi
di ricordi. Guardava dentro finestre
che non gli appartenevano più.
Lavoro, miseria e soldi scarsi.
A quei tempi vivevano con la forza di volontà,
ben decisi a essere invincibili.
Niente li avrebbe fermati. Almeno
per un bel pezzo.
Nella stanza del motel
quella notte, alle prime luci dell’alba,
scostò una tendina alla finestra. Vide nubi
ammucchiate contro la luna. S’appoggiò
al vetro. C’era uno spiffero freddo
che gli toccò il cuore.
Ti amavo, pensò.
Ti amavo tanto.
Prima di non amarti più.
le idee migliori ti arrivano un giorno per caso.
sono regali dal cielo. congiunzioni di un equilibrio incomprensibile. il tuo.
e allora vivi. ti dimentichi di purificarti ma poi lo capisci che è importante.
e ti viene da ridere quando senti dire che siamo ciò che mangiamo.......lo sai già.....l'hai sempre saputo. vale anche come mangi. se pensi troppo pensi male.
e poi canti, perchè la musica è un organo essenziale. ti serve per vedere la vita.
ti serve per prendere il peggio e il meglio di tutto. ti serve per piangere.
poi un giorno per caso, stai bene. stai bene veramente.
sei in pace con il mondo e comprendi ogni cosa. sei lucido. ti fai ingolosire dal pollo. ma non lo mangi da anni. sai che se lo mangi stai male. stai male. passi una settimana incredibile. la testa ti scoppia nel mondo dei carnivori, e senti il tuo corpo diverso. solo il digiuno ti può salvare. ma ai carnivori non lo puoi spiegare. tutti ti danno consigli ma tu improvvisamente ti sai ascoltare. non hai più voglia di confidare. la luce nuova del cielo azzurro ti aiuta a respirare. pedali in bicicletta e canti ancora.
le idee migliori ti arrivano così. di notte. il giorno è finito. hai digerito la carne che non dovevi mangiare perchè sai che ti fa male. sei nel tuo letto. leggi con la matita in mano per sottolineare e scrivere memo a lato di ciò che ti piace. poi ti fermi e arriva il contatto con il mondo delle idee migliori. sai che domattina te ne ricorderai e sogni già pezzi di te che non vivranno. la tua vita si realizza in quell'istante indefinibile. il tuo cuore ritorna a battere e quel limbo in cui eri, ritornerà solo quando sarai pronto per realizzare un'altra idea. la tua migliore.
Mediterraneo
Sono nata per vagare, senza riposo
In vesti cerulee sfrangiate di bianco
Che roteano sotto uccelli di mare a cui ho insegnato
le grida,
Napoli e natiche, con lunghe alghe per capelli,
Viaggiatore che sul mio petto sollevo
Oltre il sapere mortale, la nostra vita un lungo sonno
Finché ci si sveglia a Itaca sotto le lunghe lance
del sole.
Itaca
Se ti metti in viaggio per Itaca
augurati che ti sia lunga la via,
piena di conoscenze e d’avventure.
Non temere Lestrigoni e Ciclopi
o l’irascibile Posidone:
nulla di ciò troverai mai per strada
se mantieni elevato il pensiero, se un’emozione
eletta ti tocca il corpo e il cuore.
Non incontrerai Lestrigoni e Ciclopi
né Posidone l’arcigno
se non li porti dentro, nel tuo cuore,
se non è il cuore a alzarteli davanti.
Augurati che ti sia lunga la via.
Che siano molti i mattini estivi
in cui soddisfatto e felice
entri in porti mai visti prima;
fai scalo negli empori dei Fenici
e acquisti belle mercanzie,
madrepore e coralli, ebani e ambre,
e ogni sorta d’aromi voluttuosi,
quanti più aromi voluttuosi puoi;
e va’ in molte città d’Egitto,
a imparare, imparare dai sapienti.
Tienila sempre in mente, Itaca.
La tua meta è approdarvi.
Ma non far fretta al tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni;
e che ormai vecchio alla tua isola attracchi,
ricco di quel che guadagnasti per via,
senza aspettarti da Itaca ricchezze.
Itaca ti ha donato il bel viaggio.
Non saresti partito senza di lei.
Questo solo ha da darti.
E se la trovi povera, Itaca non ti ha illuso.
Sei diventato così esperto e saggio
che avrai capito che vuol dire Itaca.
si le belle storie si riconoscono dalle coincidenze continue
dalla nostalgia
dalla voglia di stare insieme
e da quella malinconia che ti prende appena giri l'angolo e non ci sei più
le belle storie si riconoscono dal disordine in casa
dal sonno che migliora
dalla felicità leggera
lo specchio lo dice
le storie migliori si riconoscono per la telepatia
le belle storie si riconoscono con il tempo
l'esperienza che insegna?
le belle storie sono storie di pelle
intese immediate
come un ritmo affine
le storie migliori sono quelle sincere
in cui non c'è bisogno di dire che si è sinceri
le storie migliori sono quelle non hai davvero voglia di nulla
solo di me. te. spontaneamente. nessun influsso. puro desiderio.
vergine il pensiero tuo su me. tutto nuovo quello a cui si può pensare.
quindi libertà.
se mi senti allora è vero.