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How I made my profile:
I used MyWackoSpace.com 's amazing MySpace Editor .
In questo spazio il mio nome è Maisia. Non Marzia.
Marzia è nata a Torino nel ’82 e dopo solo sei anni, si è trasferita con tutta la sua famiglia in un piccolo paesino in provincia di bari. Non la trovate una stranezza? Beh io si. Di solito si fanno le valigie dal sud verso il nord. Solo le rondini fanno il contrario.
Difatti io,come tutti quei ragazzi che hanno raggiunto la maggiore età e che hanno vissuto al meridione, ho cercato luoghi più stimolanti,dove ci fosse un po’ più di movimento,diciamo pure di libertà . Per questo motivo,vivo a Bologna dove l’università costa cara, dove si mangia decisamente peggio che in Puglia,e si prendono multe salate se non hai allacciato bene la cinghietta del casco sul motorino,dove ti guadagli il disprezzo di tutti i passeggeri, se sull’autobus scendi dalla porta destinata all’entrata. Dove non si può più bere una birra all’aperto dopo le 22,e dove non ci si può sedere liberamente in piazza senza sentirsi dire di essere portatori sani di “degrado†la nuova malattia del decennio.
Studio DAMS cinema,in una Bologna ormai rossa solo di vergogna. Sono una studentessa fuori corso, ma prossima alla laurea. Mi manca un solo esame. Si, in effetti sono tre anni che mi manca un solo esame,ma non perchè non mi piaccia studiare,anzi leggo molto e sottolineo anche…è che ho dovuto fare sempre numerosi lavoretti per mantenermi gli studi e allora.. No,la realtà è un’altra. E’che non ho mai avuto continuità in niente . Molte delle cose che inizio le lascio a metà . Non come Marzia. Lei canta da quando era piccolina ed è la fondatrice del suo gruppo gli "JOLAURLO", a cui si è sempre dedicata con tanta perseveranza e passione. L’ho vista sacrificare persone e legami pur di raggiungere i suoi obbiettivi. Io non ci riesco. Forse perché non ho traguardi all’orizzonte.. ma sempre un sacco di punti di partenza.
Sono molto timida,e non mi sento capace di socializzare,credo di essere misogina,misantropa e tutte le tipologie di “misoâ€,compresa quella di miso-no-ibernatainmestessa. Odio dover simpatizzare per forza con la gente che si trova per puro caso nello stesso posto dove mi trovo io,tipo la classe, l’ascensore,l’ambiente di lavoro. Non mi piacciono i luoghi affollati,entro nei negozi solo quando sono prossimi alla chiusura,così non mi sento osservata. Non mi divertono i rave party,odio il natale,la pasqua,il primo maggio e il ferragosto,non prendo droghe chimiche. Mi piace restare a casa la sera,soprattutto il sabato,quando tutti gli altri hanno l’ansia di doversi divertire per forza. Adoro il cinema e i film che turbano la visione della mia vita,ma forse amo più i libri che creano dipendenza. Amo cucinare,e mangiare di tutto,mi piace la cucina orientale,occidentale e accidentale. Marzia per esempio è intollerante a talmente tante cose che farebbe prima ad alimentarsi con una bella flebo di soluzione fisiologica alla mattina ed una alla sera.! Poi non capisco proprio come lei faccia ad essere sempre in continuo movimento,in viaggio da una città all’altra. Non ha orari, non ha radici.
Marzia ha sempre qualcosa da dire alla gente o da raccontare. Fa mille cose diverse ,e poi segue molti progetti contemporaneamente.. come quello sessuale per esempio. Ecco questa è un’altra delle sue stranezze.. lei dice di essere attratta dalle donne come dagli uomini.
Questa è bella,ma cosa significa essere bisessuali? Non che io sia omofoba,anzi, è solo che non si può tenere un piede in due sassi,un sasso su due piedi,due piccioni con una fava,no! Bisognerà pur chiarirsi le idee. Questa è come la storia della mia vicina di casa, dice di essere molto cattolica..ma è alla ricerca dei 7 “chackra†e pratica lo yoga,ma dico io se sei cattolica ,fammi la carità .. di praticare le faccende cristiane ! Nessuno qua è capace di scegliere.
Comunque io personalmente preferisco stare sola. Non che non senta il bisogno di essere amata,o di sentirmi coccolata.. è che mi piace rispettare il mio tempo,il silenzio. Marzia se è sola in casa, mette sempre della musica,io non lo faccio mai.
Mi piace attraversare l’aria e sentirne il rumore, mi piace ascoltare il suono della natura quando è stanca. Quando non ce la fa più ed è carica di rabbia e di risentimento per tutto il male che l’uomo gli infligge. Solo allora resto realmente appagata ad ascoltare lo scrosciare della pioggia che cade al di fuori della mia finestra,e il fruscio del vento che solleva la polvere che anch’io ho contribuito a produrre.
Quando il cielo è gonfio e si carica di quell’ energia violacea, sento nascere dentro di me una strana euforia eroica,o forse erotica. E tento di tenerla dentro di me il più a lungo possibile, la tratto come se fosse una candelina accesa,stretta tra le mie mani nel buio più pesto che si possa immaginare. E mi muovo a piccoli passi,per evitare che anche un solo movimento brusco, mi catapulti nuovamente nel nulla.
IL DIO DEGLI ATEI
Il destino è il dio degli atei. Mi rendo conto del paradosso,ma è così. Il destino è qualcosa che sta per forza al di sopra di noi,ma anche dentro. E’ dio,svuotato di ogni spessore teologico naturalmente,ma sempre qualcosa che noi non possiamo vedere,e di cui capita di aver paura perché è grande,astratto,misterioso al punto da farci stare tutti,ma dico tutti sospesi,attaccati ad un filo invisibile. La parola libertà è il suo antagonista,la vocina che sussurra al nostro orecchi sinistro di muoverci in un modo piuttosto che in un altro. Ma è un’ illusione anch’essa. Mi lascio guidare da lei,nel libertinaggio,nella sfrontatezza della creatività ,negli spazi,con le persone. Ma poi scopro ogni volta di essere indissolubilmente legata a qualcosa,a quel filo trasparente e sottile,da cui non mi posso staccare,ad un’entità grande e potente a cui non mi posso sottrarre.. il “casoâ€. Più potente della libertà ,di scegliere,di fare,di essere. E’ il “caso†che incrocia la mia vita con quella di altri,e quella di altri con altri ancora. E noi che pensiamo di scegliere ci ritroviamo innamorati della persona sbagliata,o della persona giusta ma nel momento sbagliato. E la cerchiamo,la rincorriamo,sedotti e seduttori solo vittime di un’illusione. E poi la morte che si contrappone all’amore,ma che come questo,arriva e arriva sempre. Tutti sanno che moriranno, ma nessuno sa quando. Il “quando†e il “dove†sono gli angeli di questo dio degli atei,loro operano silenziosi e tutto scivola in maniera che le coordinate e le combinazioni di questi, siano fluidi come l’acqua,e densi come l’olio.
E le cose succedono., mentre tutti gli altri pregano divinità che non fanno succedere niente
SORPRESA
Quasi tutto ciò che mi circonda mi sembra vecchio, svelato.
La maggior parte della gente che mi circonda mi annoia dopo poco, e sento spesso di avere fretta anche se non devo andare in nessun posto..l'unica cosa che mi tiene accesa sono le sorprese..quella scintilla negli occhi di chi ti parla a cuor aperto senza conoscerti,quell'alito di vento fresco nelle torride giornate di luglio a bologna,l'incantesimo di un gemito soffocato in un respiro d'amore..Per fortuna di sorprese nella vita c'è ne sono tante. Adesso sotto la mia finestra, un coro di sardi mi ricorda che il silenzio, imprevedibilmente,può rompersi in qualsiasi momento..e a quest'ora della notte, mi sto ancora chiedendo se i suoi pensieri stanno facendo lo stesso assordante rumore che ho nella testa, dal primo momento in cui ho fatto la scoperta di lei.
(Maisia)