Gino Strada
He was ashamed of his persiflage, his boasting, his pretensions of courage and ruthlessness; he was sorry about his cold-bloodedness, his dispassion, his inability to express what he now believed was the case- that he truly regretted killing Jesse, that he missed the man as much as anybody and wished his murder hadn't been necessary. Even as he circulated his saloon he knew that the smiles disappeared when he passed by. He received so many menacing letters that he could read them without any reaction except curiosity. He kept to his apartment all day, flipping over playing cards, looking at his destiny in every King and Jack.
Edward O'Kelly came up from Bachelor at one P.M. on the 8th. He had no grand scheme. No strategy. No agreement with higher authorities. Nothing but a vague longing for glory, and a generalized wish for revenge against Robert Ford. Edward O'Kelly would be ordered to serve a life sentence in the Colorado Penitentiary for second degree murder. Over seven thousand signatures would eventually be gathered in a petition asking for O'Kelly's release, and in 1902, Governor James B. Ullman would pardon the man. There would be no eulogies for Bob, no photographs of his body would be sold in sundries stores, no people would crowd the streets in the rain to see his funeral cortege, no biographies would be written about him, no children named after him, no one would ever pay twenty-five cents to stand in the rooms he grew up in. The shotgun would ignite, and Ella Mae would scream, but Robert Ford would only lay on the floor and look at the ceiling, the light going out of his eyes before he could find the right words.
Si vergognava della sue vanterie, delle sue pretese di coraggio e crudeltà ; era dispiaciuto per il suo sangue freddo, la sua aridità , la sua incapacità di esprimere quello che adesso credeva di sentire e cioè che era realmente pentito di aver ucciso Jesse, che quell’uomo gli mancava come a chiunque altro e desiderava che il suo assassinio non fosse stato necessario. Persino quando girava fra i tavoli nel suo saloon egli sapeva che i sorrisi sparivano al suo passaggio. Riceveva così tante lettere di minaccia che poteva leggerle senza altra reazione che la curiosità . Passava tutto il giorno nella sua casa voltando carte da gioco, cercando il suo destino in ogni re, in ogni fante.
Edward O’Kelly arrivò da Bachelor all’una del pomeriggio del giorno 8. Non aveva nessuno schema, nessuna strategia, nessun accordo con le alte autorità . Niente, se non un vaga brama di gloria e un generale desiderio di vendetta nei confronti di Robert Ford. Edward O’Kelly sarebbe stato condannato all’ergastolo per omicidio di secondo grado. Più di sette milioni di firme furono poi raccolte in una petizione che chiedeva la sua scarcerazione, e nel 1902, il governatore James B. Ullman gli concesse la grazia.
Non ci sarebbero stati elogi per Bob, nessuna fotografia del suo corpo sarebbe stata venduta negli empori, la gente non avrebbe affollato le strade sotto la pioggia per vedere il suo corteo funebre, nessuna biografia sarebbe stata scritta su di lui, nessun bambino avrebbe portato il suo nome, nessuno avrebbe mai pagato 25 centesimi per entrare nelle stanze dove era cresciuto.
Il colpo partì, Ella Mae gridò, ma Robert Ford rimase disteso a terra con lo sguardo rivolto al soffitto, la luce svanì dai suoi occhi prima che potesse trovare le parole giuste.